mercoledì 12 giugno 2019

Recensione: La ragazza che leggeva nel metro


La ragazza che leggeva nel metro
di Christine Féret-Fleury

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo Cartaceo: € 17,90
Pagine: 224
Titolo Originale: Fata care citea în metrou

Tutti i giorni, a Parigi, Juliette prende il metrò: stessa ora, stessa linea. Quando non è troppo assorta in un romanzo, ama perdersi a osservare i lettori intorno a lei: il collezionista di libri rari, la studentessa di matematica, la ragazza che piange a pagina 247. Li guarda con curiosità, come se dai loro gusti letterari potesse entrare in qualche modo nella loro vita e dare colore alla sua, così monotona, così prevedibile. Fino al giorno in cui decide all'improvviso di scendere qualche fermata prima e fare una strada diversa dal solito per andare al lavoro: un cambio di percorso che segnerà la sua vita oltre ogni aspettativa. Perché in quelle strade sconosciute incontrerà Soliman, che vive circondato di vecchi volumi ed è convinto che un libro, se donato alla persona giusta, può cambiare il corso del destino. Grazie ai consigli e alla saggezza di Soliman, e all'esuberanza della sua figlioletta Zaïde, Juliette compirà un viaggio incredibile alla scoperta dei romanzi e di se stessa, che stravolgerà i suoi orizzonti per sempre.
La ragazza che leggeva nel metrò è una favola moderna sulla magia dei romanzi e la poesia delle piccole cose. Una storia incantevole, piena di luce e ottimismo, che conquisterà lettori di ogni tipo: chi legge in treno, sbirciando da sopra la spalla del vicino, in pausa pranzo oppure nella solitudine della propria casa, su una poltrona comoda o tra le bolle della vasca da bagno.


Fin dalle prime pagine mi sono sentita molto affine alla protagonista Juliette. Anche io spesso mi ritrovo ad osservare la gente intorno a me durante il tragitto sul treno che faccio due volte al giorno. Spesso stiamo sempre con il naso su un libro o controllando il cellulare, ma a volte quando si prova ad alzare la testa per guardare altro ci si rende conto di quanto ci perdiamo. Anche Juliette decide nella sua vita di spezzare quella continua routine che si è sempre ritrovata a vivere, dove ha scelto di rintanarsi perché in fondo si sta comodi tra ciò che si conosce e si ripete sempre allo stesso modo. Quando decide di non seguire il classico tragitto con la metro scopre che forse il destino ha in serbo per lei un'avventura più emozionante, ricca di libri e di amici preziosi. Infatti finisce proprio in una libreria e presto le viene assegnato un compito non semplice. Deve riuscire a trovare i lettori giusti per i libri che le vengono affidati dal proprietario della libreria. Bisogna avere occhio, essere attenti, ma soprattutto amare la lettura e cogliere la sfumatura giusta di ogni libro prima di affidarlo nelle mani di coloro che hanno solo bisogno di ritrovarsi in una buona lettura. I libri sono protagonisti di questa storia forse anche di più dei personaggi. Ho amato Juliette e l'attenzione che l'autrice ha voluto dare al potere della lettura, anche se la trama in sé a mio parere è un pochino scialba. Consiglio di leggere questo libro senza troppe aspettative, scorre veloce e intrattiene e ci ricorda come è bello ogni volta rifuggire in realtà e avventure diverse quando leggiamo.


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata:  Cafe au Lait
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni





      "E se per una volta rifuggissimo dalla solita routine?"




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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