mercoledì 10 ottobre 2018

Recensione: Testimone silenziosa

Testimone silenziosa
di Holly Seddon

Editore: Newton Compton
Prezzo Cartaceo: €9,90                                                    
Pagine: 384
Titolo originale: Try not to breath


Il caso Amy Stevenson fece scalpore nel 1995. La ragazza, all’epoca quindicenne, scomparve nel tragitto da scuola a casa e fu ritrovata, giorni dopo, mezza morta. La foto del suo viso angelico venne affissa a ogni angolo di strada, trasmessa per giorni e giorni da tutti i notiziari, ma nessun testimone si fece avanti e l’aggressore non fu mai identificato. Quindici anni dopo, Amy è ancora viva, in un letto d’ospedale, circondata da poster di celebrità degli anni ’90 e dimenticata ormai dal resto del mondo. Finché nella sua stanza non entra la giornalista Alex Dale, impegnata in un’inchiesta sulle condizioni dei pazienti in stato vegetativo. Alex e Amy sono cresciute nella stessa periferia, hanno ascoltato la stessa musica, flirtato con gli stessi ragazzi… Alex non può fare a meno di sentirsi coinvolta e, nella speranza di poter finalmente emergere dall’inferno personale in cui è piombata da qualche tempo, inizia a indagare su quel caso mai risolto. Ma scavare nel passato potrebbe rivelarsi più pericoloso del previsto, soprattutto quando non è più possibile tornare indietro…



Non vi fate spaventare dalla quantità di capitoli, questo libro scivola via come l'acqua. 
Amy è Jacob sono due fidanzatini innamorati, ma lei nasconde dei segreti che la porteranno a brutte scoperte e situazioni. Per fortuna molti anni dopo, Alex, una giornalista vittima dell'alcolismo incappa in questa storia per puro caso e si fa guidare da quella sensazione che qualcosa è stato sorvolato.
Non aggiungo altro perché i misteri sono tanti e non vorrei rovinare la suspense della lettura.
La storia ci viene raccontata da diversi punti di vista, principalmente Alex, Amy e Jacob. 
Mi è piaciuto molto il viaggio nella mente di Amy, nonostante mancasse di una voce, l'autrice è riuscita a dare forma a un personaggio elaborato e perfettamente descritto, è straziante fermarsi a pensare che nella realtà sia una donna adulta ma i suoi pensieri si siano fermati ai tempi della scuola. 
Anche Alex è un bel personaggio, la sua difficoltà a bilanciare (o forse non bilanciare) la vita è l'alcolismo la rendono reale e umana, il dolore che contraddistingue tutto quello che fa ci avvicina tantissimo a lei. 
La nostra speranza per Amy va di pari passo con la scoperta del colpevole, l'idea continua a a cambiare nel corso della lettura, ma anche se doveste capirlo prima del momento clou, questo non rovinerebbe comunque il piacere della lettura del romanzo.
Stupendo il tocco finale del l'incipit dell'articolo, poteva essere scritto molto banalmente mentre invece si rivela una sensibilità e una di quelle cose che ti lascia un brivido lungo la schiena. Nella bruttura della situazione, stupisce anche, con una certa dolcezza, l'idea di poter trovare un'amica inaspettata, che senza esserne cosciente, ci aiuti nel momento del bisogno e ci spinga naturalmente ad aiutarla anche se non siamo sicuri di fare del bene. Quel bene ricambiato 
è quello che salverà  Alex dal baratro.
Un libro fantastico soprattutto pensando che è il libro di debutto della scrittrice, non vedo l'ora di leggere i successivi.  

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Mimosa
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni 






      "A prescindere dai risultati dei test, Amy c'è ancora, e ascolta. Me lo sento nelle ossa".

   

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