martedì 20 giugno 2023

Recensione: La signora in tweed



La signora in tweed
di Charles Exbrayat


Editore:
Garzanti
Prezzo cartaceo: € 17,00
Pagine: 192
Titolo orginale: Ne vous fachez pas, Imogene!

Londra, anni Cinquanta. L'Ammiragliato è un mondo di soli uomini, che indossano sobrie uniformi scure. Ma c'è una macchia di colore in quelle cupe stanze, una donna dalla folta chioma fulva che veste un caratteristico tailleur di tweed, corredato da una sciarpa tartan rossa e verde. Si chiama Imogene McCarthery. Da vent'anni lavora come dattilografa in quell'ambiente declinato al maschile, fiera e caparbia come le Highlands della sua lontana patria, la Scozia. Ad averle infuso tale sicurezza è stato il padre, che le ha raccontato la storia della sua terra raccomandandole di difenderla a ogni costo. Un giorno, finalmente, Imogene può mettere in pratica i suoi insegnamenti. Il suo capo, David Woolish, ha una missione per lei: dovrà recarsi a Callander, il paese in cui è nata, e consegnare dei documenti segreti a un funzionario del governo. Imogene non esita un secondo e sale sul treno con la busta sottobraccio, ma non sa che ci sono persone che vogliono approfittarsi della sua presunta ingenuità. Eppure, grazie a intuito, destrezza e un pizzico di fortuna, Imogene difenderà l'onore della croce di sant'Andrea, tornando a casa trionfante.




Possiamo certamente dire che c'è da divertirsi! Come direbbero gli americani questo è un libro "laugh out loud", cioè da ridere proprio a voce alta, di gusto. Sinceramente non è quello che mi aspettavo da una riscoperta (qui in Italia) di uno degli autori della celebre collana di gialli francesi Le Masque, pubblicata dal 1927 dalla Librairie des Champs-Elysées, ma è stato un errore mio perché questo primo libro della sua serie di detective stories dedicata al personaggio di Imogene McCarthery è decisamente tipico del genere di gialli umoristici per cui questo autore è diventato famoso. 

Come ci fa notare nella sua appassionata prefazione la scrittrice Alice Basso, il personaggio di Imogene è sicuramente una protagonista singolare quanto a romanzi gialli, diversa dalle simpatiche ficcanaso a cui siamo stati abituati da Miss Marple o Jessica Fletcher. Imogene è un donnone robusto e militaresco, ha verve e aggressività da vendere, uno stomaco di ferro (in tutti i sensi!). "Un dannatissimo vulcano" e su questo Alice Basso ha centrato nel segno. 

Una delle mie paure è che si trasformasse in un trito e ritrito romanzo femminista sulla donna che lavora in un ambiente prevalentemente maschile, fortunatamente questo non è successo. Vuoi forse perché il romanzo è stato originariamente pubblicato nel 1959, vuoi perché il piglio da guerriero delle Highlands e la capacità di sdraiare - con padelle o offese mirate - chiunque che donano ad Imogene una certa mascolinità, sono state abilmente bilanciate dandole l'animo di una ragazzetta romantica ed una certa goffa ingenuità che la rendono quasi tenera. La parte che personalmente ho apprezzato meno è stata la gestione di uno dei punti cardini della storia: Imogene è una scozzese in terra di inglesi...e odia ogni minuto del suo "esilio", non perdendo occasione per ricordare a chiunque le passi a tiro la superiorità di tutto ciò che è scozzese. E' uno dei temi fondamentali del romanzo, la ragione per cui viene scelta per la missione nella sua terra natia, la ragione per cui tutti continuano a dirle "non si arrabbi, Imogene" (titolo originale del romanzo in francese) quando va su tutte le furie in difesa della sua adorata, anelata patria...che succede praticamente ogni pagina e mezzo. Capisco che si presta bene ad essere spunto umoristico e giustificare una serie di assurdità divertentissime che Imogene fa o pensa; tuttavia l'ho trovato a tratti farsico e credo che se fossi stata scozzese l'avrei preso come una inoffensiva messa in ridicolo del noto orgoglio scozzese. Ogni mattina saluta i ritratti di Robert Bruce e Walter Scott, prega alla tomba di Mary Stuart, disprezza praticamente chiunque non sia scozzese perché non è scozzese, beve scotch pure a colazione...insomma a tratti mi è sembrato un tantino eccessivo. Un abuso del classico tema inglesi vs scozzesi che si può forse scusare alla penna di uno scrittore francese degli anni 50...e che se preso con le pinze, attenti a percepirne la nota ironica di irrealtà, ci accompagna in sonore risate.


Durata totale della lettura: 2 giorni
Età consigliata: 16 anni 
Bevanda consigliata: Tè nero, bello forte!
Formato consigliato: Cartaceo


« Per favore, non si arrabbi Imogene!».


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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