mercoledì 7 agosto 2013

Recensione: La grande festa di John Saturnall



La grande festa di John Saturnall
di Lawrence Norfolk

Prezzo di copertina: € 18,50
Editore: Frassinell
Pagine: 416
Formato: Brossura
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: John Saturnall's Feast
Traduzione: S. Bortolussi
Genere: Narrativa moderna


Inghilterra, 1625. Nel remoto villaggio di Buckland, John e sua madre stanno fuggendo, inseguiti da una folla scatenata che li accusa di stregoneria. Dopo aver trovato rifugio nella foresta, la madre di John apre un antico libro da cui non si separa mai - che mescola erboristeria, cucina e riti pagani - e comincia a raccontargli di un'antica Festa, segretamente tramandata di generazione in generazione. Ma mentre i piatti succulenti sorgono dalle pagine, il terreno sotto di loro si fa sempre più gelido. Quell'inverno, la madre di John muore di stenti, lasciandogli una sola preziosissima eredità: il libro della Grande Festa. Scampato miracolosamente alla morsa del gelo, John viene accolto nel castello di Buckland, il maniero di Sir William Fremantle, dove lavorerà come sguattero nelle cucine. Sotto la guida del capocuoco, e grazie alla sua abilità e determinazione, John abbandona presto gli squallidi sotterranei per gli eleganti piani superiori, dove Lucretia, l'ostinata figlia di Sir William, sfida col digiuno la decisione del padre di darla in sposa a un uomo che lei disprezza. Compito di John è tentarla con ogni prelibatezza e indurla a mangiare. La vicinanza porta ben presto all'attrazione e tra loro nasce così un amore tenerissimo, proprio mentre all'orizzonte incombe la guerra civile, che rischia di dividerli. Per conservare ciò che ha di più caro, John dovrà realizzare la visione di sua madre. Dovrà servire la Grande Festa.


Un libro da gustare che potete crederci o no! La storia inizia con il nostro protagonista John Sandall che vive con la madre esperta guaritrice nel bosco ai margini del centro del villaggio di Buckland. Sono costretti a vivere così in esilio poichè la madre non è ben vista dagli abitanti del villaggio perchè considerata una strega. Nella loro piccola casa emarginati da tutti John viene a conoscenza del libro della Grande Festa, un libro tanto prezioso per la madre che contiene, ricette, rimedi naturali e tante nozioni della cultura pagana. Un vero e proprio tesoro che rimarrà a John una volta morta la madre. Grazie a questo libro inizia l'avventura di John che si ritrova catapultato al castello di Buckland dove inizierà a lavorare con il più misero degli incarichi ma che poi vedremo riuscirà presto a diventare cuoco. Qui John lavora con maestria e grazie alle sue capacità e alle sue doti innate si farà strada diventanto sempre più importante. Durante questa scalata al successo troverà anche l'amore, quello di Lucretia, figlia di Ser William Fremantle il signore del castello. Purtroppo il loro amore non avrà vita facile poichè la guerra sconvolgerà le loro vite. Un romanzo dolce e ricco di ricette, miste a leggende e credenze pagane. Le parole con cui sono descritti i piatti e gli ingredienti lasciano al lettore la sensazione di stare mangiando per davvero tutti i cibi prelibati che prepara John. L'autore ha saputo davvero con grande capacità descrittiva e narrativa riportare questa storia non in un semplice libro che contiene ricette culinarie qualsiasi ma ha saputo racchiudere in un racconto omogeneo amore, storia, cibo e tradizioni in un unico filone che incanta, con le sue immagini evocative e i profumi che sembrano prendere vita ed essere reali. Belle anche le ricette originali dal libro di John che compaiono trascritte durante la narrazione principale. Un libro che consiglio e che non ha stagioni, si può leggerlo sotto l'ombrellone o di inverno avvolti da una coperta.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Sidro
Età di lettura consigliata: dai 16 anni







“Ricette, amore e tradizioni pagane in un mix che incanta.“


Lawrence Norfolk  è l'autore dei bestseller La mirabolante avventura di John Lemprière, erudito nel secolo dei lumi, Un rinoceronte per il papa e La caccia al cinghiale, tre romanzi storici che sono stati tradotti in ventiquattro lingue. È il vincitore del Somerset Maugham Award e del Festival della Letteratura di Budapest, e i suoi libri sono stati finalisti dell'IMPAC Prize, del James Tait Black Memorial Award e del Wingate/Jewish Quarterly Prize for Literature. Vive a Londra con la moglie e i due figli. www.kimizzo.com

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