giovedì 24 marzo 2022

Recensione: Crescita selvaggia



 Crescita selvaggia

 di Sheng Keyi

 Editore: Fazi
 Prezzo: € 18,50
 Pagine: 360
 Titolo originale: Ye Man Sheng Zhang

 Ma prima vista, la famiglia Li assomiglia a tutte le altre: un nonno scontroso, due genitori oberati di lavoro, quattro fratelli e una casa piccola in cui vivere tutti insieme. Ma siamo nella remota campagna cinese, e lo sguardo affilato di Xiaohan, la figlia più giovane, destinata a diventare giornalista, rivela molto di più. Sullo sfondo della grande storia della Cina – dal 1911, anno della caduta del millenario impero, sino ai giorni nostri –, in una straordinaria commedia umana si snodano così le vicende di questa ramificata compagine. Come rivoli delle acque che attraversano la terra da cui provengono, le vite dei membri della famiglia, generazione dopo generazione, scorrono sospese fra la campagna d’origine, fatta di povertà e meraviglie, e la città foriera di fortuna. Qui, impegnati a rincorrere i propri sogni, i protagonisti si scontrano costantemente con l’arbitrio del potere, le imposizioni del patriarcato e la violenza di una società dove l’unico valore sembra essere rappresentato dal successo personale a scapito del prossimo.
Sheng Keyi, una delle autrici cinesi più popolari, rappresentante di una nuova generazione di scrittrici, firma un’appassionante saga familiare ambientata nella Cina di ieri e di oggi: un romanzo al tempo stesso ironico e drammatico, censurato in patria per via dei temi sensibili che affronta, i cui protagonisti oscillano fra le proprie speranze e i tragici interventi di un fato apparentemente inesorabile.




Se avete letto qualcosa di un romanziere cinese tipo Yu Hua o Ma Jian, riconoscerete subito lo stile, crudo, diretto, spietato. 
Una storia familare con una miriade di personaggi, per chi ha poca confidenza con i nomi cinesi potrebbe risultare estremamente confusionario ma almeno l'albero genealogico all'inizio aiuta.
L'autrice ci fa viaggiare tra le varie generazioni di questa famiglia che si evolve da una caratteristica famiglia di agricoltori poveri, in cui si corre all'aumentare i propri entroiti per pagare le scuole ai figli, in cui solo il figlio maschio è fondamentale per la discendenza, in cui le donne vengono trattate come esseri inferiori e nessuno si limita nelle botte e nella sporcizia. 
La famiglia negli anni e grazie anche alle infiltrazioni esterne delle nuore moderne, cambia in un insieme di persone che non vede l'ora di scappare dal nonno e dalla campagna, tutti vogliono studiare, diventare ricchi, diventare cittadini urbani e considerarsi superiori.
Il romanzo è diviso in tanto piccoli capitoli, ognuno riguardo a un personaggio diverso, ognuno descritto molto bene nei tratti fondamentali che ci aiutano a differenziarli meglio. Il cambiamento più evidente riguarda le donne, che diventano pian piano le colonne portanti della famiglia, portano a casa i soldi, prendono le decisioni e parallelamente gli uomini sembrano essere "forti" solo quando usano la forza ma si restringono sempre più nel loro ruolo familiare.
Ogni sentimento è esacerbato della sua purezza e infigantito nell'aggressivitá,anche l'amore per i figli manca di dolcezza e diventa solo un'altra delle miserie del romanzo.
 Insomma se stavate cercando un romanzo felice forse questo non è la scelta adatta ma sicuramente insegna moltissime tradizioni cinesi rurali e non e ci ricorda la storia cinese mentre palpita attorno ai protagonisti.

Romanzo molto particolare che io da sinologa ho apprezzato molto ma mi rendo conto potrebbe essere difficile da digerire.

Fatemi sapere che ne pensate! 

Durata totale della lettura: Dieci gorni
Bevanda consigliata: Infuso al tiglio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Website dell'autrice: Sheng Keyi


"Alcune cose, se fatte a tutti i costi, forse non sono proprio quelle che volevi".

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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