venerdì 9 aprile 2021

Recensione: Crave

 


Crave
di Tracy Wolff

Editore:  Sperling & Kupfer
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 450


In seguito alla morte improvvisa dei genitori, Grace è costretta a lasciare la sua amata San Diego e trasferirsi in Alaska, terra di cui non conosce praticamente nulla. Il primo impatto non è dei migliori: un atterraggio da panico su una pista ghiacciata e un viaggio rocambolesco a bordo di un gatto delle nevi, a temperature polari. Tuttavia, quando arriva alla Katmere Academy, la scuola esclusiva di cui suo zio è preside, la ragazza non può che rimanere a bocca aperta alla vista della sua nuova casa: un maestoso castello con le torri che svettano nel cielo nero. Ma l'incanto svanisce in fretta.
Tempo un quarto d'ora e Jaxon Vega, il leader indiscusso della scuola, la minaccia e le intima di tornarsene da dove è venuta. Benché indignata e confusa dalle sue parole, Grace è affascinata da quel ragazzo misterioso, con il volto solcato da una cicatrice e gli occhi scuri che celano a stento una grande sofferenza. E decide di scoprirne ogni segreto. Più indaga, però, più si rende conto che Jaxon e i suoi compagni sono tutto fuorché comuni studenti e che alla Katmere Academy niente è come sembra. Quando il soprannaturale fa irruzione con prepotenza nella sua vita, Grace si aggrappa disperatamente all'unica cosa che considera reale: i sentimenti che prova per Jaxon. Saranno sufficienti a permetterle di sopravvivere in un mondo in cui i mostri esistono e non si nascondono sotto il letto?





Confesso di essere un po' in difficoltà nel recensire questo romanzo, e di aver iniziato a scrivere questa recensione almeno una decina di volte, solo per cancellare le mie parole e ricominciare da capo ancora e ancora.
Il perché è molto semplice: avevo delle aspettative decisamente alte rispetto a questa lettura, ma arrivata alla fine ho un po' la sensazione di quando si mangia una torta in cui i gusti dei vari ingredienti non si sono amalgamati a dovere, e a seconda del morso senti un retrogusto di lievito o di burro che pare coprire tutto il resto. La torta te la mangi, ma dentro di te sai che il risultato avrebbe potuto essere ben diverso.
Ecco, a leggere Crave mi sono sentita così. Non è un romanzo brutto, voglio dirlo fin da subito - anzi, è una lettura che può regalare diverse ore di svago. Solo, il risultato finale non è quello che mi sarei aspettata quando l'ho cominciato.
Ma andiamo con ordine, ed iniziamo con il raccontare la trama in breve. La californiana Grace ha da poco perso entrambi i genitori e si vede costretta a trasferirsi in Alaska, dove sui zio è preside della misteriosa Katmere Academy. Lì Grace si ritrova a dover socializzare con il corpo studentesco, che appare fin da subito avere un atteggiamento che oscilla, a seconda dei personaggi, tra l'ostile e l'inquietante - nonostante Macy, la cugina di Grace, faccia il possibile e l'impossibile per farla sentire a proprio agio. Tra tutti i personaggi (più o meno strani) che Grace incontrerà, ce ne sono due che paiono essere particolarmente interessati a lei: Flint e Jaxon. Ovviamente questi due ragazzi non vanno d'accordo tra di loro (e ovviamente la ragione di questo attrito non è ben chiara all'inizio).
Ora, non voglio dirvi altro sennò addio a quel minimo di pathos che è comunque necessario per affrontare la lettura di questo libro, ma torniamo su cosa non mi abbia convinta appieno di questo romanzo.
Quando sono arrivata a circa metà del romanzo mi sono resa conto che la lista dei fatti misteriosi di cui non sapevo ancora abbastanza era più lunga del mio elenco della spesa settimanale, e non c'era nemmeno una qualche spiegazione in vista - solo un'altra serie di pagine in cui si parla di quella strana scuola e degli altrettanto strani studenti. Ed è forse questo uno degli elementi che mi pare stonare di più rispetto al resto del romanzo, quasi come se l'autrice avesse iniziato a scrivere un tipo di romanzo, poi si sia appassionata degli aspetti legati ai drammi adolescenziali tipici di chi frequenta gli ultimi anni del liceo, per poi ricordarsi solo dopo centinaia di pagine che non era quello il vero focus del suo racconto e tornarsene sui suoi passi. Probabilmente se avessi letto questo romanzo un tot di anni fa, la me più giovane non avrebbe avuto grossi problemi con questa scelta narrativa, ma c'è un libro per ogni stagione della vita, e temo che nel mio caso questo romanzo sia arrivato in un momento in cui io non sono più capace di assaporarlo in pieno.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata:  Succo di mirtillo
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Tracy Wolff 



"E non è l'Alaska a tenermi sveglia. 
È lui.
Jaxon Vega.
"

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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