giovedì 20 febbraio 2020

Recensione: La ragazza con la macchina da scrivere






La ragazza con la macchina da scrivere
di Desy Icardi

Editore: Fazi 
Prezzo cartaceo : € 15,00
Prezzo ebook:9,99 
Pagine: 366
Genere: Narrativa moderna

Cosa ricordano le dita? Se la memoria scompare, possono gli oggetti aiutare a ritrovare i ricordi?Sin da ragazza, Dalia ha lavorato come dattilografa, attraversando il ventesimo secolo sempre accompagnata dalla sua macchina da scrivere portatile, una Olivetti MP1 rossa.Negli anni Novanta, ormai anziana, la donna viene colpita da un ictus che, pur non rivelandosi letale, offusca parte della sua memoria. I ricordi di Dalia tuttavia non si sono dissolti, essi sopravvivono nella memoria tattile dei suoi polpastrelli, dai quali possono essere liberati solamente nel contatto con i tasti della Olivetti rossa. Attraverso la macchina da scrivere, Dalia ripercorre così la propria esistenza: gli amori, i dispiaceri e i mille espedienti attuati per sopravvivere, soprattutto durante gli anni della guerra, riemergono dal passato restituendole un’immagine di sé viva e sorprendente, la storia di una donna capace di superare decenni difficili procedendo sempre a testa alta con dignità e buonumore. Un unico, importante ricordo, però, le sfugge, ma Dalia è decisa a ritrovarlo seguendo gli indizi che il caso, o forse il destino, ha disseminato lungo il suo percorso.La narrazione alla ricerca del ricordo perduto si arricchisce pagina dopo pagina di sensazioni e immagini legate a curiosi oggetti vintage: la protagonista del libro ritroverà la memoria anche grazie a questo tipo di indizi, che appaiono ogni volta in luoghi inaspettati, in una specie di caccia al tesoro immaginaria, tra realtà e fantasia.
Dopo L’annusatrice di libri, sul senso dell’olfatto e la lettura, un romanzo appassionante sul tatto e la scrittura, un viaggio a ritroso nella vita di una donna sulle tracce dell’unico ricordo che valeva la pena di essere conservato.



Le mani sono il nostro biglietto da visita: su di esse possiamo leggere i segni del tempo, carpire i segreti della persona che abbiamo davanti e che ancora non conosciamo. Le mani di Dalia conoscono la sua storia, il suo passato e sono le uniche in grado di aiutarla a recuperare la memoria degli ultimi mesi persi per colpa di un "piccolo incidente". La sua Olivetti rossa la aspetta nello studio e complice l'oscurità assoluta Dalia lascia che siano i suoi polpastrelli a correrre su i tasti, a riportarla a dove era quando il buio l'ha avvolta. Desy Icardi dopo il grandissimo successo del suo romanzo di esordio L'annusatrice di libri, ritorna sugli scaffali italiani con una nuova storia capace di emozionare e di incatenare il lettore alle sue pagine ancora una volta. La grande forza che risiede nell'autrice è la capace di narrare in maniera quasi antica: il ritmo dei suoi romanzi mi ricorda quello di mia madre quando mi raccontava le favole, dopo poche righe mi ritrovo in una dimensione familiare a tal punto che è impossibile per me smettere di leggere. Nel romanzo ci sono due Dalia: la Dalia ragazzina degli anni '40 e la Dalia di adesso, un'anziana donna che sta cercando di ritrovare il bandolo della matassa della sua vita. Ho apprezzato moltissimo la storia scelta da Desy Icardi così come il delicatissimo richiamo al suo precedente romanzo: durante i bombardamenti a Torino ecco che compare una strana compagnia, una setta segreta di annusatori di libri. Impossibile rimanere distaccati da questa nuova e splendida storia, sono sicura che anche voi ve ne innamorerete.


Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni




"Che cosa ricordano le dita del nostro passato?"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

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