lunedì 18 novembre 2019

Recensione: La città delle ragazze





Copertina di: La città delle ragazze

La città delle ragazze

di Elizabeth Gilbert

Editore: Rizzoli
Prezzo cartaceo : € 20,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 496
Genere: Narrativa modernaa

Feste strepitose, attori seducenti, dive egocentriche e poi musica, risate, luci che si accendono. Vivian Morris ha novantacinque anni, ma se chiude gli occhi torna a essere la diciannovenne che dopo un fallimentare tentativo al college si è ritrovata a sbirciare dietro le quinte del vivace e sgangherato tea-tro gestito da sua zia Peg. L’anno è il 1940, la città New York, gli ambienti sono quelli del Lily Playhouse, un odeon pazzo dove le ragazze in cerca di fortuna si offrono al mondo, all’arte, agli uomini. Vivian inciampa in questo fiume in piena e ne è trascinata via, complice il fascino di Celia, soubrette dal corpo meraviglioso e con la voce cupa da gatta randagia. Mentre la ragazza scopre di avere un talento come costumista, zia Peg la accoglie nel suo regno esploso, al centro della città più sognata e ai margini della sua ricchezza. Dove bisogna scrollarsi di dosso la provincia impressa nel passo e negli occhi. La città delle ragazze è la storia di un’educazione sentimentale gioiosa, la rappresentazione di un universo che non teme di mostrarsi famelico, rumoroso, fragile e mosso da un’inquietudine costante. Amato dalla migliore critica americana, che ha trovato in questa scrittura uno sguardo illuminante e onesto sulla natura e il carattere del desiderio femminile, ecco il nuovo romanzo di Elizabeth Gilbert.



Vivian è arrivata penultima nella classifica della sua classe, un anno di college buttato al vento, inutili le ramanzine dei suoi genitori e la pressione, la scuola e l'istruzione non fanno per lei. Così Vivian, una ragazza di buona famiglia che non ha mai dovuto faticare un giorno in tutta la sua vita e che ha sempre avuto di più di tutti gli altri nonostante la Depressione, viene mandata a New York dalla zia Peg come punizione per i suoi insuccessi. Quello che però i suoi genitori non sanno è che questa scelta le cambierà totalmente la vita. Elizabeth Gilbert, autrice famosa per aver dato vita ad un romanzo meraviglio quale Mangia, Prega, Ama torna sugli scaffali delle librerie con un romanzo nuovo, epistolare, anche se di esso ha davvero poco e con una trama che incontrerà il gusto di molti. Nonostante io abbia sullo scaffale ormai da parecchi anni il primo libro di questa autrice mi sono ritrovata a "conoscerla" per la prima volta con questo romanzo e l'impressione che ne ho avuto è stata davvero positiva. Andiamo però per gradi: come dicevo prima questo non è un romanzo epistolare, Vivvie non riceverà mai delle risposte, ma è una lunga ed univoca lettera che la protagonista, ormai novantacinquenne, scrive ad Angela. In quasi cinquecento pagine la protagonista le racconterà la sua vita per quella che è stata, senza filtri e senza peli sulla lingua, anche con una buona dose di autocritica in merito alle frivolezze dettate dalla giovane età. Un romanzo che molte chiavi di lettura in base anche al lettore che lo prenderà in mano e lo farà suo, in definitiva però è una lettura piacevole indicata per queste giornate uggiose.


Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: cioccolata calda
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni




"Lustrini, luci della ribalta e soprattutto New York negli anni d'oro."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

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