lunedì 14 ottobre 2019

Recensione: Sesso, droga e lavorare


Sesso, droga e lavorare
di Lo stato sociale


Editore: Il saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 17,00
Pagine: 268



La vita. Nascere e crescere. Andare male a scuola, occupare la scuola, fare fuga da scuola per andare al parco. Andare al parco e farsi una canna sotto il sole. Avere le allucinazioni. Pensare a mille cose, non pensare proprio a nulla. Domandarsi che cos’è il nulla? Che forma ha, che odore fa il nulla? Pensare a quanto è bello il sesso, dentro una macchina, dietro un’aiuola. La sera starsene a casa sul letto a sognare. Le stelle, gli abissi, i buchi neri. Nella mente. I Radiohead. Nello stereo. I System of a Down. Sulla maglietta. E poi d’estate al mare. La spiaggia, gli ombrelloni, le ragazze. La vita. Nascere e crescere, e poi… E poi si va a lavoro. L’ufficio, il capo, la scrivania. Giacca e cravatta. Buongiorno e buonasera. Perdere il lavoro, trovarne un altro. Perdere l’altro, cercarne uno nuovo. Vivere per lavorare. Lavorare per vivere. Era meglio fare l’università. Fare l’università e capire che non è servita a nulla. Lo stipendio, poco o niente. Andare a ballare per non pensare al mondo. Il mondo fa schifo ma la vita è bella. Anche quella ragazza è bella. Il suo corpo, bello. La sua voce, bella. Sposarla, farci i figli, forse un giorno divorziare. L’amore. Che cos’è l’amore? L’amore non esiste, non è niente, è tutto. Ma che significa tutto? Com’è fatto il tutto? La vita. Nascere e crescere, e poi…



Questo libro è un ritratto della generazione dei nostri tempi, nudo e crudo. Una descrizione dettagliata delle nostre esistenze nel mondo attuale, così incerto e pieno d’insidie. Un racconto frammentario sulle mille domande che attanagliano la mente di ciascuno di noi, in particolare dei più giovani. In questo romanzo, si rileva come possa essere molto difficile per i giovani d’oggi, riuscire a immaginare il futuro. Nonostante l’evidente esistenza d’immaginazione solo che, probabilmente, quest’ultima a molti piace, tenerla separata dalla realtà, proprio perché la realtà è fatta principalmente di attese imposte che giravano attorno al lavoro, alla famiglia, alla scuola e quant’altro. Persino l’amore sembra essere diventato un obbligo. Riuscite a comprendere tali riflessioni? Alcuni passaggi, sanno strappare anche un sorriso (per quanto amaro). Ad esempio, laddove si fa riferimento al test d’ingresso a pagamento, per accedere alla facoltà di Scienze Economiche. Gli studenti (come lo stesso autore), chiedono formazione, hanno curiosità verso il mondo, voglia di imparare, di conoscere, e la prima cosa che si chiede loro in cambio sono soldi spesi male. Una sorta di truffa organizzata, che dimostra chiaramente come anche il mondo reale (dalla sfera inerente all’istruzione), funzioni certamente male. Non mancano riflessioni attente, in cui il lettore sarà coinvolto, attraverso gli stessi personaggi narrati. La menzogna e la mezza verità sono la necessaria normalità quando ci si rivolge a un simulacro, che è appunto la simulazione di un interlocutore. Abbiamo tutti qualcosa dietro la nostra facciata, qualcosa che non facciamo vedere agli altri, un passato, un presente e un futuro di pensieri e azioni. Da quel retrobottega decidiamo cosa prendere e mettere in vetrina, cosa far vedere di noi. Un romanzo davvero innovativo, e definirei di “denuncia sociale”.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Caffè doppio
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Lo stato sociale





      "Un romanzo che parla della vita, 
di nascere, di crescere."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

                            

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