venerdì 3 maggio 2024

Recensione: Il sogno di Unnur


Il sogno di Unnur
di Ragnar Jónasson

Editore: Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo ebook: € 11,99
Pagine: 224
Titolo originale: Mistur
Traduzione a cura di: Valeria Raimondi


La violenta bufera di neve che si è abbattuta sull’Islanda orientale, isolando completamente le poche case dell’interno, avrebbe dovuto tenere chiusi in casa anche i più audaci. Eppure, qualcuno ha deciso di sfidare il vento e il gelo e di avventurarsi in una delle zone più remote del paese. Un posto non adatto agli esseri umani; non in quel periodo dell’anno. In una fattoria dove manca la corrente e la linea telefonica è interrotta, Einar ed Erla si preparano al loro Natale solitario, quando un rumore inaspettato li fa sussultare. Qualcuno sta bussando alla porta. Una visita inattesa. Einar apre, e l’ospite sconosciuto entra. Chi è l’uomo che dice di essersi perso in una giornata come quella? Cosa sta cercando realmente? Forse è un bugiardo. O addirittura un assassino? Una cosa è certa: in quella casa, esclusa dal resto del mondo, avvolta dal buio, dal freddo, dal sibilo del vento, non tutti sopravviveranno alla notte. In seguito al ritrovamento dei corpi, le indagini sono affidate a Hulda Hermannsdóttir, ispettore della polizia di Reykjavík, rientrata in servizio dopo che la sua vita è stata sconvolta da drammatiche vicende familiari. Ma liberarsi dei propri fantasmi è molto difficile: Hulda sarà perseguitata ancora a lungo dalla sensazione di non aver capito in tempo. Davvero esiste una via di fuga dal proprio senso di colpa? Il suo lavoro di poliziotta è una sorta di gioco che si svolge in un’area grigia al confine tra il giorno e la notte, dove le vittorie definitive non esistono. Così, «la migliore eroina tragica che il giallo ci ha dato negli ultimi tempi», come scrive il Sunday Times, dovrà imparare a nascondere i sentimenti e a difenderli, a comportarsi come se niente fosse successo, per non dover rinunciare alla vita.



È quasi Natale e nella fattoria che giace in mezzo al nulla Erla si guarda intorno, ammira l'albero di Natale che hanno preparato e già pregusta la lettura di un buon libro alla luce fioca del salotto. Einar andrà a letto presto, come sempre e lei potrà immergersi nei mondi lontani. Ma, proprio mentre stanno parlando seduti nella loro cucina, sentono dei colpi alla porta. È impossibile che qualcuno si sia avventurato fino alla loro fattoria, con questo tempo. Ma i colpi si ripetono, ancora più violenti. Quando aprono la porta si trovano davanti Leo, un uomo che dice di essersi perso mentre era a caccia con amici. Einar lo accoglie e lo invita a rimanere da loro ma Erla ha da subito la sensazione che questo ospite inatteso non è chi dice di essere e la tensione è sempre più forte. Erla pensa alla figlia che li deve raggiungere per il pranzo di Natale. Abita in una fattoria non lontano dalla loro ma con questa bufera non è detto che riesca a raggiungerli. Durante la notte Erla non riesce a dormire, non si sente tranquilla ad avere uno sconosciuto in casa. Mentre veglia al suono della bufera che imperversa sente che l'uomo si aggira per la casa ma non ha il coraggio di andare a controllare. 
Al commissariato di Reykjavík, Hulda Hermannsdóttir cerca di concentrarsi sul lavoro. La sua scrivania è ricoperta di rapporti e ci sono indagini su cui lavorare, ma le risulta molto difficile. È rientrata al lavoro dopo la tragedia che ha sconvolto la sua vita e che l'ha lasciata con un senso di colpa che difficilmente riuscirà a superare. Ma c'è un caso in particolare che torna sempre alla sua memoria: una ragazza scomparsa anni prima che non è riuscita a risolvere. Unnur era una ragazza tranquilla, seria, brava a scuola, con la passione per la scrittura. Dopo il diploma ottiene il permesso dai genitori per prendersi un anno sabbatico per fare un viaggio in Islanda, alla scoperta di luoghi a lei sconosciuti, senza un itinerario preciso, per scrivere il suo primo libro. Ma dopo qualche mese scompare, così, da un giorno all'altro, senza più dare notizie di sé. A nulla servono gli sforzi di Hulda per ritrovarla ed è sempre più convinta che sia morta. Sente ancora ogni tanto i genitori di Unnur, che la chiamano anche dopo anni per sapere se ha qualche novità. L'hanno cercata anche pochi giorni prima ma lei non ha avuto la forza di rispondere, alle prese con il suo dramma familiare, proprio non ce la fa a parlare con loro. Quando finalmente trova il coraggio di andare a trovarli, scopre che anche il padre di Unnur è scomparso. È uscito un giorno e non ha fatto più ritorno ma con la bufera è praticamente impossibile cercarlo e si teme il peggio.
Quando al commissariato arriva la notizia che in una fattoria immersa nel nulla è successa una tragedia, molti giorni dopo Natale, Hulda decide di prendere parte alle indagini, è l'occasione per allontanarsi da casa per dedicarsi a qualcosa che spera la terrà lontana anche dai suoi pensieri. Quello che trova alla fattoria è inspiegabile e, a mano a mano che scava nella vita dei due proprietari, emergono dettagli che la portano a capire che qualcosa di tremendo deve essere successo nel passato di quella famiglia e che, forse, non sarà possibile spiegare cosa sia realmente accaduto. 
 
Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: latte caldo
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Arnaldur Indriðason

  "Una notte infinita non solo nella realtà ma anche nella mente di chi la sta affrontando senza vedere mai la luce."


Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

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