martedì 30 giugno 2020

Recensione: Io sono Zelda




Io sono Zelda - E questa è la mia leggenda
di Andrew MacDonald

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo cartaceo : € 17,90
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 368


Per Zelda MacLeish «il mondo è un posto dove le cose che contano di più sono il coraggio e far parte di una tribù, in cui siamo tutti vichinghi che remano insieme al ritmo dello stesso tamburo.» Zelda adora i vichinghi: ne conosce a memoria tradizioni e miti, ne ammira il coraggio e la possibilità che offrivano a tutti di diventare eroi di una leggenda. Anche alle donne (le valchirie erano più forti di tutti). Anche alle persone quasi invisibili come lei. Zelda è invisibile perché è diversa, che, come è solita spiegare, «è un modo più carino per dire ritardata». È nata con un disturbo cognitivo per il quale gli altri non la ritengono in grado di decidere per se stessa, anche se ormai ha ventun anni e ha le idee molto chiare sulla vita, che organizza rigorosamente in liste da seguire. A prendersi cura di lei è Gert: il suo fratello, il suo guerriero, l'unica famiglia che le resti. Gert è bravissimo a sopravvivere alle battaglie della vita, ma anche a mettersi nei guai. Così, quando Zelda scopre che il fratello ha trovato un metodo discutibile e pericoloso per guadagnare i soldi necessari a mantenere entrambi, decide di prendere in mano la situazione. Ben presto, si ritroverà alle prese con una sfida che metterà a dura prova il suo coraggio vichingo e si scoprirà disposta a tutto pur di scrivere da sola la sua leggenda. Anche ad andare contro le regole, se si tratta di salvare la sua tribù.


Zelda non è una ragazza come le altre, è quella che viene definita "diversa" e diversa lo è davvero ma solo perché è speciale, ha qualcosa in più. Zelda ha un calendario speciale che ogni giorno le fa imparare una parola del giorno per imparare sempre più nuovi vocaboli. Non le piace dare la mano, la dà soltanto a chi rispetta e l'abbraccio è concesso solo ai pochi membri della sua tribù. Sì, perché Zelda ha una passione infinita per il mondo dei vichinghi, e come ogni vichingo anche lei ha una sua tribù. È convinta che anche lei sia una guerriera, così come Gert suo fratello, l'unica famiglia che le è rimasta.
L'infanzia di Zelda non è stata per niente facile e felice, ma Gert ha cercato di renderle la vita meno un inferno e proprio a causa di ciò, finisce per mettersi nei guai. Zelda non immagina nemmeno che suo fratello invece di andare al college come le ha promesso, si è messo in affari con persone tutto fuorché oneste. Quando tutto però viene a galla, è proprio Zelda che tira fuori le unghie e cerca di salvare il fratello, perché anche se agli occhi di tutti lei è una debole, è lei la vera vichinga di tutta l'intera storia. 
È una ragazza che nonostante le sue difficoltà non si arrende, si prende giorno per giorno le sue piccole vittorie lottando per la sua indipendenza e per dimostrare a tutti che no, lei non è una "ritardata" come molti la definiscono, ma lei è semplicemente una vichinga e come da tale combatte ogni giorno con le unghie e con i denti.
Se mi è piaciuto questo libro? L'ho adorato e a stento ho trattenuto le lacrime, perché Zelda è una persona che ti entra nel cuore da subito e per me è stato impossibile non fare il tifo per lei e non commuovermi ad ogni sua conquista! Leggetelo, perché vi stupirà e vi darà tanto su cui riflettere.

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè freddo alla pesca
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni




«Non serve essere perfetti per diventare eroi.»

