martedì 26 settembre 2023

Review Party: Le bugie che cantiamo alle onde

Oggi vi presento il Review Party dedicato a "Le bugie che cantiamo alle onde" di Sarah Underwood edizione Mondadori.

 Le bugie che cantiamo alle onde

 di Sarah Underwood

Editore: Mondadori
Prezzo: € 20,90
Pagine: 348
Titolo originale: Lies we sing to the sea
Traduzione di: Irma Versari

 Nel regno di Itaca ogni estate si compie un sacrificio barbaro: dodici fanciulle vengono impiccate sulla spiaggia per placare la furia del dio Poseidone. Leto è una di loro: ostinata e tenace, ha tentato fino all’ultimo di sottrarsi a quel patibolo ingiusto, ma non ce l’ha fatta. Eppure la morte non sembra troppo interessata a portarla via con sé. Infatti, la ragazza si risveglia su un’isola misteriosa, dove è accolta da Melanto, una creatura dalla bellezza soprannaturale. È quest’ultima a spiegarle che i sacrifici di Itaca hanno origine in tempi lontani, da quando le dodici ancelle di Penelope vennero accusate di tradimento e uccise per ordine di Odisseo, e infine gettate nel mare. Un atto feroce e ingiusto che fece imbestialire Poseidone al punto che di lì in poi, come riparazione per quelle morti innocenti, pretese, ogni anno, il sacrificio di dodici fanciulle dell’isola. Una maledizione che perseguita le giovani donne di Itaca ormai da secoli. Ma esiste una possibilità per spezzarla una volta per tutte, questa maledizione: occorre uccidere l’erede al trono, il principe Mathias. Per riuscirci, Leto e Melanto dovranno entrare a far parte della corte e guadagnarsi la fiducia del ragazzo. Ma le cose non vanno come previsto. Divisa dal crescente amore che prova sia per Melanto sia per Mathias, Leto dovrà scegliere la strada da seguire: spezzare la maledizione, rinunciando a Mathias ma salvando migliaia di vite, o lasciare che le maree del destino li sommergano tutti.




Adoro la mitologia greca e non mi perdo nessuna lettura di questo genere o collegata a questo argomento, infatti appena ho visto questo libro ho capito subito che avrei dovuto recuperarlo.
La storia inizia a Itaca dove ogni anno vengono sacrificate dodici giovani ragazze al dio Poseidone per placare la sua ira e soddisfare una maledizione che nasce tanto tempo prima con la morte delle dodici ancelle di Penelope, la moglie di Odisseo.
Leto è proprio una di quelle giovani designate ma in qualche modo si salva e in compagnia della bellissima Melanto si prepara a porre fine a questa brutale maledizione, pianificando l'uccisione dell'erede al trono Mathias. Tra Leto e Melanto si crea una complicità che sfocia in un sentimento diverso e proprio i sentimenti che Leto prova per lei e anche per Mathias, una volta messo in atto il loro piano, le daranno filo da torcere.
Penso sia sbagliato chiamare questo libro un retelling, siccome prende spunto dall'Odissea ma si sviluppa in direzioni completamente diverse. Frutto dell'immaginazione dell'autrice, la storia parte da un episodio documentato dal quale poi intesse una trama che ha intenzione di ribaltare il crudele destino di dodici donne e che adesso con il personaggio di Leto è come se avessero la possibilità di prendersi una rivincita e di cambiare il corso del destino. La sua voce porta il riverbero di quella di tante altre donne e con coraggio e determinazione Leto è intenzionata a cessare la carneficina che incombe annualmente sulle teste di giovani innocenti. Il legame con Melanto che si rafforza andando avanti mi ha colpito, l'ho trovato dolce e sincero e devo dire che l'ho preferito rispetto a quello che nasce con Mathias.
La Underwood da vita a una versione alternativa rispetto ai classici, la sua personale, che prende spunto da una visione attuale del mondo e che in qualche modo è proprio indirizzata ad un pubblico moderno e giovane che potrebbe prediligere questo tipo di elementi in una lettura.
Il punto di vista dei tre personaggi principali aiuta a osservare gli avvenimenti da diverse prospettive e il finale riserva una sorpresa non banale che ho apprezzato. Una storia che a mio parere deve essere letta con una mente aperta per evitare delusioni, infatti da come viene presentata mi ero fatta un'idea completamente diversa, e che consiglio a chi ha voglia di qualcosa di diverso rispetto alla tradizione.

