martedì 7 aprile 2015

Recensione: La Stenografa



La Stenografa
di Vivien Spitz

Prezzo cartaceo: € 17,50

Prezzo E-Book: € 9,99
Editore: Piemme
Titolo Originale: Doctors from Hell: The Horrific Account of Nazi Experiments on Humans
Pagine: 356 ill.
Genere: Romanzo Storico


Vivien arriva a Norimberga il 6 novembre 1946, in una città sconvolta dal recente suicidio in carcere di Göring. Ha appena 22 anni e ha chiesto e ottenuto di fare la stenografa al processo ai criminali nazisti iniziato l'anno prima. Lei, per metà tedesca, non voleva credere che i tedeschi avessero compiuto le atrocità di cui si parlava. Doveva vedere con i suoi occhi. Sentirà e vedrà più di quanto chiunque possa sopportare. Assegnata al processo ai medici, dovrà ascoltare le testimonianze di vittime e carnefici e udire la descrizione di esperimenti medici, torture, sofferenze inaudite e altrettante inaudite giustificazioni. Un totale di 11.538 pagine di documentazione che lei stessa contribuisce a raccogliere. Al ritorno in America, il ricordo di quegli orrori la perseguita perfino nel sonno. Ha un incubo ricorrente: è in un tunnel con cinque bambini e sta scappando dai nazisti, che li inseguono. Si è sempre svegliata prima di scoprire quale destino li attendeva. Da allora, non ha mai smesso di battersi perché nulla di ciò che ha visto vada dimenticato. E per portare finalmente quei bambini fuori dal tunnel. Prefazione di Elie Wiesel.


Questo romanzo si apre subito con una toccante prefazione del premio Nobel per la Pace nel 1986 Elie Wiesel: prima rinchiuso nel ghetto insieme alla sua famiglia e poi deportato insieme al padre a Buna un sottocampo di Auschwitz, Wiesel è una voce forte e potente del popolo ebraico che ha dovuto subìre le peggiori torture ed umiliazioni per mano dei nazisti. La sua prefazione grazie al suo inconfondibile tono narrativo porta il lettore a capire che quello che si troverà davanti non è un romanzo ma è un documento storico, descritto attraverso gli occhi di Vivien Spitz che l'ha vissuto ed è fatto per non dimenticare. Quando Vivien arriva a Norimberga durate i processi secondari ai medici nazisti ha solo 22 anni e quello che si troverà a dover affrontare la renderà una donna più consapevole del mondo in cui ha vissuto e delle ingiustizie che l'uomo è capace di compiere ad un altro essere umano senza subìrne i sensi di colpa. L'autrice prima di iniziare il suo racconto pone l'attenzione sul giuramento di Ippocrate che ogni medico deve pronunciare e deve seguire: la scienza e la medicina verranno applicate per poter alleviare le pene del malato e per poterlo guarire. Come si può quindi arrivare a torturare delle persone innocenti? rinomati uomini di scienza  che hanno studiato e che si sono laureati si erano trasformati in assassini, in folli medici che hanno messo in pratica le peggiori torture nei campi di Dachau, Buchenwald, Auschwitz e Ravensbrück. I capitoli si suddividono a seconda delle pratiche messe in atto da questi folli senza scrupoli: ci sono stati gli esperimenti senza ossigeno che sarebbero dovuti servire ai paracadusti tedeschi, poi ci sono stati gli esperimenti con il ghiaccio ed il congelamento per chi combatteva in Russia, sono passati poi agli esperimenti con la malaria, con le ferite da gas mostarda infettate appositamente con vetri e pezzi di legno, sino alla tortura perpetrata alle donne nel campo di Ravensbrück dove si trapiantavano da una prigioniera all'altra sezioni di ossa, muscoli, nervi per vedere se i tessuti si sarebbero rigenerati. Le scioccanti testimonianze dei sopravvissuti  che hanno dovuto subìre questi esperimenti anche più di una volta hanno un filo conduttore: tutti descrivono i medici come delle persone assolutamente calme, pienamente consapevoli di quello che stavano per fare e senza il benchè minimo scrupolo per la vita umana che avevano di fronte. Assolutamente scioccante è leggere il comunicato voluto da Hitler contro la tortura sugli animali nello stesso momento in cui nei campi, nei centri per malati di mente uomini, donne e bambini che non rientravano nella "normalita" della razza ariana veniano "abbattuti" come carne da macello. Un romanzo toccante che deve essere letto e conosciuto, perchè certi eventi non devono essere dimenticati.




Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: Tè al pompelmo

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni





“Una pagina oscura ed atroce della storia dell'umanità.”








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