domenica 25 agosto 2013

Recensione: La piccola dea della fertilità

La piccola dea della fertilità

di Paul Mesa

Prezzo di copertina: € 15,90
Editore: Sperling & Kupfer
Formato:Rilegato
Titolo Originale: Die kleine Gottin der Fruchtbarkeiit
Traduttore: V. Rancati - M. P. Romeo
Pagine: 256
Genere: Narrativa straniera


La felicità è una scelta. La più importante che tu possa compiere. Bianca ha ventisei anni, fa la cameriera in un albergo in Germania ed è così piccolina - è alta solo un metro e quarantanove - che la madre l'ha soprannominata Bica, che in portoghese vuol dire «caffè molto, molto ristretto». Come quello che preparava la sua mamma, Maria: lei veniva dal Portogallo e non solo custodiva la ricetta segreta della miscela più buona del mondo, ma sapeva anche scavare nell'animo degli uomini semplicemente osservando il modo in cui bevevano il loro caffè. Maria è morta da tredici giorni, eppure a Bica sembra ancora di sentire la sua voce. E in effetti lei, non esattamente entusiasta di essere defunta, è proprio lì, seduta sul suo divano rosso, intenta come sempre a dispensare alla sua bambina preziosi consigli sulla felicità. Bica ne ha proprio bisogno, perché è alla ricerca del Grande Amore (anche se il suo cuore continua imperterrito a battere solo per Galão, rozzo, prepotente e sposatissimo), ma soprattutto vuole un figlio a ogni costo, altrimenti la sua mamma non riuscirà ad andarsene. Così narra una leggenda portoghese: se i tuoi genitori muoiono senza che tu abbia dato loro un nipotino, non arriveranno mai in Paradiso. È per questo che Bica, quando riordina le stanze, buca tutti i preservativi che trova nei cassetti dei comodini: non si sa mai... Ma, pur contenta del «misterioso» ritorno della mamma, Bica è anche preoccupata: c'è infatti un segreto che Maria non deve scoprire, un segreto legato proprio alla sua morte... 



Come si fa a non essere colpiti da Bica? Lei è così piccola e ingenua che le si perdonerebbe tutto anche le piccole sciocchezze che compie accecata da un amore che crede quello giusto mentre invece si rivelerà essere tutt'altro. Lavora in questo albergo dove è approdata con la mamma e dove praticamente è cresciuta. Si chiama Bianca ma tutti la chiamano Bica perchè lei è come la bevanda portoghese un piccolo caffè ristretto ed insieme alla mamma si occupa di riordinare le stanze di questo piccolo alberghetto che le fa anche da casa. Purtroppo la mamma di Bica morirà ma per lei non sarà un grande problema perchè imparerà a convivere con il suo fantasma che ancora non sà di essere un fantasma. La vita di Bica è così, fatta di piccole cose strane un pò come una nuova Amelie che mentre pulisce e riordina le stanze buca i preservativi dei clienti per fare onore ad una vecchia leggenda portoghese. Per la piccola Bica arriverà anche l'amore quello di una notte di passione con Galao che lei cercherà di rincorrere e raggiungere in tutti i modi scoprendo la sua vera identità di marito infedele e con svariate amanti. La delusione è grande per la nostra protagonista ma non definitiva, piano piano supererà la tristezza e prenderà coraggio per cercare il suo vero padre, un padre ricordato nei racconti della madre ma sempre in qualche modo tenuto nascosto per chissà quale motivo. Bica scoprirà tutto e porterà luce su tutti i segreti della sua famiglia e durante questo fantastico e strambo percorso si renderà conto che quel grande amore che si era affannata tanto a cercare era sempre stato accanto a lei da molto molto tempo. Un libro un pò tra le nuvole, ingenuo e un pò infantile che passa da un argomento all'altro senza un vero filo logico ma lasciando spazio alla fantasia per riempire i vari vuoti. Una storia che si legge tutta d'un fiato e che lascia un pò intontiti con il desiderio che la nostra vera vita possa essere un pò stramba e fantastica come è quella di Bica.


Durata della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Una bica
Età di lettura consigliata: dai 15 anni



“Bica ha ventisei anni ed è piccola come un caffè molto, molto ristretto."


Paul Mesa  
è nato nel 1967 a Saarbrücken, in Germania. Ha lavorato come copy, inventandosi la campagna pubblicitaria del frigorifero più caro del mondo, prima di dedicarsi completamente alla scrittura. Vive tra la Foresta Nera e l'Alsazia. La piccola dea della fertilità è il suo primo romanzo, molto apprezzato in Germania.


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