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Latte e cioccolato
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni
Sito dell'autrice: Sarah Underwood

Per conoscere meglio questo libro vi consiglio di visitare tutti i blog partecipanti allo speciale. 
Buona lettura.

    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio


lunedì 25 settembre 2023

Recensione: L'albero delle arance amare



 L'albero delle arance amare

 di Jokha Alharthi

 Editore: Bompiani
 Prezzo: € 19
 Pagine: 192
 Titolo originale: Bitter Orange Tree
 Traduzione: Giacomo Longhi

 
 Zuhur, ragazza dell’Oman che studia in Inghilterra, si sente sola e fatica a trovare la sua strada in una lingua e una cultura che non sempre le permettono di esprimersi come vorrebbe. Sospesa tra passato e presente, ripensa ai legami più importanti della sua vita e riflette sulle sue radici. In una narrazione fatta di frammenti ripercorriamo con lei la storia di Bint ‘Amir, la sua nonna di cuore, una donna forte che sembra aver vissuto mille vite. Nel gelido oggi Zuhur assiste alle rivoluzioni sentimentali della sorella di un’amica e finisce per esserne parte. Saranno i racconti di casa e la memoria di Bint ‘Amir a restituirle la consapevolezza che sembrava aver smarrito, a ricordarle di che tessuto è fatta la sua vita. Un romanzo vivido e sfaccettato che attraversa le generazioni con una scrittura diretta, morbida, avvolgente.




Al centro di questa narrazione familiare, c'è Bint ‘Amir, che ci viene raccontata dalla nipote Zuhur che sta studiando all'estero e si rotrova a convivere con una fortissima malinconia e un ancor più forte senso di colpa. 
Ormai la nonna non c'è più e la nipote non riesce a non pensare alle difficoltà e alle perdite della vita di questa donna pia e povera che non sembrava destinata alla felicità. Quel piccolo tocco di gioia giornaliera, i suoi alberi di arance amare se ne erano andati con lei.
Nei suoi ricordi ci sono tani personaggi, come Kuhl e Imran, un amore inadeguato secondo la famiglia, lei una bellissima principessa dai modi delicati e lui un contadino di povera provenienza. Ma l'amore si sa, è cieco e non ascolta le opinioni di nessuno. Nemmeno di chi non è d'accordo sul matrimonio impari. 
Oltre ai suoi ricordi e quelli delle famiglie attorno a lei, il fil rouge del romanzo sono sicuramente le vite delle donne e di quanto queste siano manovrate da uomini scelti da altre persone e poco interessati al benestare delle suddette:

        "Si chiedeva come mai intorno a lei tutti sembravano tenere saldamente in mano il filo che governava l’aquilone della loro vita. Lo tenevano davvero o lo rincorrevano soltanto? Lo trattenevano o ne erano trattenuti? E perché a ogni essere umano viene consegnato il filo che comanda il suo aquilone quando la forza della presa varia da persona a persona"
Avevo giá letto il primo romanzo di Jokha Alharthi Corpi Celesti e stavolta ho ritrovato la stessa sensazione di calore familiare e nostalgia allo stesso tempo. Purtroppo non ho trovato molta coesione nel romanzo,  
alle volte le varie storie familiari sono disconnesse tra loro, se non avessi letto la trama, non avrei davvero capito il collegamento. Di conseguenza viene diffcile legarsi ai personaggi, ma la storia di Bint ‘Amir rimane comunque forte e estremamente dolorosa.
Anche stavolta troviamo donne che vivono dominate dagli uomini, e dalla famiglia. La solitudine che provano soprattutto in certe culture e lil continuo declino nell'anzianitá. 
L'autrice rimane bravissima a parlare di nostalgia e perdita ma stavolta purtroppo la narrazione frammentata non mi ha fatto apprezzare il romanzo.  

