venerdì 25 febbraio 2022

Recensione: Il cielo sbagliato



 Il cielo sbagliato

 di Silvia Truzzi

 Editore: Longanesi
 Prezzo: € 18,00
 Pagine: 384


 Mantova, 1918. Nel giorno dell’armistizio della Grande Guerra due bambine vengono al mondo a poche ore di distanza. Dora in una poverissima casa vicino al lungolago, già orfana perché sua madre muore di parto e suo padre è un soldato disperso. Qualche ora dopo nasce Irene, l’ultimogenita dei marchesi Cavriani, famiglia dell’antica nobiltà cittadina. Le due bambine crescono – una tra la fame e la miseria dei vicoli, l’altra negli agi del palazzo che porta il nome della sua famiglia – e si incontrano ogni domenica sul sagrato di Sant’Andrea. Dora chiede l’elemosina e nella sua mano la piccola Irene deposita un soldo e un sorriso di solidarietà e compassione. Gli anni passano e mentre il Fascismo si fa regime, e insanguina le strade della città, due vite destinate a rimanere separate da un’insormontabile differenza di classe si incrociano di nuovo. La sorte che ha portato Dora nella casa borghese della famiglia Benedini, dove è stata accolta e ha ricevuto un’istruzione, le ha fatto dono di una bellezza fuori del comune che fa girare la testa agli uomini. Tra loro c’è anche il timido Eugenio, figlio dei ricchissimi Arrivabene e cognato di Irene. Sfidando l’ostilità delle famiglie, Dora si fidanza in segreto con Eugenio ma il bel mondo che comincia a spalancarsi davanti ai suoi occhi ha in serbo per lei molte sorprese: in una girandola di splendidi vestiti, ricevimenti e intrighi, Dora dovrà difendere tutto ciò che ha conquistato con tanta fatica.
Con il ritmo narrativo di un grande romanzo storico, Il cielo sbagliato è un emozionante affresco sul desiderio di emancipazione. E sul prezzo da pagare per varcare la porta di un mondo che una bimba con i vestiti strappati non avrebbe mai immaginato di sfiorare.




Ci troviamo nella bella Mantova all'alba del nazismo, una tenerissima Dora nasce da una madre bellissima e una nonna perfida. La madre non sopravvivrá al parto e la nonna non ha alcuna intenzione di sfamare la figlia di quella sgualdrina, quando non riesce nemmeno a sfamare sé stessa. Dora per fortuna viene accudita dall'amica della madre finché anni dopo non dovranno lasciare l'Italia e si ritroverà a dover medicare davanti alle chiese con la nonna che negli anni è sempre più cattiva e non solo con le parole. Per fortuna nonostante sia ancora una bambina verrà presa a lavorare nella casa di un commerciante facoltoso in cui inizierà facendo le pulizie e perlomeno avrà due pasti caldi ogni giorno. 
Negli anni Dora si fa amare da tutti tranne dalla moglie di Nino perché troppo bella, più delle sue stesse figlie. Sullo sfondo della vita di Dora la situazione per il Paese peggiora sempre di più,  Mussolini è sull'orlo di dichiarare guerra e nessuno si sente al sicuro, né i fascisti né gli antifascisti. La fortuna di Dora non si estingue ed è così amata dalla famiglia da diventare parte di essa, nonostante lei stessa si senta sempre inferiore e si senta sempre quella piccola mendicante davanti alla chiesa.Negli anni le ragazze si sposeranno, lo scopo principale di Dora è quello di allontanarsi da quella condizione di povertà, sposarsi con un buon partito è ovviamente l'unica soluzione anche senza amore e nonostante il cognato sia un essere immondo che cerca sempre di toccarla.Per fortuna c'è Irene, la moglie dell'immondo che è una creatura dolcissima che vive per suo figlio.La vita non sorride a Irene quanto a Dora purtroppo e la sua storia avrà qualche riscontro troppo negativo. La guerra scoppia e le disgrazie circondano la famiglia, nonostante riescano comunque ad avere vestiti puliti e cibo.Non vi racconto altro della trama ma vi posso dire che il romanzo è molto carino da leggere, una bella scrittura di quelle che ti invogliano a girare una pagina dopo l'altra (invece di andare a dormire :) )Siccome mi è piaciuto da subito forse mi ha un po' delusa la mancanza di un twist importante, ho trovato tutta la narrazione un pochino mono tono, la creazione della suspense non viene ripagata da un avvenimento importante.Questo però non lo rende meno piacevole, soprattutto per chi conosce poco gli avvenimenti storici che si svolgevano in Italia ai tempi.Ho apprezzato molto la quantità di ricerca svolta dall'autrice sulla storia di Mantova e della storia italiana e anche sui dettagli della moda degli anni.


Durata totale della lettura: Dieci gorni
Bevanda consigliata: Infuso all'arancia
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni




"Ci voleva un maschio per rendere una figlia femmina degna di essere nata".

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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