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

Recensione: Trio

Trio
di Dacia Maraini

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 15,20
Pagine: 112

Sicilia, 1743. Il loro legame viene da lontano, e ha radici profonde. È nato quando, ancora bambine, Agata e Annuzza hanno imparato l'arte tutta femminile del ricamo sotto lo sguardo severo di suor Mendola; è cresciuto nutrendosi delle avventure del Cid e Ximena, lette insieme in giardino, ad alta voce, in bocca il sapore dolce di una gremolata alla fragola; ha resistito alle capriole del destino, che hanno fatto di Agata la sposa di Girolamo e di Annuzza una giovane donna ancora libera dalle soggezioni e dalle gioie del matrimonio. Ora, mentre un'epidemia di peste sta decimando la popolazione di Messina, le due amiche coltivano a distanza il loro rapporto in punta di penna, perché la paura del contagio le ha allontanate dalla città ma non ha spento la voglia di far parte l'una della vita dell'altra. E anche se è lo stesso uomo ad accendere i loro desideri, e il cuore scalpita per imporre le proprie ragioni, Agata e Annuzza sapranno difendere dalla gelosia e dalle convenzioni del mondo la loro amicizia, che racconta meglio di qualunque altro sentimento le donne che hanno scelto di essere. Il ritorno di Dacia Maraini alla narrazione storica dopo La lunga vita di Marianna Ucrìa, uno dei suoi libri più amati, è un romanzo intenso e delicato, pervaso dai colori e dagli odori della sua Sicilia, che attraverso il filtro di un passato mai così vicino parla di ognuno di noi, e di cosa può salvarci quando fuori tutto crolla.


Il romanzo mi ha spiazzata subito perché quando ho letto che si parlava di due donne innamorate dello stesso uomo ero convinta di trovarmi davanti a urla, litigi e tirate di capelli. Queste due donne invece si vogliono bene, tengono l'una all'altra come sorelle e nessuna delle due cerca di schiacciare o infangare l'altra solo per raggiungere Girolamo, l'uomo Indeciso. (GO GILRS!).
Le due ragazze d'altronde si conoscono da molto prima dell'arrivo del marito di Agata, da quando la suora le sgridava e giocavano assieme da piccoline per le strade di Palermo. 
Le due donne che si sono spostate in paesini di campagna per scampare all'epidemia, sono circondate dalla peste e il loro unico modo per non pensarci sono le letture in comune e le lettere che si scambiano in cui spesso si ricordano della loro bellissima amicizia. Le notizie che arrivano da Messina ma a breve anche da altre città sono tremende, altissimo numero di contagiati e ancora più di morti, le donne cercano di distrarsi con i ricordi della fanciullezza e l'odore del mosto dei vigneti vicini.
Di Girolamo sappiamo poco, solo che è bellissimo, testardo e chiuso in sé e che parla d'amore sia all'una che all'altra senza riuscire a decidere tra le due, ma incredibilmente la sua figura passa in secondo piano, le donne e la loro unione viene prima di tutto.

La storia di come una sorellanza, anche se non di sangue, sia più importante di tutto, più dell'amore per un uomo, più della distanza. Un insegnamento per tutte le donne all'allontanamento, anche solo parziale, dalla gelosia e dalla cattiveria. La dolcezza di queste lettere mi ha sorpresa e cullata, nonostante la particolarità dell'argomento. Ho apprezzato molto la lettura di questo breve racconto dell'affetto fra donne che si capiscono e si amano. Mi piace anche come l'autrice sia stata ispirata e ritrovare questa storia durante la pandemia in cui ci troviamo ora e ha deciso di dargli un tocco di tenerezza, insomma la storia si svolge nel 1743 ma potrebbe essere tranquillamente oggi. 

Primo romanzo che leggo della Maraini e decisamente ora sono incuriosita a leggerne altri.
Consigliatissimo. 


Durata totale della lettura: un paio di ore
Bevanda consigliata: liquore al miele
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 15 anni 





      "Vuole risolvere da solo la questione, vuole essere libero e nello stesso tempo legato. 
Ma a chi delle due? 
A te di cui ha subìto il fascino come avesse bevuto un vino stregato o 
a me che ha amato e da cui ha avuto una figlia?"