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Liquore alle prugne
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autriceJokha ALharthi
Consigliato a chi apprezzato: Corpi celesti di Jokha Alharthi


"La sua anima, aveva spiegato a Surur, era appesa alle piccole grinze 
che si formavano tra un bottone e l’altro della camicia 
del suo amato, era proprio lì che scalpitava, tra le piegoline della camicia di lui,"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 22 settembre 2023

Recensione: La memoria dei morti

                                   

La memoria dei morti
di Angela Marsons

Editore: Newton Compton
Prezzo Cartaceo: € 9,90
Prezzo ebook: € 5,99
Pagine: 384
Titolo originale: Dead memories
Traduzione:
 Giulio Lupieri


Incatenati a un termosifone di un appartamento fatiscente, al quinto piano di Chaucer House, ci sono due adolescenti. Lui è morto, lei invece è ancora viva. Per la detective Kim Stone, la scena è sconvolgente: ogni dettaglio sembra rievocare quanto è successo a lei e a suo fratello in quello stesso palazzo trent'anni prima. Quando i cadaveri di una coppia di mezza età vengono scoperti all'interno di una macchina bruciata – proprio come era successo a Erica e Keith, l'unica vera famiglia che Kim abbia mai avuto – la detective non ha più dubbi: qualcuno sta mettendo in scena i peggiori traumi della sua vita, e l'obiettivo non può che essere quello di farle quanto più male possibile. Affiancata dalla profiler Alison Lowe, incaricata di valutare il suo stato psicologico, Kim si immerge in un'indagine che mai come in questo caso la riguarda in prima persona. Perché stavolta la vera preda sembra essere proprio lei... Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad Incatenati a un termosifone di un appartamento fatiscente, al quinto piano di Chaucer House, ci sono due adolescenti. Lui è morto, lei invece è ancora viva. Per la detective Kim Stone, la scena è sconvolgente: ogni dettaglio sembra rievocare quanto è successo a lei e a suo fratello in quello stesso palazzo trent'anni prima. Quando i cadaveri di una coppia di mezza età vengono scoperti all'interno di una macchina bruciata – proprio come era successo a Erica e Keith, l'unica vera famiglia che Kim abbia mai avuto – la detective non ha più dubbi: qualcuno sta mettendo in scena i peggiori traumi della sua vita, e l'obiettivo non può che essere quello di farle quanto più male possibile. Affiancata dalla profiler Alison Lowe, incaricata di valutare il suo stato psicologico, Kim si immerge in un'indagine che mai come in questo caso la riguarda in prima persona. Perché stavolta la vera preda sembra essere proprio lei... Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato serial killer che abbia mai incontrato.


Kim Stone è sotto attacco. Qualcuno sta cercando di simulare gli eventi più traumatici che ha vissuto la Stone e che gelosamente vorrebbe tenere per sè. Tutta la sofferenza, il dolore, la perdita delle persone a lei care rischiano di essere portate alla luce contro la sua volontà.
Il primo caso riguarda una coppia di giovani che viene trovata incatenata a un termosifone, il ragazzo è senza vita, la ragazza ancora viva. La replica di quanto le era successo quando, poco più che bambina, era stata ritrovata nell'appartamento della casa popolare dove viveva, incatenata a un termosifone insieme al fratello più piccolo ormai senza vita. Poi una coppia di anziani muore all'interno della propria auto incendiata. L'unica famiglia affidataria che aveva amato era perita in un incidente di auto e i corpi carbonizzati erano quello che rimaneva del periodo più felice della sua vita. E così via, chiaramente qualcuno la sta attaccando e l'epilogo che si può immaginare è la sua morte. Inizia così una lunga indagine che la costringe a condividere con la propria squadra, tutti quegli eventi che gelosamente aveva riposto in un cassetto della sua mente e ai quali non avrebbe mai più voluto ripensare. Neanche l'aiuto dello psicologo che la segue da quando era una ragazzina può salvarla. Ma chi si nasconde dietro questi attacchi? Le persone che la odiano sono innumerevoli, menti criminali, persone completamente pazze che covano sentimenti di vendetta e che sono determinati a farle del male. Kim entra in contatto con quelli che, con l'aiuto della profiler Alison Lowe, rientrano nella lista di coloro che effettivamente potrebbero arrivare a ucciderla spinti da un odo ormai viscerale e disposti a tutto. Ma nessuno di loro sembra avere avuto l'opportunità di attaccarla. La verità è sepolta molto più in profondità e verrà a galla solo nel momento in cui Kim affronterà i propri demoni.

Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè lungo con panna
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni

  "Quando il passato bussa alla porta si può decidere di ignorarlo o di affrontarlo. Qual è la scelta più giusta?"



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 19 settembre 2023

Recensione: I diavoli di Tokyo Ovest



 I diavoli di Tokyo Ovest

 di Tommaso Scotti

 Editore: Longanesi
 Prezzo: € 16,80
 Pagine: 320
 
 Al dipartimento di polizia di Tokyo c’è tensione. Tutta colpa del ritrovamento del cadavere di un uomo che ha in tasca il biglietto da visita di un noto ispettore: Takeshi Nishida, il detective hāfu, il mezzosangue nippoamericano della squadra Omicidi. Nishida, suo malgrado chiamato direttamente in causa, nel vedere il volto della vittima riconosce un suo compagno di classe. Ma che cosa ci faceva adesso, a distanza di anni, con il suo contatto? Che cosa voleva dirgli? L’ispettore dovrà fare l’impossibile per scoprirlo, e la ricerca della verità lo porterà a inoltrarsi lungo le strade di To­kyo, fino ai quartieri in cui scorrazzano i bōsōzoku, le «tribù della corsa violenta», gang di motociclisti che provocano di­sordini, e forse qualcosa di molto più inquietante. Con I diavoli di Tokyo ovest, Tommaso Scotti non crea solo un giallo perfetto e un thriller avvincente, ma con uno stile prepotentemente evocativo scende più a fondo, toglie il velo delle apparenze di cui si ammanta la cultura del Giappone, mostra che cosa c’è dietro le illusioni di educazione, silenzio e ordine: il lato più oscuro dell’uomo.




Come sono contenta che siano tornati Takeshi Nishida, il suo bel gattone e il corvo affamato!!! 
Anche stavolta l'ispettore mezzosangue si ritrova impegnato in un caso particolare; un suo compagno del liceo viene ritrovato con un colpo di pistola in testa, in quello che apparentemente sembra essere un suicidio. 
Kazama era il capo del clan dei motociclisti conosciuti come i diavoli di Tokyo Ovest e secondo Nishida non aveva per niente il carattere di uno che si suicida! Ma poi perché il capo della bōsōzoku aveva il suo biglietto da visita in tasca? 
L'ispettore Honda, che vi ricorderete dall'ultimo romanzo non va proprio d'accordissimo con Nishida, ha chiuso il caso alla velocità della luce e qualcosa non quadra. 
Anche stavolta il collega Joe ci spiega tutto quello che non sappiamo di questi clan e di come si siano evoluti contemporaneamente alla crescita del Giappone. Come sempre le ricerche svolte dall'autore sono accurate e correlate di caratteri, kanji e pronuncia. Nishida e Kazama erano compagni di scuola e anche da adulti avevano condiviso dei momenti insieme, durante i quali veniamo a conoscere qualche dettaglio in più del mondo a luci rosse giapponese. 

Anche stavolta tra una lattina di Boss e una pizza di Domino's, l'intreccio si ingroviglia sempre più e lo stesso ispettore ha difficoltà a capire chi sia stato a commettere un errore. 
 La scrittura di Scotti è sempre estremamente evocativa, soprattutto in questo romanzo in cui l'Autunno assume una personalità specifica e i suoi segnali, dei simboli significativi. Ci sono momenti di pura poesia che sembrano quadri dipinti sulle pagine del romanzo. 
Ma non è solo questo, è anche il racconto di tante insicurezze che affliggono tutti, ricchi e poveri, di ceto alto o senza una lira. Di aspettative che creiamo in noi o che i nostri genitori ci cuciono addosso e che non riusciamo ad abbandonare. Assolutamente consigliato, oltretutto siccome la capacità descrittiva è notevole, può essere letto anche senza aver letto i precedenti. 

Io non so come li leggete voi i suoi romanzi, ma io li faccio fuori in due giorni senza rendermi conto del tempo che passa! Oltretutto avendo anche letto i due precedenti, penso che lo stile stia migliotando di volta in volta.
Spero che ne esca presto un altro perché ho notato qualche piccolo indizio che mi fa pensare a un successivo! 

