sabato 17 marzo 2018

Recensione: Come quando la piscina dorme


Come quando la piscina dorme

di Stefania Nanni e Maria Ghiddi


Editore:Longanesi
Prezzo Cartaceo: € 9,99
Pagine: 250



Fin dalla nascita Luca è un bambino speciale: non cresce come gli altri, non cammina come gli altri, non parla come gli altri. Ci vogliono tre anni perché questa condizione trovi un nome: sindrome dell’X fragile, che causa ritardo mentale e per cui non esiste cura. All’epoca della diagnosi nessuno scommetterebbe sul futuro di Luca, che infatti cresce chiuso in un mondo di cui sembra impossibile trovare l’accesso. Forse ha ragione chi, in quel bambino ipercinetico e a volte aggressivo, vede solo un problema da contenere in aule speciali, lontano dagli altri, i normali. O forse ha ragione Stefania, sua madre, che rifiuta di arrendersi e dichiara battaglia al pregiudizio e alla paura del diverso. E Maria, la vicepreside della scuola superiore a cui Luca approda ormai adolescente, che crede nel potere del confronto con ciò che non ci somiglia. Fatto sta che il miracolo (che poi un miracolo non è) si compie, e l’ex bambino prigioniero di un mondo impenetrabile si trasforma in un ragazzo solare, portatore di una ventata di surreale allegria nella vita di chi lo incontra, beniamino della sua scuola e infine star del web, grazie a un delizioso video rap prodotto dai suoi compagni ma scritto, in un certo senso, da lui stesso. Come quando la piscina dorme racconta in che modo tutto questo sia potuto accadere. Ma è anche e soprattutto una storia di formazione e d’amore, quello che ha sempre circondato Luca e che lui, nel suo modo unico, restituisce ancora più luminoso a chi ha la fortuna di stargli accanto.



Questo è un’ opera narrativa toccante, sulla diversità, e sulla difficoltà reale che un bimbo può incontrare, nell’essere accettato dalla società. Fin dalle prime dichiarazioni della madre, si può comprendere la delicatezza di questa storia, quando lei rileva che: in cuor suo aveva sempre saputo di poter avere un figlio non del tutto normale. Fin dai primi mesi di vita del bimbo, osservando ripetutamente il bimbo ella non è mai stata in grado di capire il motivo per cui Luca sia cosi. Diverso da tutti gli altri bambini. L’unica cosa che i genitori possono fare, è intraprendere un lungo cammino, fatto d’incontri settimanali con logopedista, fisioterapista e psicomotricista. Tutto questo mentre Luca mette a segno qualche primo, timido successo. Per settimane tenta di muovere i primi passi, ma sembra impossibile, per lui, reggersi in piedi per piu` di due secondi. E, infatti, ha la fronte, le ginocchia e i gomiti tutti sbucciati. Piu` che un bambino nel corso dei suoi primi anni vita, Luca, sembra una carta geografica per i suoi genitori. Eppure Luca è imperterrito, prova e ci riprova. Non si lamenta, ne’piange. Mi ha molto turbato, leggere dei timori di Luca verso le novità, in particolare, anche verso l’inizio della scuola: il bimbo infatti, non è in grado di gestire il cambiamento e sotto quell’apparente serenita` sta covando ansia, paura e frustrazione. Sarete rapiti dalle parole di questa madre, dal suo modo di descrivere la vita del bimbo, e capirete alla fine che: non è in fondo questa la vita di ognuno di noi? Una giostra che non possiamo mai arrestare. O almeno questo e` quello che si pensa, perche´ invece ci si puo` concedere una sosta, scendere e guardare la vita da un’altra prospettiva. Proprio come fa Luca. Una lettura per grandi e piccini, per imparare ad ascoltare con il cuore, per comprendere fino in fondo la forza immensa di un ragazzo suo malgrado, fragile.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Latte e menta
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Maria Ghiddi








  " Un bimbo fragile, una forza immensa"



                            

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