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 29 giugno 2020

Recensione: Una rivoluzione sentimentale

Una rivoluzione sentimentale
di Viola Ardone

Editore: Salani
Prezzo Cartaceo: € 13,90
Pagine: 264



Tutti hanno diritto alla propria Rivoluzione: anche Zelda, bella ricercatrice universitaria di buona famiglia, che si ritrova a insegnare quasi per capriccio in un oscuro liceo di provincia, e che non si è mai contaminata con la materia viscosa dell’amore. Zelda crede di essere una che non ha niente da insegnare, e invece i suoi alunni riescono a imparare da lei cose che lei nemmeno sospettava di sapere. Sono molto giovani e non sanno ancora quasi niente della vita, ma hanno appena iniziato a capire quello che non vogliono. E la discarica che intossica il loro paese non la vogliono più.
Ma la Rivoluzione, si sa, è come un fiammifero che una volta acceso tutto infiamma, sovverte e porta a zero. E il vento che si alza dalla protesta dei ragazzi di Scogliano inizia a soffiare in direzione di Zelda, e finisce per scompigliare la sua vita pettinata e asettica. Così anche lei sarà costretta a scendere nella piazza della propria esistenza e a sporcarsi le mani con le materie prime della vita: cura, amore, responsabilità, rifiuto, speranza.
Viola Ardone racconta una storia di desiderio e di riscatto, sullo sfondo di una Napoli vera e pulsante come le passioni che, anche se sopite, bruciano dentro l’anima. Perché tutti e ciascuno hanno diritto alla propria Rivoluzione. E la Rivoluzione, prima o poi, arriva.


Un personaggio tutto sulle nuvole (nere) , in cui la grammatica e la filosofia sono la dottrina. La realtà, l'immondizia, la povertà, la droga sono distanti anni luce anche quando la toccano personalmente. 
Prima di vincere la cattedra tutto era più facile, nessuno la obbligava a scontrarsi con la realtà, ma ora tra i suoi studenti e la loro lotta allo scempio della terra dei fuochi, Giacomo il dottore di sua madre e Nadia la pazza collega e anche amica, Zelda è obbligata a sbattere la faccia con la realtà. Questo non le risulta semplice soprattutto perché ha sempre Marcello, quell'amico/innamorato che la riporta indietro, alla finzione, al mondo in cui ci sono solo loro in silenzio a capirsi. Lui non ha alcuna intenzione di guardarsi dentro, fa troppo male e troppa paura.

L'autrice sembra raccontare due storie separate, quella della professoressa filosofa che vive in un mondo suo e dall'altra quella dei suoi studenti che vivono solo la realtà senza sogni, vivono circondati di malattie e immondizia, credono nella rivoluzione per fuggire a questa prigionia. Invece ci rendiamo conto che la storia è solo una, è il legame é proprio il più improbabile Donnie Tammaro, fatiscente icona dell'io traslato, protagonista della rivoluzione giornaliera dei ragazzi così come del romanzo che Zelda cerca di scrivere.
Un romanzo che parla dei cicli della vita, delle mamme che alle volte non sono presenti e non abbracciano e nella vecchiaia a causa di una malattia diventano invece più vicine al figlio; di gioventù, viva, appassionante, piena di lotte per la libertà che poi si trasformano in barbe più corte e studi approfonditi per poi ripresentarsi solo quando tocca ai propri figli fare la rivoluzione. 
Le rivoluzioni che sono tutte uguali, che siano culturali o sentimentali, che senza "il botto" non funzionano, che devono arrivare al culmine per poter creare qualcosa dall'altra parte, che sia esso l'abbandono o la morte.
Zelda non vorrebbe cambiare nulla della propria vita, anche se sembra  circondata da nubi nere, preferisce chiudere tutto fuori, purtroppo per lei la nuova scuola e le persone che la circondano non glielo concedono, è arrivato il momento di crescere non c'è speranza.
Un romanzo originale, forse con un po' troppe cose insieme, proprio come uno dei temi dei ragazzi riproposti nelle pagine, sembra alle volte che si esca fuori traccia. Un romanzo che consiglio di leggere come un viaggio interiore nel personaggio di Zelda, che non vuole proprio uscire dal suo mondo fatto solo di libri e parole. 


Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: Granita al lampone
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 15 anni 


      "Ho scoperto che della vita non mi serve tutto ma solo poche cose. 
Che ho bisogno di selezionare bene quello che mi serve,
 perché il troppo mi sta stretto."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Challenge 2020 - Recensioni confronto: Nellie Bly


Continua la Challenge 2020 "Recensioni a confronto" e questa volta con una graphic novel che merita davvero. Trovate nel calendario le recensioni dei libri che abbiamo letto nei mesi precedenti. 
L'idea per questa sfida è nata con la mia cara amica Sonia del blog Il Salotto del Gatto Libraio. Abbiamo deciso di leggere un libro al mese per un anno, sei libri consigliati da me e sei libri consigliati da lei, per scoprire insieme storie che abbiamo da sempre in wishlist ma che non siamo ancora riuscite a leggere.
Questo mese la scelta è toccata a me e quindi abbiamo letto "Nellie Bly" di Luciana Cimino e Sergio Algozzino che hanno scelto di raccontarci una storia ispirata alla vita di una donna coraggiosa e meravigliosa. 



Nellie Bly
di Luciana Cimino e Sergio Algozzino

Editore: Tunué
Prezzo Cartaceo: € 17,00
Pagine: 146

Un graphic novel che racconta la vera storia di Nellie Bly, una donna diventata icona, letta tramite il confronto con una giovane che vuole intraprendere la stessa carriera.

Qui Nellie Bly, tramite i ricordi, rievoca le sue avventure professionali: da quando si finse pazza e si fece internare per portare avanti un’inchiesta su un manicomio, al giro del mondo in 72 giorni fatto in solitaria, cosa impensabile per una donna di quell’epoca. La Bly fu una delle poche giornaliste che intervistarono Belva Ann Lockwood, prima donna candidata alle elezioni presidenziali nel 1884. Proprio in quegli anni nascevano le prime campagne pubblicitarie e molte di queste riportavano il volto di Nellie.

Il libro già alla sua prima ristampa è diventato un caso di successo anche a livello internazionale, grazie alla vendita dei diritti di pubblicazione verso molti dei più importanti mercati: Stati Uniti e Francia compresi.






Recensione a cura di Sabrina (Kait):


Ho iniziato a conoscere Nellie Bly tempo fa dopo aver letto del suo internamento volontario in un manicomio femminile per poterne poi denunciare da giornalista le terribili condizioni in cui versava la struttura e i trattamenti inumani che venivano riservati alle pazienti. La sua personalità e le sue azioni mi ha subito colpito e quando ho visto questa graphic novel non ho resistito a voler non solo leggere ma anche osservare riprodotta attraverso le immagini la vita di una donna moderna e controcorrente che fino alla fine dei suoi giorni non ha mai smesso di usare la sua voce e le sue parole a supporto dell'emancipazione femminile e a difesa delle ingiustizie.
In questo volume attraverso tavole dai colori tenui troviamo una giovane giornalista che intervista un'anziana Nellie Bly che attraverso i  ricordi ci fa rivivere il suo passato. Dagli inizi scopriamo come riesce a farsi notare attraverso una lettera inviata alla redazione del Pittsburgh Dispatch in risposta ad un articolo estremamente maschilista che invita le donne a rimanere al loro posto e dedicarsi al focolare domestico senza troppe velleità. Il suo carattere forte emerge fin da subito, lei è una donna che non si accontenta dell'etichetta che la società le vuole assegnare e lo vuole dimostrare al mondo intero. La sua carriera di giornalista investigativa e anche la sua fama iniziano quasi subito a decollare e per le sue inchieste e ricerche non ha paura di travestirsi e nonostante i pericoli, arrivare fino alla fonte. Dimostra che ciò che riescono a fare gli uomini sono imprese adatte anche alle donne, come il suo viaggio intorno al mondo in soli 72 giorni, sulle orme del protagonista del libro "Il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne, che diventa record assoluto!
Un'icona che ha dedicato se stessa e la sua vita alla verità e al riscatto della condizione femminile, artefice del suo destino è stata fonte di ispirazione di numerose altre giornaliste dopo di lei. Questa graphic novel va letta e riletta per non dimenticare questa meravigliosa donna che a modo suo ci ha fatto strada e non si è mai arresa anche quando a combattere era da sola.