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Liquore alle prugne
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autriceTommaso Scotti
Consigliato a chi ha apprezzatoLe due morti del signor Mihara di Tommaso Scotti



"Non li vede spesso, ma va bene così. Perché gli anni passano e le foglie cadono. 
Altro non si può che godersi la discesa."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 18 settembre 2023

Recensione: Senza rimorso. Powerless


Senza rimorso. Powerless
di Elsie Silver


Editore: Newton Compton
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 5,99 € 
Pagine: 244
Tradotto da: Angela Italia Guglielmo


loane Winthrop sa bene cosa vuol dire vivere confinati nella friendzone. Conosce Jasper Gervais – proprio lui, la grande stella dell’hockey – da quando erano solo due bambini. E ne è sempre stata segretamente innamorata. Lui è diventato ricco e famoso, eppure nei suoi occhi Sloane vede ancora lo sguardo di quel bambino timido e dolce che le ha fatto battere forte il cuore per la prima volta. Jasper c’è sempre stato per lei: le è stato accanto in tutti i momenti importanti, belli o brutti che fossero. Ma ha più volte messo in chiaro che tra loro non potrà mai esserci altro che un’amicizia. Ultimamente però si comporta come se la vedesse sotto una luce tutta nuova. Una luce di... desiderio? Negli anni Sloane ha dovuto imparare ad accettare l’idea che lei e Jasper non fossero destinati a stare insieme. Adesso sta a lui dimostrarle che si sbagliava.





Allora, piccola premessa: questo libro è il terzo di una serie, e io fino ad adesso avevo bellamente skippato gli altri perché non ero particolarmente attratta dalla trama. Ora che ho letto Senza Rimorso andrò assolutamente a recuperarmeli, sia perché è impossibile non innamorarsi della famiglia che abita a Chestnut Springs (i due romanzi precedenti raccontano delle vicende romantiche di altri personaggi che incontriamo in questo libro) sia perché Elsie Silver scrive divinamente e sarebbe un peccato mortale farsi scappare dei libri così.
Ora, parliamo di Senza Rimorso. Anzi, parliamo di Jasper Gervais, star nell'hockey e uno dei personaggi maschili più interessanti di quest'anno. Non è senza difetti, per carità - anzi, lo definirei tutt'altro che perfetto. Ma è l'unico che pare interessarsi davvero a Sloane Winthrop, figlia di uno degli uomini più ricchi del Canada e ad un passo dallo sposare un emerito testa di cocomero che non la ama e non la merita. E Jasper ne è perfettamente consapevole, e non vuole vedere la sua migliore amica andare all'altare con un uomo che pare avere come unico scopo nella vita quello di mortificare Sloane.
Jasper e Sloane, amici dall'infanzia, non abbastanza coraggiosi da dire una parola o fare un'azione che possa rovinare il loro rapporto se l'altro non dovesse ricambiare. E ora destinati ad essere separati per sempre. A meno che un messaggio anonimo non arrivi a scompigliare le carte...
Quello che Jasper ha fatto per Sloane dopo l'arrivo di quel messaggio ha fatto andare in brodo di giuggiole il mio cuoricino, facendo finire subito Jasper tra i best book boyfriend di quest'anno - nonostante, appunto, i suoi difetti. Io mi sto trattenendo dal farvi degli spoiler, ma caspita, ognuna di noi sogna di trovare un uomo così nella propria vita. Leggete questo libro, e poi mi direte.

Durata totale della lettura: Un giorno
Bevanda consigliata:  Infuso aloe e lime 
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Margaret Rogerson 


"Per una volta, vorrei che fossi tu a dirmi cosa ti passa per la testa."

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 15 settembre 2023

Recensione: Osservazioni sul disorientamento del mondo

 

Osservazioni sul disorientamento del mondo
di Alain Badiou

Editore: Neri Pozza
Prezzo cartaceo: 13,50 €
Pagine: 112
Traduzione di: Maria Montaldo


