venerdì 10 settembre 2021

Recensione: Il pizzo strappato




 Il pizzo strappato
 Racconti sulla violenza contro le donne

 di Emilia Pardo Bazán


 Editore: Marsilio
 Prezzo Cartaceo: €17
 Pagine: 304

La denuncia della violenza e la promozione dell’ideale della «donna nuova» sono i due poli entro i quali si muovono i brevi racconti di questo volume, che celebra il centenario della morte della scrittrice. Letterariamente innovativi ed eclettici, gli scritti spaziano dai raffinati giochi narratologici agli espedienti del fantastico e del poliziesco. Il lavoro e l’emigrazione, le guerre civili della Spagna contemporanea, il folklore regionale galiziano, la tradizione letteraria dei gitani e le nuove ricerche scientifiche sulla follia femminile sono alcuni dei temi che ricorrono nella raccolta. Storie di sorprendente e terribile attualità, che rileggono episodi di cronaca o denunciano la grave assenza di garanzie giuridiche per le donne.



Tanti brevi racconti ognuno di argomento diverso ma con un solo fil rouge, la violenza sulle donne, non solo quella fisica ma soprattutto quella psicologica.
I racconti sono molto brevi e senza tanto fronzoli, hanno la versione in lingua originale a fronte e spiegano chiaramente con solo i dettagli necessari la storia che l'autrice vuole farci conoscere e non ci spinge a reagire in un modo specifico, sta a noi giudicare e valutare.
Niente sentimentalismi ma tanti sono i sentimenti suscitati, i modi in cui le donne vengono trattate da oggetti, da merce di scambio, da oggetto di desiderio prima e soggetto di violenza dopo.
Uomini incapaci di parlare ma solo di attaccare, incapaci di regolare le proprie voglie e gelosie. Donne ancora considerate oggetti di scambio, senza i mezzi per sopravvivere senza il sostegno dell'uomo di turono, sia esso il padre o figlio. 
Un quadro abbastanza inquietante di una società che non è più quella di oggi ma che purtroppo non se ne distacca così tanto.
Le storie sono scritte con una certa delicatezza nonostante l'argomento alle volte cruento, non sono strettamente legate alla violenza fisiche sulla donna ma anche su quella psicologica, sulle scelte obbligate dovute alla pressione del mondo che le circonda e degli uomini nella loro vita.

Una scrittrice femminista che davvero non conoscevo prima, precursore del proprio tempo e per questo criticata e allo stesso tempo invidiata per la propria bravura. La donna secondo lei deve prima di tutto rispondere a sé stessa ma soprattutto istruirsi il piu possibile, idea assolutamente innovativa rispetto alla società del momento. La scrittrice non lo sostiene solo nei suoi racconti ma anche nella sua vita pubblica all'inizio del 1900.

Consigliato a chi ha un interesse nella causa della donna per conoscere una nuova autrice dei primi del 1900 precorritrice del femminismo nella Spagna del tempo


Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata: Gelato al cocco
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni 


"Non arrivò a tanto perché era circondato da persone, 
ma in quell’istante fugace si alzò il sipario e dietro apparve un’anima messa a nudo"



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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