martedì 11 aprile 2023

Recensione: Piccole bugie. Le inchieste di Maisie Dobb

 


Piccole bugie. Le inchieste di Maisie Dobbs
di Jacqueline Winspear


Editore: Neri Pozza

Prezzo cartaceo: € 20,00
Pagine: 352

Londra, 1930. Maisie Dobbs, caschetto nero lucido e un velo di rossetto, è ormai una detective affermata. Accompagnata dal fedele assistente Billy Beale, risolve i suoi casi con grazia e intelligenza, battendo spesso sul tempo Scotland Yard e l’ispettore Stratton, cui la lega un rapporto misto di corteggiamento educato e conflittualità. Nei primi anni del nuovo decennio il mondo sfavilla di luci e divertimento, ma in Inghilterra le ferite della Grande Guerra non sono ancora del tutto rimarginate. Sono in molti a rivolgersi a sensitivi e spiritisti, nel disperato tentativo di scambiare ancora una parola con i cari perduti. È il caso della compianta moglie di Sir Cecil Lawton che, per via dell’intervento di una medium particolarmente priva di scrupoli, si era convinta che il figlio Ralph non fosse davvero deceduto in battaglia. 
È per questo che Sir Cecil ingaggia Maisie Dobbs: per avere conferma una volta per tutte che Ralph, disperso durante l’esplosione del suo areo in Francia, non è piú tra i vivi. Il caso, potenzialmente lucroso, turba però Maisie, che intuisce dietro la richiesta di Sir Cecil un conflitto irrisolto e un dolore ambiguo, carico di reticenza e paura. Per quanto tormentata dal dubbio, la donna decide comunque di accettare, ma a una condizione: che Sir Cecil difenda Avril Jarvis, una tredicenne che, accusata di omicidio da Scotland Yard, ha bisogno di un «avvocato miracoloso»: proprio ciò che Sir Cecil, barrister di alto rango, è. Con la sua prosa vivida e arguta, Jacqueline Winspear restituisce al lettore il fascino intatto di un’epoca remota, e i tormenti, le passioni, i dolori che la animano, cosí prossimi ai nostri.  




Con Piccole bugie siamo al terzo libro dell'affermatissima serie gialla incentrata sulla psicologa detective Maisie Dobbs, una serie solo recentemente recuperata dall'editoria italiana grazie alla casa editrice Neri Pozza ma che all'estero è gia apprezzata da decenni ed ammonta ormai a 17 romanzi. Per chi non abbia mai letto le inchieste di Maisie, posso dire che ogni romanzo è tranquillamente leggibile come stand alone, ogni riferimento al passato utile al lettore viene recuperato e rispiegato nei libri successivi così da rendere agevole la lettura e la comprensione della trama e dei caratteri dei vari personaggi anche a chi vi si approccia per la prima volta, senza contesto. Maisie è una donna libera quando iniziava appena ad essere di moda, che con coraggio ha aiutato i soldati al fronte durante la tragica prima guerra mondiale e che a quella guerra ha perso il suo primo amore e la propria gioventù e serenità d'animo, come quasi tutti i personaggi che incontriamo nei suoi libri. Le eco della guerra sono palpabili attraverso le pagine del romanzo, crude e ingombranti rese in modo totalmente realistico dall'autrice, rispettoso e misurato come credo sia necessario fare in un romanzo storico ben fatto. I vari personaggi sono tratteggiati e trattati con compassione e comprensione umana dall'autrice, esibendo un'attenzione ai dettagli non solo descrittivi ma che compongono la complessità variopinta delle persone, che emergono realistiche e credibili dalle pagine. 

La protagonista è Miss Fisher meglio pensata, con più carisma e spessore letterario a cui sacrifichiamo una parte di umorismo e ironia. Maisie è una donna particolare, che ha imparato a leggere le persone grazie agli studi psicologici ma anche grazie ad un sesto senso soprannaturale ereditato dalla madre e coltivate attraverso la filosofia ed il misticismo orientale. Apprende infatti la meditazione, l'arte del rallentare la mente e percepire ciò che va oltre la nostra realtà, l'altro mondo grazie ad un guru a cui è stata presentata dal suo maestro e mentore Maurice Blanche, che le ha insegnato il mestiere del detective, incoraggiandola poi ad aprire la sua agenzia. Aspetti di psicologia e mistica si mescolano quindi e fondono nella figura di Maisie come anche nel suo operato quale investigatrice, permeando la narrazione in una fusione di logica deduttiva, analisi psicologica e istinto soprannaturale. Un incontro tra la logica razionale, matematica del lavoro investigativo e l'ascolto dell'istinto, la spiritualità che trascende nello spiritismo, il contatto con quello che va oltre il tangibile e lo spiegabile scientificamente. Personalmente, avrei apprezzato che questo aspetto fosse più deducibile dalla sinossi del libro, perché in questo romanzo è particolarmente intenso rispetto ad altri libri della serie di Maisie - ci sono medium spiritiche, miracoli soprannaturali ecc - e credo che sia un elemento che a tutti può piacere. 

C'è qualche accenno della sua vita amorosa con il brillante medico Andrew Dane al cui amore sincero Maisie non riesce ad abbandonarsi; del rapporto affettuoso con il padre ed il tiramolla emotivo che le suscita il ricordo della madre scomparsa a cui lei deve molta della sua identità; con la spumeggiante ma incasinata migliore amica che la incarica di una metà del suo incarico investigativo e tenta al contempo di punzecchiarla fuori dalla sua comfort zone, diremmo oggi. Ma la parte primaria della narrazione rimane incentrata sulla Maisie detective, come è coerente che sia per un personaggio nella cui vita il lavoro è tutto.

La prosecuzione del mistero - senza dilungarmi sulla trama già ben descritta in sinossi né fare spoiler - è assolutamente accattivante e ben riuscita per questo giallo scritto davvero con maestria e cura. Lo consiglio a tutti gli amanti di questo genere, ma anche a chi non è abituato a romanzi investigativi pesanti, perché è di facile lettura anche per i neofiti di questo tipo di storie.


Durata totale della lettura: Una settimana
Bevanda consigliata: Gin tonic
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni


« Fa il tuo lavoro Maisie, va in Francia e uccidilo il drago. Poi però torna a casa  ».


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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