Recensione a cura di Sonia (Il Salotto del gatto libraio):

Mi vergogno quasi ad ammetterlo ma se non fosse stata per questa graphic novel e per Sabrina che me l'ha proposta, probabilmente non avrei mai conosciuto la grandezza di questa donna coraggiosa e instancabile come Nellie Bly.

Attraverso le tavole della graphic novel infatti, vengono messi in risalto i momenti salienti della sua esistenza e della sua carriera di giornalista.

Carriera che l'ha portata ad affrontare e a combattere i pregiudizi sulle donne in ambito giornalistico, che sul finire dell'Ottocentro, non erano assolutamente prese in considerazione e a cui venivano attribuiti solo ruoli marginali e escluse da alcune professioni solo per essere donne.

Ma dopo essersi finta malata di mente e essersi fatta ricoverare in un manicomio femminile per denunciarne le condizioni disumane in cui venivano trattati i pazienti, Nellie Bly, riesce finalmente a dimostrare la sua bravura e professionalità.

Diventa così una pioniera del giornalismo investigativo sotto copertura.

Nellie Bly però ha bisogno di dimostrare ancora di più l'indipendenza delle donne e per questo decide di osare e lanciarsi in una impresa che solo pochi uomini sono riusciti a portare termine, il giro del mondo viaggiando da sola e ci riuscirà in ben 72 giorni.

Sicuramente Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran, ha rivoluzionato il mondo del giornalismo ma soprattutto è stata una paladina delle lotte di emancipazione delle donne.

Luciana Cimino e Sergio Algozzino hanno creato veramente un prodotto interessante e profondo in cui il lettore non può che ammirare. La scelta dei colori poi, soprattutto quella relativa al giallo, sembrano proprio indicare la forte propensione investigativa della protagonista.

In conclusione, se amate i misteri, le sfide e il giornalismo, questa è la graphic novel che fa per voi.




Cosa ne pensate? Vi lascio di seguito la lista dei libri che abbiamo scelto per accompagnarci in questa challenge.


Libri scelti da Sabrina (Kait)

 


Libri scelti da Sonia (Il Salotto del Gatto Libraio)





Se volete partecipare trovate il calendario con i libri assegnati per ogni mese:

Gennaio - La meccanica del cuore
Febbraio - Jane
Marzo - L'uomo del labirinto
Aprile - Scandalo in casa Mitford. I delitti Mitford
Maggio - L'anno in cui imparai a leggere
Giugno - Nellie Bly
Luglio - Vicious
Agosto - Anna dai capelli Rossi 1
Settembre - La giostra delle anime
Ottobre - Il principe e la sarta
Novembre - La principessa di ghiaccio
Dicembre - Eleanor e Park. Per una volta nella vita


Allora ci fate compagnia?

