lunedì 9 luglio 2012

Recensione: Cose che il Buio Mi Dice


Cose che il Buio Mi Dice
di Carolyn Jess-Cooke

Prezzo di copertina: € 17,60
Editore: Longanesi
Pagine: 401
Formato: Rilegato
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: The Boy Who Could See Demons
Traduzione: S. Piraccini
Genere: Narrativa Moderna


Alex ha dieci anni e vive a Belfast in una casa fredda e spoglia con la sua giovane madre, una donna precipitata da tempo negli abissi di una grave depressione. Alex è un bambino solo ma ha un amico speciale. Ruen. che nessun altro può vedere e che si manifesta sotto forme diverse e quasi mai rassicuranti. Ruen spesso lo aiuta, ma a volte gli chiede anche di fare cose cattive. Anya è una psichiatra infantile. La sua è una professione molto dura, soprattutto per chi come lei ha perso una figlia in circostanze oscure. Anya è incaricata di occuparsi del caso di Alex. Perché Alex dice di parlare e interagire con misteriose presenze che si manifestano soltanto a lui. E perché dopo il tentato suicidio della madre il bambino è rimasto solo. Sulla psichiatra e sul suo giovane paziente incombe lo stesso destino. Ruen infatti ha chiesto ad Alex di fare qualcosa di sconvolgente. Qualcosa che Alex, stavolta, non vuole fare...




Quando Ruen decide una cosa Alex è costretto ad ubbidirgli per non farlo trasformare nel Mostro Cornuto che tanto lo spaventa. Il piccolo Alex non ha amici reali, solo il suo cane Bau e il demone Ruen gli fanno compagnia mentre cerca di diventare un bravo ometto che si prende cura della fragile mamma. Quando Anya, psichiatra infantile reduce da un lutto, arriva a Belfast e lo prende sotto la sua ala protettiva, il demone Ruen si sente minacciato e si scatenerà in tutta la sua follia. "Cose che il buio mi dice" è un viaggio attraverso la devastazione psicologica lasciata in eredità ai bambini che hanno vissuto in  maniera indiretta la povertà e la desolazione dopo gli eventi chiamati Troubles in Irlanda. Alex ha dieci anni e da quando ne aveva cinque convive con la costante presenza di un demone che assume tre diverse forme: il Vecchio, il Bambino e il Mostro. In un momento delicato della sua vita il protagonista ha vissuto troppi eventi drammatici per la sua giovane età e, insieme alla psichiatra Anya, scopriremo come la sua mente ha cercato di elaborarli. Un romanzo questo che tratta di un tema molto complesso e delicato come quello della schizofrenia infantile: attraverso una doppia narrazione riusciamo a vedere le cose attraverso gli occhi del piccolo protagonista e della sua psichiatra. I personaggi risultano reali sia per la loro umana fragilità che per i loro lutti subìti. Anya è una psichiatra di quarant'anni che ha perso tutto nella vita ma che non si arrende di fronte all'impossibile: cerca sempre, costantemente di aiutare i suoi piccoli pazienti a costruirsi una vita quanto più "normale". Il piccolo Alex con i suoi vestiti da ometto, con il suo panciotto sempre ben stirato e il farfallino, cerca in tutti i modi di salvare la sua mamma che sta lottando con una forte depressione: ma a dieci anni come si fa  a capire e ad elaborare tutto questo? Nonostante  il dolore e il buio che sembra circondare la sua vita, il piccolo protagonista non si scoraggia mai, anzi tutti i giorni cerca nella normale quotidianità una stabilità che la sua mamma non riesce a dargli. Armato di un diario ci mostrerà la vita attraverso i suoi occhi e ci farà capire come i nostri comportamenti possono influire  nella vita dei più piccolini. Una lettura a cui va dedicato del tempo e che vi terrà incollati sino  all'ultima pagina per sapere se Alex sarà finalmente liberato dai suoi demoni.


    "Tutti mi guardano strano quando dico che ho un demone.
Il mio demone si chiama Ruen, è alto più o meno un metro e sessanta e adora Mozart. Ruen e i suoi amici li ho conosciuti cinque anni, cinque mesi e sei giorni fa.
Quella mattina la mamma disse che papà se ne era andato."


Durata della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: cedrata
Età di lettura consigliata: dai 18 anni




“Alex merita una vita normale..nonostante Ruen non sia d'accordo..” 

Carolyn Jess-Cooke è nata nel 1978 a Belfast. La sua grafomania si manifestò la prima volta a sette anni e non l’abbandonò più. Dopo aver tentato ostinatamente di pubblicare una sua opera scelse di impegnarsi in lavori più remunerativi, piuttosto che diventare una scrittrice senza editore. Nell’inventario della guida allo sbarcare il lunario annovera le seguenti mansioni: fotografa di viaggio, commessa, film-maker, pianista e insegnante di musica. Sono stati tutti lavori pesanti, noiosi e divertenti allo stesso modo. Almeno le hanno fornito denaro sufficiente per girare il mondo, un’occupazione mai inutile. La sua raccolta di poesie, Inroads, ha vinto un prestigioso riconoscimento in patria. Attualmente dirige il corso di Scrittura creativa alla University of Northumbria. Il suo romanzo d’esordio, I diari dell’angelo custode (Longanesi 2011), è stato un grandissimo successo internazionale, tradotto in 21 paesi. In Italia 3 edizioni e 40mila copie vendute.




3 commenti:

  1. dev'essere proprio un bel libro!! poi a me piacciono molto le vicende "psicologicamente complesse" ^_^

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  2. l'ho letto tutto d'un fiato. E' certamente un bel libro, peccato solo che ti lasci con sei punti domnanda grossi come delle case a infestarti il cervello anche a fine lettura.
    Ma direi che per viaggiare con Alex ne è valsa la pena.

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  3. ciao Alex......che tu ora possa essere sereno....

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