martedì 6 dicembre 2011

Recensione: Quasi quasi m'innamoro


Quasi quasi m'innamoro
di Anna Mittone

Prezzo di copertina: € 9,90
Editore: Piemme
Collana: Narrativa
Data di uscita: settembre 2011
Pagine: 294, brossura
Lingua: Italiano
Genere: letteratura rosa

Ci sono momenti nella vita in cui si vorrebbe scomparire, “mandare avanti veloce”, come davanti a un film dell’orrore. E questo per Consolata Bogetto è uno di quei momenti. Mentre aspetta l’autobus sotto una pioggia scrosciante, ovviamente sprovvista di ombrello, in attesa di raggiungere l’odiato ma inevitabile pranzo domenicale dai suoi, incontra l’uomo che le ha spezzato il cuore. E lei non è, come in tutti i sogni a occhi aperti che ha fatto nell’ultimo anno (e cinque mesi e relativi giorni e ore), accompagnata da un uomo meraviglioso e adorante, fasciata in un abitino sexy, nel privé di un locale trendy. Ma in mezzo alla strada, con i capelli incollati al volto e il trucco sciolto, mentre lui la saluta da un ombrello formato famiglia accanto alla nuova impeccabile compagna e a una carrozzina rosa in cui, tra ninnoli e piumini, si intravede una bambina.Quando si dice “fortuna”.Meno male che nella vita di Consolata ci sono alcuni punti fermi. La famiglia: una madre logorroica che per vederla sposata sarebbe pronta a uccidere, un padre depresso e una sorella già sistemata da anni. Il lavoro in una libreria che le ha dato grandi soddisfazioni, come passare dal reparto Hobby e Turismo a Gola e Cucina dopo solo dieci anni di onorato servizio. Per non parlare del suo migliore amico, l’unica nota allegra e costante della sua esistenza che, da quando ha ben pensato di innamorarsi della donna perfetta (cuore di Madre Teresa e corpo di Nicole Kidman), la trascura.Ma forse a tutto questo c’è una soluzione. Un articolo letto per caso su un giornale di moda e un incontro tutt’altro che banale con un famoso cantante le faranno capire che a volte i sogni possono realizzarsi davvero.


Può un personaggio famoso cambiare a distanza la vita di una persona? Secondo Anna Mittone tutto questo è possibile, come ci racconta nella sua prima opera “Quasi quasi mi innamoro”, la divertentissima storia di Consolata Bogetto (già il nome è tutto un programma), trentasettenne torinese che, dopo una serie di sfighe amorose – lavorative – famigliari, si innamora di Morgan, l’ex leader dei Bluvertigo.
Consolata lavora in una libreria sin dai tempi della laurea, cioè da quando ha abbandonato il sogno di fare una brillante carriera nel campo dell’editoria, ed è stata lasciata da poco dal suo fidanzato storico, Paolo, che nel frattempo non ha perso tempo ingravidando una giovane e rampante ricercatrice universitaria.
Il libro comincia con l’incontro tra i due ex, che ovviamente non va come Consolata se l’era immaginato: non siamo in un locale trendy, né la nostra eroina è vestita in maniera irrimediabilmente sexy e domina con sufficienza la situazione, scortata da un amorevole ed affascinante compagno. La realtà è invece più prosaica: l’incontro avviene alla fermata dell’autobus, Consolata è sola e bagnata (come al solito ha dimenticato l’ombrello), mentre l’ex sfodera una famigliola perfetta, coronata da una carrozzina nuova di zecca e da un sorriso a 32 denti che non dissimula il suo compiacimento.
Ma le umiliazioni non sono finite per la nostra protagonista: afflitta, si reca sulle sue caviglie inspiegabilmente fragili al tanto odiato pranzo domenicale dai genitori, in compagnia della sorella e del cognato, da lei soprannominato “il Balengo”.
¬Tra le raccomandazioni soffocanti della madre, e le sparate del Balengo, Consolata si imbatte sulle pagine di una rivista di gossip in un articolo che parla di Morgan: è amore a priva vista, il classico colpo di fulmine.. anche se univoco, perché una parte non è consapevole dell’esistenza dell’altra.
Ma pian piano questo non sembra più avere importanza e, perso anche l’amico del cuore affezionato ai pile, che ha cominciato una storia con una giovane rampolla, a Consolata non resta che concentrarsi sul suo nuovo amore.
Tappezza la casa con sue foto (la sua preferita è quella in cui lui le ammicca dallo specchio del bagno), segue i suoi blog e le sue trasmissioni, e partecipa anche ad un suo concerto, nella speranza di riuscire a parlargli, o almeno a carpire un suo sguardo.
Ma Consolata, dopo quasi un anno di amore a distanza, deve arrendersi all’evidenza dell’impossibilità di un futuro con Morgan, e torna inaspettatamente con Paolo, l’ex pentito che torna da lei col capo cosparso di cenere.
E così riprende la sua solita vita, tutta lavoro, famiglia e storico fidanzato; perché tanto i sogni non si possono avverare... o no?
La spumeggiante Anna Mittone ci racconta una storia divertente e irriverente, beffardamente vicina alla realtà. Lo stile è fresco ed ironico, una sorta di flusso di coscienza, in cui una frase può essere lunga tanto quanto una pagina.
L’elemento caratterizzante del libro è rappresentato dall’uso frequente del dialetto piemontese, che ricorre nelle soffocanti raccomandazioni della mamma o nei ricordi di Consolata ragazzina.

Durata della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata: aranciata amara
Età di lettura consigliata: dai 17 anni




Da leggere!

Anna Mittone, nata a Torino nel 1971, sceneggiatrice televisiva, ha collaborato alla realizzazione di serie di successo come Un posto al sole, La Squadra, Elisa di Rivombrosa, Amiche mie, Terapia d’urgenza. Vive a Roma con il compagno e i due figli. Quasi quasi m’innamoro è il suo primo romanzo.

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