Buone letture da Sonia e Sabrina

venerdì 26 giugno 2020

Recensione: La memoria del lago


La memoria del lago
di Rosa Teruzzi


Editore: Sonzogno
Prezzo Cartaceo: € 14,00
Pagine: 144


In una tiepida sera di fine estate, un vecchio dossier di polizia, ingiallito dal tempo, arriva sul tavolo del laboratorio di Libera, la fioraia del Giambellino. Contiene i documenti di un dimenticato caso di cronaca - erano gli anni del dopoguerra, una giovane donna trovata morta sulla riva del lago di Como - rapidamente archiviato dalle autorità. Libera ne resta sgomenta: quella morte riguarda da vicino sua madre Iole e la sua misteriosa famiglia. Le carte contengono anche la testimonianza e i dubbi, trascurati dalla polizia, di un vecchio prete di montagna: la figlia di quella povera ragazza era davvero dell'uomo che l'aveva appena sposata? E perché Tarcisio Planetta, il contrabbandiere, l'aveva minacciata ad alta voce nell'osteria? E chi erano quegli "autorevoli" personaggi che hanno garantito per lui? Ce n'è abbastanza perché la fioraia milanese abbandoni i suoi bouquet matrimoniali e si improvvisi di nuovo detective. Insieme all'eccentrica Iole, cultrice dello yoga e del libero amore, e alla giovane cronista Irene, dotata di un fiuto infallibile, Libera si mette in cerca della verità, provando a scardinare i silenzi dei testimoni sopravvissuti. Alle Miss Marple del Giambellino, come le chiamano i giornali, non mancheranno certo la tenacia e l'arguzia, in un'indagine serrata tra Como, Lecco e le vie esclusive di Milano, per far affiorare il segreto che si nasconde sotto le acque del lago.



Quello che adoro fare durante la stagione estiva è leggere libri gialli, di qualsiasi genere ed autore. Rosa Teruzzi a tal proposito, non delude mai. Anche questa volta, le tre investigatrici del Giambellino vi terranno incollate alle pagine di questo romanzo. Il personaggio che adoro è letteralmente Libera, la figlia dell’eccentrica Iole. Una donna che ha dovuto ricostruirsi totalmente: Era infatti stato Spartaco (suo nonno) a insegnarle i segreti dei fiori e delle piante, ed era la rimessa dei suoi attrezzi che Libera aveva adattato a laboratorio, quando era stata costretta a reinventarsi un mestiere, a quarant’anni suonati, dopo la chiusura della sua piccola libreria specializzata in gialli e noir. Suo malgrado anche stavolta Libera sarà costretta ad indagare su di un nuovo misterioso omicidio, direi quasi di famiglia, considerato che ad essere stata uccisa, in tal caso, si è trattata proprio di sua nonna. L’indagine ha dunque inizio, nel rispetto dell’insegnamento chiave di nonno Spartaco: solo la verità ci rende liberi, ed in fondo, non è mai troppo tardi per conoscere la verità. Ribella la nonna materna di Libera è morta in circostanze misteriose. Nella denuncia del misterioso suicidio di Ribella, don Carolino scriveva che i suoi dubbi si erano rafforzati nei giorni successivi al funerale, dopo aver raccolto le confidenze di alcuni parrocchiani che, «timorosi di rivolgersi alle Autorità Secolari», alludevano alla «chiacchierata amicizia» tra Ribella e un giovanotto del paese, un certo Alfredo Planetta, e alle oscure minacce proferite contro la donna dal padre di lui, Tarcisio. Qualunque cosa ci fosse scritto su quello stupido verbale non avrebbe intaccato il suo ricordo del nonno. Perché l’amore è fatto di vita vissuta insieme ed è più forte del dna. Questo il punto di partenza da cui partono le indagini, in una fase continua di colpi di scena, vecchie storie di famiglia e morte mai risolte. Un romanzo davvero ben scritto, che scivola veloce e rapisce. Succede sempre con i libri che valgono (come avrebbe commentato la stessa Libera). Buona lettura, e non dimenticate: la vendetta è una medicina amara.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè freddo alla frutta
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Rosa Teruzzi



"Un nuovo caso per la fioraia del Giambellino e 
il suo eccentrico pool di apprendiste investigatrici"



                            

Rewiev Party: Lezioni di bacio







Lezioni di bacio
di Kerstin Gier


Editore: Leggereditore
Prezzo cartaceo: € 12,00
Prezzo E-Book: € 6,99
Pagine:  156 
Genere:  Young Adult

