martedì 10 settembre 2019

Recensione: Un uomo al timone






  Un uomo al timone      
Un uomo al timone
di Nina Stibbe
                                                                Editore: Bompiani
Prezzo cartaceo : € 18,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 360
Genere: Narrativa moderna

Non è facile essere una madre divorziata nell'Inghilterra del 1970. Quando un'eccentrica drammaturga mancata, con una certa inclinazione per le sregolatezze, si trasferisce dalla città in un villaggio insieme ai tre figli, al cane e ad alcuni pony, la minuscola comunità locale accoglie il loro arrivo con un misto sconcertante di ostilità e sospetto che li sospinge ai margini di qualunque evento. Lizzie, la voce narrante, mette subito a fuoco il problema, complice la savia sorella maggiore: per essere credibili, i Vogel hanno bisogno di un capofamiglia, di un nuovo uomo al timone. Le due ragazzine stilano così una lista dei partiti più appetibili della zona e si adoperano per attirarli a casa loro, uno alla volta, e offrirli in pasto alla bellissima, imprevedibile madre. Chi scegliere tra il pragmatico dottor Kaufmann e il reverendo Derek, il ''piccolo vicario idiota''? Forse meglio puntare su Mr Longlady (a spese della povera Mrs Longlady)? O sul veterinario, che per una famiglia fornita di parecchi animali è una risorsa preziosa? Tra amicizie tentate ed evaporate, truffe, piccoli drammi quotidiani e guai seri, mentre Piccolo Jack, il fratellino minore, patisce più di tutti l'isolamento forzato e lo manifesta in modo vistoso, l'impresa guidata da Lizzie sembra destinata al fallimento.
Ma forse l'uomo giusto non è sulla lista, e per trovarlo bisognerà imparare a guardare meglio, o semplicemente un po' più in là. Disarmante onestà, umorismo inglese e disincanto per una commedia sulla difficile arte di crescere tra adulti che non si comportano come tali.
Titolo originale: ''Man at the Helm'' (2014).






Lizzie ha solo nove anni quando sua madre scopre il tradimento del padre, con un altro uomo. Davanti alla tavola imbandita per la colazione i suoi genitori si scatenano in una vera e propria lotta che, sebbene all'inizio poteva sembrare una cosa divertente, si traduce in una lite furiosa ed in un divorzio. Non bastava essere una famiglia con l'onta del divorzio sulla porta come una lettera scarlatta, a peggiorare il tutto è stato il trasferimento in campagna, in un paesino dove nessuno li avrebbe mai accolti a braccia aperte. Lizzie e sua sorella maggiore capiscono subito che la divorzitudine della madre è un vero problema ed iniziano a stilare una lista di uomini, perchè si sa per far andare avanti una famiglia e per essere accettati ci vuole proprio un uomo al timone. Nina Stibbe dopo il successo del suo primo romanzo torna sugli scaffali di tutto il mondo con questa irriverente commedia nelle quale i ruoli tra genitori e figli si ribaltano e saranno questi ultimi a prendersi carico del benessere dei primi. La piccola Lizzie segue ciecamente i timori della sorella verso la tristezza e la solitudine della madre e cerca, con lettere e liste rivedute più e più volte, di aiutarla in tutti i modi. Tratto dalla sua esperienza personale, l'autrice attraverso Lizzie espone in maniera ironica la sfiducia degli altri nei confronti di una famiglia sprovvista di un uomo al comando. Sarà questo sentimento il filo conduttore dell'intera narrazione che porterà il lettore a ridere amaramente di una condizione ormai non più così demonizzata.


Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: infuso alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni





"Il problema era – proprio come aveva detto mia sorella – la divorzitudine di mia madre."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

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