martedì 6 giugno 2023

Recensione: Schiavi della solitudine


Schiavi della solitudine
di 
Patrick Hamilton

 Editore: Fazi
Prezzo: € 20,00
Pagine: 304

Inverno 1943, provincia inglese. Alle Rosamund Tea Rooms, ex sala da tè riconvertita in pensione con pretese di signorilità, alloggia un gruppetto di ospiti fissi i quali, al riparo dai bombardamenti che minacciano la capitale, conducono un’esistenza scandita da poche, monotone occupazioni e dal rintocco di un gong alle ore dei pasti. Tra vedove ipocondriache, attempate signorine divoratrici di biografie storiche ed ex teatranti ormai lontani dalle scene, spicca Miss Roach, nubile e non ancora quarantenne impiegata tuttofare presso un editore londinese. Lontano dal conflitto che incendia l’Europa e si manifesta al più nelle stentate conversazioni tra gli ospiti – oppresse dai boriosi sproloqui di Mr Thwaites, stentoreo pensionato dalle malcelate simpatie naziste –, la minutissima vita di Miss Roach potrebbe scorrere così placida da sembrare normale, fino al sorgere dell’inatteso flirt con il tenente Pike, bizzarro ufficiale americano stanziato nei pressi, e dell’amicizia con Vicki Kugelmann, profuga tedesca simile a lei per età e condizione, ma ben diversa per carattere e modi. L’incontro fra Miss Roach, Vicki e il tenente darà vita a un curioso triangolo, che non sarà mai davvero amoroso e che anzi la costringerà a misurare tutto il peso della propria solitudine e a patire l’offesa dell’insincerità. Ma chi ha imparato a valutare se stesso e il prossimo con onestà e compassione, pare dirci questo romanzo, riuscirà a costruire un suo finale, realisticamente lieto senza essere stereotipato.

Patrick Hamilton, autore del Novecento inglese da riscoprire, amato da scrittori come Graham Greene, Doris Lessing e Nick Hornby, ci ha lasciato un malinconico e appuntito ritratto d’epoca rallegrato da pennellate di grande comicità.

«Patrick Hamilton possiede un’immediatezza di empatia che rende alcuni suoi quadri, alcuni suoi personaggi, memorabili come quelli di un Dickens, sofferti come quelli di un Gissing».
dalla postfazione di Doris Lessing

«Grintoso, reale, duro e sardonico. Se stavate cercando di volare da Dickens a Martin Amis con una sola sosta notturna, allora Hamilton è l’uomo che fa per voi. Il mio nuovo migliore amico».
Nick Hornby

«Schiavi della solitudine mi sembra un capolavoro e sicuramente uno dei migliori romanzi sulla seconda guerra mondiale».
David Lodge, «The Times Literary Supplement»

«Tutti i suoi romanzi sono meravigliosi, ma questo è il mio preferito».
Sarah Waters

«La sua opera migliore può facilmente reggere il confronto con i suoi più celebri contemporanei George Orwell e Graham Greene».
«The Sunday Telegraph»


Sullo sfondo di una Londra bombardata di delineano le vite di chi è dovuto scappare, alla ricerca di salvezza, costretto ad abbandonare la propria casa e la propria città. Ed è qui che conosciamo Miss Roach, nubile lavoratrice in una casa editrice, che condivide una stanza in una piccola pensioncina chiamata: Rosamund Tea Rooms. Giorno dopo giorno la sua vita sembra procedere per inerzia: si sveglia, va al lavoro e ritorna alla sua stanza, come tanti altri pendolari. Sembra che nulla possa cambiare questo vortice, tranne l'arrivo di un tenente americano e di una profuga tedesca che getteranno nuova luce nella sua vita. Patrick Hamilton ci regala uno sguardo attento ed ironico sulla vita di chi è dovuto scappare dalla guerra: quello che accomuna tutti i protagonisti è un profondo senso di solitudine verso la vita che hanno dovuto abbandonare in fretta e furia per sfuggire ai bombardamenti. La piccola pensioncina all'improvviso diventa il centro del mondo e grazie alla sua ironia i temi cupi della guerra sembrano quasi echi lontani, appartenenti ad un'altra dimensione mentre qui, nelle sue piccole stanze intrecci amorosi e divertenti scambi di vedute attirano gli sguardi e l'interesse del lettore. Sotto la patina di ironia il romanzo ha un cuore pulsante che ruota attorno alla profonda solitudine dei personaggi, ai giorni grigi e alla paura del domani. Una lettura piacevole e profonda allo stesso tempo.

Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni





    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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