lunedì 3 febbraio 2020

Recensione: Il tuo nome sussurato ai miei sensi.


Il tuo nome sussurato ai miei sensi
di Caterina Frecentese


Editore: Bookabook
Prezzo Cartaceo: € 11,00
Pagine: 73



Una telefonata. E da lì la fine. La fine della serenità per Caterina, una giovane donna di ventun anni, costretta ad affrontare una corsa contro il tempo per raggiungere una persona a lei tanto cara. E poi il fallimento e il dolore per non essere arrivata in tempo, per non avercela fatta. Ciò le causerà un rimorso costante e una nostalgia infinita. La stessa che prova Lilina quando comprende che sta per morire. Ed è così che, su quella vecchia poltrona, comincia a pensare a tutta la sua vita: alle sofferenze, all’amore perduto e ritrovato, alle gioie per i suoi figli e ai fallimenti interiori. Le due donne hanno molto in comune. Più di quanto tanti anni di differenza possano far credere. Il tuo nome sussurrato ai miei sensi è tratto da una storia vera, è una storia che le due protagoniste hanno vissuto sulla propria pelle e che, in qualche modo, le ha cambiate.



Quello di cui vi parlerò oggi, è un piccolo, grande romanzo. Narra le vicende di due donne, che vi entreranno nel cuore. Lilina (la prima donna narrata), anziana ad un passo dalla fine della sua vita, si rende conto che ancora una volta sarà lei a proteggere i suoi cari, come ho sempre fatto nella sua vita, stavolta da qualcosa di molto doloroso: l’idea della morte appunto, così vicina. Quando ci si ritrova nel suo stato, è difficile non pensare alla vita che si è condotta, ai problemi affrontati, alle gioie provate e alle perdite subite. Mi ha emozionato leggere il racconto della vita di quest’anziana donna, del suo primo amore strappato alla vita troppo presto (come sempre avviene per ogni lutto che accade nelle nostre vite). La narrazione del sentimento che l’ha legata al marito, è d’altri tempi e particolarmente ricercata: l’amore profondo, quello che cura tutte le ferite, quando si ama non si conosce altro che tolleranza, perdono, desiderio di rendere l’altro felice, sempre e comunque. Dall’altro lato, la scelta di una delle sue parenti più vicine, che dopo la scomparsa di Lilina decide di raccontarne la vita: una storia fatta di sacrifici e dolori, ma anche di piccole gioie. Personalmente ho subìto due lutti negli ultimi anni, e mi sono ritrovata pienamente nelle parole di Caterina; in particolare il fatto che la vita potrebbe avere un senso, se noi la vivessimo nel rispetto degli altri, senza essere meschini, senza ambire a possedere grandi palazzi o a distese di terreni poiché dopo la morte non porteremo mai nulla con noi. Ci sono parole, sorrisi e sguardi, che possono legare due persone per sempre. Toccante e molto realistica la lettera finale che Caterina dedica alla nonna, insegna che ogni dolore, ogni sfida da noi affrontate nella vita, ci porta a essere ciò che siamo; perché alla fine i nostri defunti sono le radici da cui noi siamo cresciuti, un misto di conoscenze e affetti che ci hanno reso più forti, eredi del loro nome e delle loro certezze. Il solo fatto che nelle nostre vene scorra lo stesso sangue di chi abbiamo perduto; ne è la dimostrazione. Un dialogo dolcissimo e malinconico tra una nipote eternamente grata e una nonna che non c’è più, ma solo “fisicamente”.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata calda al peperoncino
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Caterina Frecentese





     " Lettera d'amore ad una nonna, mai dimenticata."





Si ringrazia la casa editrice BookaBook per la copia omaggio.
                            

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