martedì 17 ottobre 2017

Recensione: Tulip Fever


Tulip Fever
di Deborah Moggach

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo Cartaceo: € 17,90
Prezzo Cartaceo: € 9,99
Pagine: 276


Amsterdam, 1636. La città è tutta fermento e opulenza: il commercio prospera, le arti fioriscono. Come uno specchio, i canali rimandano l'immagine delle dimore più belle, tra cui quella di Cornelis Sandvoort, dove ora tutto è silenzioso e immobile: il ricco mercante e la sua giovanissima consorte, Sophia, stanno posando per il ritratto che li renderà immortali. Insieme a loro, nel dipinto, un vaso di tulipani: i fiori che, secondi soltanto alla sua bellissima moglie, sono la più grande passione di Cornelis. Così come di tutta l'Olanda, che sembra preda di una follia collettiva: i bulbi di tulipano valgono una fortuna, e c'è chi è disposto a ricorrere a ogni mezzo, lecito o illecito, pur di possedere quelli più pregiati. È Jan van Loos, uno degli artisti più promettenti del momento, a fissare su tela quella scena, che dovrà trasmettere per sempre magnificenza e armonia. Ma il suo occhio, attento ai minimi dettagli, sa penetrare l'apparenza e cogliere l'essenza più profonda. Il fuoco sotto la cenere, l'irrequietezza dietro l'obbedienza. Sarà per questo che, ogni volta che il suo sguardo indugia un istante in più su Sophia, il cuore della ragazza perde un battito. Giorno dopo giorno, tra il pittore e la sposa del mercante si instaura un dialogo muto, fatto di sorrisi furtivi e occhiate rubate. E mentre il ritratto prende forma, fuori dalla cornice prende vita una passione bruciante. Capace di consumare tutto ciò che incontra sul suo cammino, in una spirale inarrestabile di desiderio e inganno, sogno e illusione. Con pennellate intense di sensualità e suspense, Deborah Moggach ci immerge in un'epoca affascinante, un mondo brulicante di vita vera, un amore fatale.



Ho aspettato con ansia l'uscita di questo libro, tutto dalla copertina alla trama sembravano essere perfetti per me, ero già sicura mi sarebbe piaciuto, ma dopo averlo letto mi sono resa conto che non è stato affatto come me lo sarei aspettato, mi ha sorpreso in maniera positiva direi, dalla brevità dei capitoli, all'intreccio fitto e poco lineare, alle atmosfere decadenti di un'Olanda che non viene scelta spesso come sfondo di romanzi storici. Sophia, appartiene ad una famiglia che non possiede molto e che trova beneficio quando sposa il mercante Cornelis, lui ha perso la sua ed in lei ritrova tutto quello che ha perduto, purtroppo la differenza di età tra i due si sente e forse di amore proprio non è giusto parlare, Sophia però sembra provare quello che dovrebbe provare per suo marito, per l'artista Jan van Loos, un amore ovviamente sbagliato, eppure così forte da far credere tutto possibile. Questo non è il solito romanzo storico sdolcinato, la trama sembra spogliare i suoi personaggi regalandoci la loro essenza, mostrandoci le mille sfaccettature umane, le velleità, i limiti, il dramma, così è la realtà dell'animo umano e così anche se questa è solo una storia, i personaggi non lo sono affatto. Non dimentichiamo la location, Amsterdam, dove in quegli anni tutti sembrano essere contagiati dalla mania per i tulipani, questi fiori così particolari e colorati che provengono dal lontano Oriente e che sembrano diventare una vera e propria ossessione che si espande a macchia d'olio. Il libro si legge davvero velocemente, i capitoli sono stringati, ridotti all'essenziale e i personaggi si scambiano velocemente il ruolo di narratori rendendo molto efficace la trasposizione cinematografica che ammetto devo ancora vedere e che ho sentito dire, molti hanno preferito al libro, cosa davvero non comune. Una lettura sicuramente piacevole seppure effimera, tutto è concentrato, il ritmo è incalzante e il libro e la trama prima di accorgersene sono già finiti.


Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Tè ai frutti di bosco 
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Sito dell'autrice: Deborah Moggach





      "Quale segreto nasconde la donna del dipinto?"


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