Sissi ha sempre la battuta pronta, è sarcastica e cinica ma con i numeri è un vero disastro… E quindi è piuttosto impudente, impietosamente scarsa in matematica e perdutamente innamorata! Ma sfortunatamente, Constantin, il suo “ideale” principe azzurro, ha occhi solo per le ragazze più grandi e con più “esperienza” di lei. Davvero un peccato, perché quando a Sissi capita l’occasione di baciarlo, lei si rivela una totale catastrofe! Ma non finisce qui: lei ha un piano e farà fuoco e fiamme per ottenere informazioni “ultra sensibili” sull’argomento e studiarlo a fondo, grazie all’aiuto del suo amico d’infanzia Jacob, l’unico di cui si fida e che può aiutarla a fare un po’ di pratica... Una storia d’amore divertente e meravigliosamente scritta dall’autrice di successo Kerstin sull’amicizia, la scuola e l’amore che nasce. Un romanzo capace di emozionare diverse generazioni.    


La tredicenne Sissi, ancora un po’ infantile (ma molto simpatica e sfacciata) è alle prese con la prima cotta.
Sissi si innamora del suo “tutor” di matematica (quello che potremmo chiamare insegnante che dà ripetizioni) Konstantin, di tre anni più grande di lei, a cui sembrano piacere solo le ragazze con una certa “esperienza”.
Per questo motivo, la giovane protagonista decide di chiedere aiuto al suo migliore amico Jakob (da sempre innamorato di lei!) per “impratichirsi” e piacere a Konstantin.
Inutile dire che è il preludio di gag, piccoli disastri e situazioni davvero improbabili in cui solo gli adolescenti sanno cacciarsi!
Sissi mi è piaciuta molto come personaggio principale. Anche se non si riesce ad identificarsi in lei a causa della differenza di età, si può fare un tuffo nel passato e capire le sue azioni.
Questo principalmente grazie al fatto che i suoi sentimenti e pensieri sono descritti molto bene, dal momento che il libro è raccontato da una prospettiva in prima persona.
Quindi, se come me, hai superato i 30, ti ritroverai a dire “ma davvero eravamo così a quell’età?” e ci riderai su!
Anche il personaggio di Jakob è molto interessante, delle volte potrai provare ance un po’ pena per lui (e rabbia nei confronti di Sissi), ma, ammettiamolo, abbiamo tutte avuto un amico così…
Penso che il libro abbia alcuni spunti importanti sulle amicizie e sul primo amore, specialmente per le ragazze di età inferiore ai 12 anni.
Come sempre, Kerstin Gier scrive brillantemente.
Ci sono stati molti momenti in cui mi sono dovuta fermare e ridere, perché come sempre l'umorismo della Gier è semplicemente fantastico.
Nonostante sia una lettura “leggera”, questo libro è riuscito a conquistarmi.
Kerstin Gier ha un umorismo e un modo di scrivere che adoro, che mi fa ridere ad alta voce come pochissimi altri autori sanno farmi fare.
Se anche voi desiderate passare qualche ora spensierata e ricordare la vostra adolescenza, allora questo libro fa per voi!!


Tempo di lettura: Un giorno
Bevanda consigliata: The alla Fragola
Formato consigliato: eBook
Età di lettura consigliata: dai 12 anni
Sito dell'autore: Kerstin Gier
 






"Sono così contenta che Sissi abbia una professoressa attenta come lei, cara signora Armadillo” aveva detto. Signora ARMADILLO, cielo! La povera donna in realtà si chiamava ‘Gürteler’ e non desideravo esattamente che sapesse come l’avevo rinominata. Be’, ormai era troppo tardi" 

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio!

giovedì 25 giugno 2020

Recensione: Cercando Virginia



Cercando Virginia
Di Elisabetta Bricca

Editore: Garzanti
Prezzo cartaceo : € 17,00
Prezzo ebook: € 9,90 
Pagine: 240
Genere: Narrativa moderna

Credeva che nulla sarebbe mai cambiato. Poi ha ascoltato la voce della letteratura. E ha scoperto che l’indipendenza è possibile. 

