mercoledì 15 giugno 2022

Recensione: Quattro uomini e una stella



 Quattro uomini e una stella

 di Christian De Florio, Carlo Tumino

 Editore: Rizzoli
 Prezzo: € 18
 Pagine: 288
 

 Sebastian che vuole accarezzare le formiche, Julian che telefona a Lady Gaga chiedendole di portare la pappa, le visite dello zombi Clumsy e della mosca Rodolfo, i frequenti viaggi negli Stati Uniti per mantenere vivo il rapporto con il ramo americano della famiglia, ma anche le notti passate a lavorare e ad accertarsi continuamente che i bambini stiano bene. E poi le domande difficili, quelle che ti costringono a cercare le parole per rispettare la promessa che ci si è fatti: dire sempre la verità. Istanti di irripetibile ed emozionante normalità che Christian De Florio e Carlo Tumino catturano con sguardo lucido e gioioso, nonostante ci sia ancora chi li considera degli egoisti, dei disobbedienti, dei ribelli che hanno sovvertito le regole naturali di procreazione sulle quali – secondo qualcuno – si basa davvero ciò che chiamiamo famiglia. Sì, perché Carlo e Christian sono i papà di due bambini nati da una maternità surrogata negli Stati Uniti, visto che in Italia le coppie come la loro non possono nemmeno candidarsi per l’adozione.In questo libro ci raccontano non solo la quotidianità della loro famiglia, al contempo straordinaria e normalissima, ma anche il percorso che li ha portati a coronare il sogno della genitorialità: la maturazione come coppia, l’unione civile, la scelta di ricorrere alla maternità surrogata negli Usa, Paese con una solida legislazione in materia, e l’incontro con Krista grazie al quale sono nati Juju e Seba. “Dire la verità ai nostri figli è come regalargli una bussola” raccontano, “e quando un giorno si allontaneranno per cercare la loro verità o si perderanno dietro le verità distorte che qualcuno proverà a raccontargli, quella bussola li porterà al punto di partenza. Quel luogo si chiama ‘amore’ e sono secoli che se ne frega delle cattiverie, delle malelingue, delle battute da bar dello sport. Sono secoli che passa e se ne infischia, abituato a guardare altro e oltre.”



Una storia d'amore. Bella,dolce,pulita e limpida.. non perfetta perché insomma quelle lo sappiamo che non esistono, ma una storia reale. Una storia di due persone che si conoscono in un momento della vita in cui forse nessuno dei due era pronto a uno sconvolgimento totale della vita e invece..all’amor non si comanda. Gelosie e paure a parte ci si sposa (io avevo la lacrima già a pagina 50, sappiatelo) e si sogna un futuro insieme. Tutto raccontato con una naturalezza disarmante come fossimo al bar con un amico a farci raccontare I fatti suoi.

Una storia d'amore ponderata e che affronta le proprie problematiche sedendosi e parlandone, affrontando insieme le incertezze e I dubbi e anche le grandi decisioni.

Cosa la rende diversa dalle altre? I due sposi sono entrambi uomini, con un amore forte, un progetto comune e la pazienza di portarlo avanti.

L'Italia medievale ancora non consente alle coppie dello stesso sesso di adottare o di fare figli quindi iniziano le ricerche e i viaggi in America per conoscere e scegliere la madre surrogata che gli regalerà due gemelli.

Viviamo con loro i primi mesi, le difficoltà di un qualunque neogenitore senza esperienza con i bambini, figuriamoci due allo stesso tempo.

La storia continua e fanno molto male i momenti in cui l'ignoranza delle persone crea screzi o peggio ancora problematiche tecniche legate alla mancanza di riconoscimento della doppia paternità in Italia.

I due ragazzi però resi forte dal loro amore e quello dei bimbi superano tutto a testa alta anche quando sono devastati dai dubbi e con tanto coraggio.

Un romanzo che si legge molto velocemente, di una dolcezza disarmante di chi non si nasconde dietro un dito facendo finta che fare i figli sia tutto rose e fiori già per gli etero figuriamoci per gli altri.

Assolutamente consigliato.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Succo di melograno
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni


"Lui a illuminare con il suo sorriso tutti i buchi neri dell’universo, 
noi a schivare gli sguardi inquisitori di chi prova a capire 
se nostro figlio sia maschio o femmina."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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