sabato 11 aprile 2015

Recensione: Mortdecai



Mortdecai
di Kyril Bonfiglioli

Prezzo cartaceo: € 16,50

Prezzo E-Book: € 9,99
Editore: Piemme
Titolo Originale: Don’t Point That Thing At Me
Pagine: 260
Genere: Narrativa Moderna, Spy-thriller


Charlie Mortdecai è un mercante d'arte "dissoluto e immorale" di nobilissime origini che - più che altro per non pensare a quanta poca raffinatezza ci sia oggigiorno là fuori - si diverte a vivere disonestamente. Amante della vita pericolosa, delle letture osé e di svariati tipi di liquori, non può fare a meno del suo maggiordomo-sgherro, Jock, che si delizia a eliminare eventuali scocciatori col suo tirapugni di ottone, ma sa anche preparare a Charlie gustose colazioni annaffiate di brandy. Di tanto in tanto, Mortdecai ha qualche cliente milionario che gli chiede di procurargli questo o quel quadro di valore... Stavolta, si tratta della "Duchessa di Wellington" di Goya, che fino a poco prima se ne stava beatamente appesa al Prado di Madrid. Le cose si complicano quando il mandante, certo Milton Krampf, multimiliardario americano sposato con la bionda e vogliosa Johanna, ha la brillante idea di morire... Riuscirà Mortdecai, insieme al fedele Jock, a sfuggire ai servizi segreti di almeno due o tre Paesi, e soprattutto al suo temibile nemico, nonché vecchio compagno di scuola, il poliziotto Martland - un uomo davvero poco elegante, che non sa distinguere un porto da un whisky ben invecchiato?


A Londra le giornate per Charlie Mortdecai  sono scandite dal risveglio con una buona tazza di tè che non deve mai mai mancare per nessun motivo, un completo su misura, un giro al parco e poi perchè no, una bella avventura in una galleria d'arte e poi da un meccanico tra spari di proiettili e teste che saltano. Per Mortdecai la vita non è mai stata monotona, sarà anche per il suo lavoro di intenditore d'arte non sempre sulla retta via ma ora le cose sembrano proprio precipitare e si è ritrovato tra la polizia speciale che ha il permesso di uccidere un sospettato con a capo il suo vecchio amico Martland ed un quadro di Goya rubato, ah dimenticavo dei ceffi poco raccomandabili gli stanno anche dando la caccia. Questo primo libro della trilogia di Bonfiglioli uscì negli anni '70 e riscosse davvero un sacco di successo in patria: ora grazie a Piemme ed al film di Johnny Depp possiamo anche noi goderci l'umorismo inglese di questo mercante d'arte dalle doti nascoste e dal fascino indimenticabile. Il protagonista Charlie è davvero un uomo fuori dal comune: le sue battute al vetrilo conquistano il lettore con il quale Mortdecai intraprende sin da subito un dialogo raccontandogli le sue vicende come si farebbe ad un vecchio amico di fronte ad un camino con in mano un buon whisky di pregio.  La lettura scorre piacevole ad un ritmo ben congeniato dell'autore: ci sono molti colpi di scena ed intricati ragionamenti alla Sherlock Holmes, ma è soprattutto la presenza di Mortdecai che rende il romanzo meraviglioso. Charles non è il classico protagonista e soprattutto non è un vero eroe: è un ladro, un vizioso soprattutto quando si tratta di whisky, un bugiardo e anche un assassino ma è questo che lo rende un personaggio reale a tutto tondo con i suoi pregi ed i suoi difetti. Mi auguro che la casa editrice continui a pubblicare la serie, non vedo l'ora di sapere che
cosa aspetta Mortedai nel prossimo romanzo.




The Mortdecai Trilogy:

- Mortdecai -  Don’t Point That Thing At Me  1973
- Something Nasty In The Woodshed Macmillan, 1976
- After You With The Pistol Secker and Warburg, 1979





Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè al mandarino

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni





“Un insolito mercante d'arte con un innato senso per..i guai!!”








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