«Dedicheremo il tempo che trascorriamo insieme alla lettura di testi scritti da donne. Il primo passo sarà quello verso l’autocoscienza: dobbiamo imparare ad avere fiducia in noi stesse e nelle nostre capacità. Una donna non è un oggetto. È, prima di tutto, una persona e, in quanto tale, ha il diritto di essere ciò che vuole.» 

Cortona, 1976. La luce è flebile, ma a Emma, rannicchiata nel fienile, basta per immergersi nelle pagine dei libri che è costretta a leggere di nascosto. Lontano dagli occhi del padre che la vorrebbe impegnata nelle faccende domestiche. Finora è riuscita a proteggere il suo segreto. Ma quando si rende conto di non poter più continuare, preferisce andarsene e accettare un posto da cameriera offertole da una ricca aristocratica di origini inglesi che si fa chiamare “signora Dalloway”. Per Emma quel lavoro rappresenta l’occasione unica di conquistare l’indipendenza. Ciò che non si aspetta è di trovare nella signora Dalloway un mentore, oltre che un’amica fidata. Fin dai primi giorni di servizio, la donna si accorge della curiosità che accende l’animo di Emma. È per questo che decide di proporle delle ore di lettura condivisa alla scoperta di una delle prime scrittrici femministe della storia: Virginia Woolf. Così, sfogliando Una stanza tutta per séLe tre ghineeDiario di una scrittrice, Emma si nutre delle parole illuminate di Virginia e inizia a coltivare il sogno di una vita in cui è lei a scegliere il proprio destino. Ma per realizzarlo deve prima combattere contro chi tenta in ogni modo di ostacolarla e tenerla lontano dai libri. Solo così potrà davvero trovare la sua personale Virginia e, in lei, la voce per esprimere ciò che sente dentro.

Elisabetta Bricca ci consegna uno straordinario romanzo di formazione che è un inno al potere salvifico della letteratura. E insieme un elogio al coraggio di tutte le donne che sono disposte a sacrificare anche gli affetti e la stabilità di un’esistenza convenzionale per combattere l’ingiustizia e vedere riconosciuti e rispettati i propri diritti.




Emma condivide la passione per la lettura con il fratello Settimio: la vita per loro in campagna non è facile, lui è stato obbligato a studiare per diventare contabile e portare avanti le sorti del podere quando in realtà avrebbe solo voluto intraprendere gli studi classici mentre a lei non è stato permesso di continuare a studiare perchè si sa, le donne sono destinate a diventare solo mogli e madri. Quando Settimio però trova la sorella in un fienile con la gonna alzata, il sangue ancora vivo e un livido sulla guancia decide di portarla via da quella realtà e di affidarla a Clarissa Dalloway che vive in una grande casa a Cortona, dove Emma potrà trovare rifugio e un lavoro dignitoso. Per Emma la decisione di Settimio cambierà la vita, non solo per averla portata via da un futuro grigio ma anche per averle fatto incontrare Clarissa, una donna che avrà un ruolo fondamentale nella sua vita. Ho amato profondamente questa lettura, mi sono totalmente immersa nelle sue pagine a tal punto da finire il libro in due giorni. Nel romanzo di Elisabetta Bricca la presenza di Virginia Woolf è costante, come un angelo impegnato a vegliare sulle vite delle donne, un faro nella nebbia che illuminerà le loro vite aiutandole e spronandole attraverso i suoi scritti a ribellarsi agli uomini che le vorrebbero soggiogate a loro. Il grande tema attorno al quale ruota l'intera narrazione è quello dell'emancipazione femminile e portavoce di questo se ne fa prima Clarissa poi Emma. La lettura di questo romanzo ha superato ogni mia rosea aspettativa: la narrazione è forte, carica di messaggi potenti e di spunti di riflessione e le protagoniste sono donne che hanno saputo alzare la testa e dire no agli uomini che le avrebbero volute schiacciare. Un romanzo potente, un inno alle donne.

Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè alla rosa
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni




"È così pericoloso vivere guardando a un solo aspetto della vita"


  Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio