domenica 19 marzo 2017

Recensione: La villa triste

La Villa Triste
di Luke McCallin


Gregor Reinhardt #2

Editore: Baldini & Castoldi
Prezzo E-Book: € 9,99 
Prezzo cartaceo: € 20,00
Pagine: 512
Titolo originale: The Pale House


Sarajevo, marzo 1945. 
Il capitano dell’intelligence militare tedesca Gregor Reinhardt è appena stato assegnato ai Feldjägerkorps, prestigioso corpo di polizia militare con ampi poteri. Il nuovo incarico lo allontana dalle amicizie degli ultimi due anni, tra cui altri ufficiali e dissidenti che formano una cellula di resistenza perseguitata dalle SS. 
Durante la precipitosa ritirata con quanto resta dell’esercito tedesco nei Balcani, Reinhardt è testimone di un massacro di civili da parte dei temuti ustascia croati. Quando vengono riportati alla luce cinque corpi mutilati, e uccisi tre Feldjäger, Reinhardt intuisce che non si tratta di semplici vittime collaterali. Deve sapere. E per sapere avvia un gioco che diventa, via via, sempre più pericoloso. 
L’indagine svela inquietanti coinvolgimenti fra le fila dell’esercito. Chi copre chi? E perché? E di chi ci si può fidare? I vertici militari sembrano ostacolare il lavoro di Reinhardt, e i suoi amici gli nascondono qualcosa. E mentre i cadaveri si moltiplicano e i partigiani premono alle porte della città, i vecchi conti in sospeso con gli ustascia tornano a tormentarlo. La vendetta ha la memoria lunga, la guerra annulla ogni onore di soldato, e Reinhardt dovrà combattere su tutti i fronti, ancora una volta, per la verità.





Gregor Reinhardt è tornato. Sapete, questo ex detective della polizia di Berlino mi era mancato, e sono stata felice di poter leggere di un’altra sua indagine.
Sono passati diversi mesi da quando lo avevamo lasciato, alla fine de L’Uomo di Berlino, e la Sarajevo degli ultimi giorni dell’occupazione tedesca è uno dei luoghi più brutali di cui abbia mai letto. Ed è questa la ragione per cui il ritrovamento di cinque cadaveri orribilmente mutilati sembra lasciare insensibile un po’ tutti: d’altra parte, in una Sarajevo in cui il terrore e la morte sono all’ordine del giorno, qualche cadavere in più o in meno non fa davvero la differenza. Sono altre le priorità, ora che il tramonto del Terzo Reich è molto vicino, ed è necessario organizzare la ritirata tedesca dai Balcani.
Ma per Gregor Reinhardt la morte di quelle cinque persone a cui non riesce dare un nome e un volto appare fin troppo sospetta. E mentre i giorni passano la scia di cadaveri diventa sempre più lunga, e guiderà Reinhardt a fare la conoscenza con un « battaglione di disciplina » composto da numerosi Hivi (così venivano chiamati i volontari stranieri) e da membri dell’esercito condannati per violazione del codice di condotta militare, ma anche ad entrare in contatto con i partigiani jugoslavi e con la Villa Triste da cui il romanzo prende il titolo.
Al di là dell’interessante indagine, capace di catturrare la mia attenzione, due sono gli elementi che ho più apprezzato di questo romanzo. Il primo è la capacità di McCallin di farmi scoprire aspetti a me sconosciuti di un periodo storico – la seconda guerra mondiale – di cui ero convinta di sapere già tantissimo. Il secondo è l’umanità di Reinhardt, il cui senso della giustizia prevale sull’indifferenza agli orrori quotidiani, e che non smette mai di lottare per ciò che crede giusto. Insomma, se amate i gialli o i romanzi ambientati nella Seconda Guerra Mondiale non dovete farvi sfuggire questo romanzo!



Le indagini di Gregor Reinhardt 
#1 L'Uomo di Berlino - The man from Berlin
#2 La villa triste - The Pale House




Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata:  The nero
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Luke McCallin

 









"Non è contro gli uomini che lottiamo, 
ma contro un intero regime.

                                            

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