venerdì 23 ottobre 2020

Recensione: La profezia perduta del faraone nero



 La profezia perduta del faraone nero

 di Fabio Delizzos

 Editore: Newton Compton
 Prezzo: € 12,90
 Pagine: 384
 
 Torino, 1799. Una serie di efferati omicidi, ap­parentemente legati agli ambienti esoterici e a una misteriosa loggia massonica, sta terrorizzando la cit­tà sabauda, occupata dagli austria­ci. Sui crimini indaga un professore di filosofia, Eugenio Caffarel, ri­trovatosi suo malgrado a lavorare come poliziotto, proprio a causa degli sconvolgimenti provocati dalle guerre. Il Cairo, Egitto. All’ombra delle piramidi, pochi giorni dopo la scoperta della stele di Rosetta, un altro antico segreto riaffiora dalle sabbie del deserto. Un segreto che fa gola a molti e che lo scrittore Conon de Solis, giovane ufficiale dell’esercito napoleonico ed esperto di Antico Egitto, è chia­mato a svelare a qualunque costo. Quale oscuro mistero nasconde la città di Torino? Quale segreto è se­polto sotto le sabbie del deserto egi­ziano? Eugenio Caffarel e Conon de Solis dovranno fare affidamento su tutte le loro conoscenze e mette­re a rischio la propria vita, per riu­scire a scoprirlo. Perché qualcosa di inaudito e terribile è riemerso dalle profondità del tempo…




Un romanzo carico di mistero, che mi ha affascinata fin da subito. Forse perché sono sempre stata affascinata dall'esoterismo e dai misteri che l'uomo non è mai riuscito a spiegarsi, o forse perché mi ha sempre affascinato il fatto che Torino fosse una delle città magiche ed esoteriche per eccellenza, ma l'autore ha colto nel segno: un viaggio nel tempo, che ti porta a contatto con l'antica massoneria e l'esoterismo di fine 1700, collegati al mistero dell'antico Egitto.
 Torino, 1799. Il romanzo inizia con il ritrovamento del cadavere di un ricco torinese: Ugo Carbone, massone, viene ritrovato con la testa recisa, posta in mezzo alle gambe, completamente squarciato, con alcuni organi mancanti. 
Piano piano gli omicidi aumentano, uno dietro l'altro, tutti nella stessa macabra modalità, e in città si inizia a parlare di un "cannibale". Il popolo, sotto il dominio asburgico soffre la fame, ed è facile trovare una spiegazione razionale a queste orribili vicende. Ma, troppe cose non tornano e non è facile pensare razionalmente davanti a tanto orrore e stranezza. È l'ex professore di filosofia, Eugenio Caffarel, suo malgrado, ad occuparsi delle indagini di questi macabri omicidi. 
La storia si sposta poi in Egitto, a Il Cairo, dove al colonnello Conon de Solis, sotto il comando di Napoleone, viene affidata un’importantissima missione che, dopo 16 giorni di lungo viaggio, lo porterà a Torino. Qui, la sua storia si incrocerà inevitabilmente con le indagini del professor Caffarel.
 Un’avventura storica, realistica, che porta a domandarsi se tutto quello che viene narrato è in qualche modo reale o è frutto di pura fantasia. Ci sono domande, misteri, a cui nessuno sa dare risposta, e davanti all’inspiegabile, allo sconosciuto, all’esoterismo, anche l’uomo più razionale del mondo, anche in un periodo storico illuminato dalla ragione, cede e ne resta affascinato. 
Consiglio vivamente la lettura di questo libro, per tutto quello che comprende: un’avventura ricca di colpi di scena, un giallo intrigante, un racconto storico affascinante, e un velo di mistero che scorre per tutto il romanzo.

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Caffè
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni




       "Razionale? È impossibile. Gli esseri umani non lo sono per natura " 

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

2 commenti:

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