giovedì 15 ottobre 2020

Recensione: L'ultima caccia


L'ultima caccia

di Jean-Christophe Grangé

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 19,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 400
Titolo originale: La Dernière Chasse


L'inseguimento è iniziato. Nessuna preda sarà risparmiata.
Nel cuore della Foresta nera, dove gli alberi fitti formano un dedalo inespugnabile, il buio non ha confini. È un buio che non lascia scampo e non perdona i passi falsi, come quelli commessi dal giovane Jürgen von Geyersberg, rampollo di una nobile e stimata dinastia. Quando il suo corpo viene rinvenuto con evidenti segni di mutilazione, è subito chiaro che si tratta di un efferato omicidio di cui può occuparsi una sola persona: il detective Pierre Niémans, l'uomo perfetto per risolvere casi spinosi che richiedono sangue freddo e riservatezza in ogni fase dell'indagine. Perché è importante che non trapeli alcun dettaglio e si impedisca alla stampa di ricamare sopra le vicende di una famiglia tanto rispettabile. Con l'aiuto dell'allieva Ivana Bogdanović e del comandante Kleinert, capo delle forze dell'ordine tedesche, Niémans si mette sulle tracce degli assassini, individuando, grazie al suo intuito infallibile, una valida pista da seguire: è quella della pirsch, un misterioso rituale venatorio che sembra risalire ai Cacciatori neri, un gruppo di criminali senza scrupoli assoldati da Himmler durante la seconda guerra mondiale per rintracciare ed eliminare gli ebrei. Ma più il tempo passa, più questa pista, all'inizio tanto promettente, si perde in sentieri secondari che sviano la polizia rischiando di far naufragare le indagini. Ma una nuova battuta di caccia sta per cominciare. Per arrivare alla verità, a Niémans e ai suoi non resta che stare al gioco e trasformarsi in predatori, prima che siano loro a diventare prede.
Jeab-Christophe Gragé si conferma uno degli autori di thriller più amati dai lettori. I suoi libri, tradotti in trenta lingue, occupano sempre i primi posti delle classifiche internazionali e il suo ultimo successo non fa eccezione. Con L'ultima caccia, Grangé, torna alle atmosfere del romanzo che gli ha regalato la notorietà, I fiumi di porpora, e tesse una storia ricca di suspense e colpi di scena, dove gli orrori del passato sono la chiave per risolvere gli enigmi del presente.




Ritroviamo Niemans, dopo il romanzo che lo ha reso famoso in tutto il mondo, I Fiumi di Porpora, dal quale sono stati tratti sia un film, sia una serie televisiva (che, dopo avere letto questo libro, vorrei leggere e guardare!)
Questa volta l'indagine si svolge nella Foresta Nera, che è affascinante e inquietante al tempo stesso. Al centro delle vicende c'è una grande e facoltosa famiglia tedesca, quella dei von Geyersberg. Niemans è affiancato da Ivana Bogdanović, sua allieva, e dalla polizia tedesca che inizialmente non vede di buon occhio la collaborazione con i colleghi francesi.
Il primo corpo che viene ritrovato durante una battuta di caccia è proprio quello di uno dei figli della nobile famiglia, Jürgen, nudo e con il corpo devastato. A piangerlo la sorella con la quale sembra essere cresciuto in simbiosi, soli e carenti di affetto in una famiglia occupata a fare soldi, sempre di più, e che non aveva tempo per i bambini. Le foto dei due fratelli li ritraggono già in tenera età mentre posano imbracciando un fucile, perché la caccia per la famiglia è sempre stata una questione di orgoglio. Tanto che si è comprata ettari ed ettari della Foresta per poter allevare e mantenere nel modo più naturale possibile la flora e la fauna che la abita. Neanche i cellulari infatti hanno campo all'interno della tenuta. Ma Jürgen non è la sola vittima, presto viene trovato anche il corpo del cugino. Per Niemans si aprono molte strade da seguire e si lascia guidare dal proprio intuito che non lo ha mai tradito. Ma in questo caso.... Lui e Ivana sono una squadra perfetta, ciascuno con le sue zone d'ombra, ma hanno un'intesa che li porta a scavare a fondo per scoprire la verità. Molti personaggi ambigui, a partire dalla sorella di Jürgen, squadre di cacciatori e di guardiani che riportano alla Seconda Guerra Mondiale e ai nazisti. Ma i colpi di scena sono molteplici, e ogni scoperta porta a dover tornare indietro nel tempo e nella storia della famiglia. Perché questi delitti non sono i primi.
Un romanzo cupo e intrigante, con una trama fitta e intricata che appassiona già dalle prime pagine.
Un vero noir francese da leggere tutto d'un fiato.


Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffé con panna
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 18 anni




      "Quando la caccia non è solo un gioco..."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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