«Questo saggio si rivolge principalmente a chi – a maggior ragione dopo l’irruzione della pandemia – sia perplesso per l’evidente disordine del mondo contemporaneo, la sua complessità con tutti i disagi che comporta, le sue vane pretese, le promesse non mantenute, i gravi problemi sottaciuti e tanti altri dettagli oscuri». Disordine generale, annebbiamento delle coscienze, sentimento di maggiore imprevedibilità del futuro sono fenomeni oggi sotto gli occhi di tutti. Indicano un radicale disorientamento del mondo di cui occorre comprendere le cause reali. Preesistente alla pandemia, che tuttavia ne ha svelato la portata, il fenomeno si manifesta nei campi piú diversi, in un rincorrersi di opinioni prive di qualunque verità politica. Alain Badiou offre esempi dettagliati tratti dalla situazione francese, ma che sono estendibili all’insieme dell’Occidente: i movimenti di protesta contro il cosiddetto «liberalismo autoritario» promossi da destra e da sinistra, il movimento neofemminista ed ecologista. Con l’idea, che gli è cara e che fonda il suo discorso, per la quale «un disordine manifesto diventa chiaro solo se lo si considera come un effetto dell’ordine da cui procede», Badiou mostra l’ineffettualità politica di tali movimenti d’opinione e la loro scomposta derivazione dal capitalismo contemporaneo, che essi non mettono minimamente in discussione.

«Un mondo disorientato: è la constatazione che motiva l’analisi sintetica e circostanziata che Badiou intraprende del dominio del capitalismo sulle nostre società contemporanee».
Zone Critique

«In Osservazioni sul disorientamento del mondo, il filosofo dipinge un quadro allarmante del capitalismo, portatore di disordini economici e guerre planetarie. Come contrappunto, invita a una resistenza positiva».
L’Humanité

«Al centro del suo trattato, Alain Badiou pone la critica a quelli che giustamente chiama “i due protagonisti del discorso pubblico – soprattutto, a quanto pare, presso i giovani”: il femminismo e l’ambientalismo».
Revue Commune





Disordine. Disorientamento. Caos. Incertezza. Paura. 
Smetta di leggere chi di noi non ha mai provato uno di questi sentimenti o vissuto una di queste situazioni negli ultimi anni. 
Ed ecco che siamo ancora tutti qua, con gli occhi incollati allo schermo. 
Un libricino che a tenerlo in mano peserà pochi grammi, ma le cui parole accurate e profonde risulteranno invece di un peso consistente per il lettore sensibile alle dinamiche del mondo contemporaneo. 
L'acuto filosofo francese ci invita infatti, tramite le sue "Osservazioni", a riflettere sulla società attuale, dominata da un dilagante capitalismo, partendo da grandi temi noti, che analizza secondo una prospettiva insolita e lontana dall'ideologia dominante. 
Dieci capitoli in totale, in cui ritroviamo una sorta di sviluppo circolare, con un'introduzione che sin dalla prima pagina invita il lettore a saltare all'ultimo capitolo - dedicato alle riflessioni conclusive - per poi riprendere la lettura nell'ordine proposto, e concludere rileggendo nuovamente le conclusioni, con una coscienza risvegliata dalle analisi presentate all'interno del saggio. Un metodo brillante e difficilmente confutabile, che prende in esame i sintomi delle malattie contemporanee, definisce il concetto di "disorientamento" partendo dalla disamina del suo opposto (ci siamo mai chiesti cosa significhi realmente "orientamento"?), per proseguire con riflessioni sulle ideologie politiche più diffuse e quelle ormai in declino, sino a reperire degli esempi lampanti di disorientamento nei concetti di religione e laicità, femminismo ed ecologia, senza dimenticare l'insegnamento e il sistema educativo. 
Tra le tematiche citate, particolarmente interessante l'analisi di Badiou del discorso pubblico sugli attualissimi temi del femminismo e dell'ecologia: seppur calata nella specificità della società francese, la tesi dell'autore è assolutamente in grado di valicare i confini nazionali assumendo un valore più universale. Ci siamo mai chiesti se le nostre battaglie odierne partono da un presupposto logico e sono reali? Siamo sicuri che sposare ciecamente la causa ecologica e diventare vegani siano la soluzione migliore? O forse crediamo di vederci chiaro mentre in realtà stiamo brancolando nel buio? 
Sedetevi un momento a colloquio con Badiou per riflettere sulle vostre posizioni. Potrebbero illuminarsi di una luce inaspettata. 

Durata totale della lettura: un giorno
Bevanda consigliata:  caffè al ginseng
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"A torto l'attuale pandemia è ritenuta causa di disorientamento nell'opinione pubblica. Essa non è che una conseguenza mal gestita."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio