martedì 3 settembre 2019

Review Party: L'opale perduto

Buongiorno cari lettori, 
Come state? Traumatizzati dal rientro dalle vacanze? Oppure andrete in vacanza ora che tutti stanno rientrando dalle ferie? 
Quale che sia la risposta, oggi voglio consigliarvi un libro me-ra-vi-glio-so che non potete assolutamente perdervi!
Siete pronti?




L'opale perduto
di Laure Kate


Editore:  Rizzoli
Prezzo cartaceo: 18 € 
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 352
Genere: storico

E Violetta si sentì meno sola. Erano due spiriti affini su un tetto.È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell’inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell’istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell’ala maschile dell’orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto…

Dopo il successo mondiale della saga di Fallen, ecco il nuovo romanzo di Lauren Kate: la storia di un amore ostacolato, in una Venezia magnifica e crudele, città delle maschere, luogo perfetto dove nascondere, fin che si può, i trasalimenti del cuore.





Vi devo confessare che all'inizio ho voluto leggere questo libro solo perché era ambientato a Venezia. Ho un debole per questa città, le sue calli, perfino per la sua umidità che ti penetra nelle ossa e rende i miei capelli ricci e ribelli. Quando ho letto al trama di questo romanzo ho perciò deciso che dovevo leggerlo a tutti i costi. Le premesse - e le sue insite promesse - erano decisamente alte: la Venezia del Settecento e l'Ospedale degli Incurabili. Un nome affascinate per il palazzo che oggi ospita l'Accademia delle Belle Arti, a Dorsoduro, ma che un tempo era ricovero dei veneziani che si ammalavano di sifilide - malattia al tempo considerata, appunto, incurabile (lo so, la spiegazione gli fa perdere un bel po' di fascino...).
Ma nell'Ospedale degli Incurabili c'era anche un orfanotrofio, che accoglieva sia maschi che femmine, anche se essi venivano tenuti sempre separati: i bambini sarebbero stati avvicinati ai lavori manuali, mentre le bambine alla musica e al canto. Le più brave di loro sarebbero entrate nel Coro, e le loro voci stupende sono rinomate in tutta Europa.
Eppure queste giovani donne non diventavano delle cantanti di professione, nonostante avessero le voci più angeliche della Serenissima. Per loro sarebbe stato un disonore cantare al di fuori delle occasioni religiose, ed una volta lasciato il coro - per raggiunti limiti di età o perché avevano deciso di accettare la proposta di matrimonio di qualche ricco veneziano che si era invaghito di loro - dovevano giurare di non cantare né suonare mai più. Le loro dote musicali erano collegate all'Ospedale degli Incurabili, e non potevano esistere al di fuori di lì. Ed è in questo contesto che conosciamo Mino e Violetta, due giovani ospiti dell'Ospedale degli Incurabili. Non avrebbero mai dovuto incontrarsi, secondo le regole dell'orfanotrofio. Ma il destino aveva in mente qualcos'altro per loro....
E qui mi fermo, non vi racconto altro della trama. Ma vi assicuro che sono stata felicissima di leggere questo libro. L'opale perduto è un libro magico, ipnotico, da cui non riesci a staccarti e che ti catapulta in una città ed un'epoca che non esistono più - anche se, leggendo quelle pagine, basta chiudere gli occhi per avere la sensazione di essere lì.



Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata:  Spremuta di pompelmo
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Lauren Kate







“Io sono tua, e tu sei mio...


Che ne dite, vi stuzzica?

A presto!



  Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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