venerdì 8 giugno 2018

Recensione: Il Grande Buio

Il Grande Buio
di Andrea Palazzuolo


Editore: Lupi editore
Prezzo Cartaceo: € 9,50
Pagine: 190




Abraham è ancora giovanissimo quando decide di lasciare il Senegal per raggiungere quello che è il posto più bello al mondo, almeno per lui: l'Italia. Raccolto quel poco che ha, una sera qualunque Abraham parte lasciandosi dietro i suoi familiari, che hanno appena subito una disgrazia tremenda, oltre alla quotidiana disgrazia di una vita fatta di stenti e di un padre-padrone sempre ubriaco e violento. Quello che è costretto ad affrontare è un viaggio da incubo, una vera e propria Odissea attraverso il deserto e per mare. Malgrado si tratti di un percorso condiviso con tanti altri disperati in cerca di un avvenire migliore, Abraham gode soltanto della compagnia della sua solitudine, una compagna che non lo lascerà mai, fino a quando sarà a Marsiglia, Nizza e, finalmente in Italia.

La storia maledetta del povero Abraham, Senegalese minorenne pieno di speranze per il futuro. Nasce in una famiglia poverissima con un padre padrone, violento e alcolizzato. Mentre lavora come artigiano viene reclutato da un italiano per quello che pensa sarà il modo di migliorarsi nella vita, trasferirsi in Italia e lavorare per una bottega italiana.
Purtroppo viene catapultato in un giro di compravendita di persone, trafficate tra paesi in cambio di soldi. A lui e a chi come lui viene promesso il mondo mentre invece vengono reclusi in gommoni, camion, container, senza cibo e acqua, mentre vedono i propri compagni di viaggio morire a fianco a loro in questo lunghissimo viaggio della speranza.
Il tema è sfortunatamente terribilmente attuale, visto da un punto di vista che di solito non viene preso in considerazione.
Una scrittura fredda, spoglia e senza fronzoli. Il racconto lineare degli accadimenti, senza sentimenti o riflessioni. Solo fatti. 
Il nostro Paese ne esce molto male, razzista e opportunista, allo stesso tempo Abraham e alcuni suoi compagni di avventura non sono particolarmente onesti, tutti estremamente arrabbiati e pronti al furto e alla violenza. Nel libro non si fanno sconti per nessuno, nessuno è immune da colpe e accuse. 
Un libro molto diretto e duro, senza troppi ragionamenti sugli accadimenti o abbellimenti o descrizioni dei paesaggi. Ci limitiamo a vedere quello che il protagonista vede e sente. 
Consigliato a chi dimentica che alle volte la buona fede e la voglia di scappare ci rendono facili prede e che molti come Abraham sono stati raggirati.


Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Succo alla mela
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni






      "Penso alla miseria giù a Dakar e mi viene un nodo in gola. Anche noi soffriamo la fame e una vita indigente, ma cerchiamo di restare uniti. Qui ognuno sembra perso nel vuoto di una solitudine amara e infinita.



   

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