mercoledì 30 agosto 2017

Recensione: Felice come un cane


Felice come un cane

di Julie Barton


Editore:Edizioni Piemme
Prezzo Cartaceo: € 18,50
Pagine: 276
Titolo originale: Dog Medicine


Quando Bunker mi vedeva, inarcava il corpo come un apostrofo di felicità: gli piacevo. Ero sempre stata piuttosto insicura, non ero convinta di piacere molto. Ma sapevo che Bunker non aveva motivo di prendermi in giro, di mentirmi o giudicarmi. E liberarmi dal peso di quel dubbio mi faceva sentire così leggera, che avrei potuto volare fino ai rami più alti degli alberi e trascorrere la mia giornata lì. Il giorno in cui Bunker è nato, in una fattoria in Ohio, secondo di una cucciolata di golden retriever, in un appartamento a New York le tenebre della depressione, che da un po' si stavano infittendo, inghiottono Julie. All'improvviso, a poco più di vent'anni, si trova sola e disperata, bisognosa di aiuto e di qualcuno che si occupi di lei. Come Bunker. Tornata dai genitori, sembra che nulla la possa aiutare. L'idea di adottare un cane è l'ultima spiaggia. Qualche tempo dopo, come era destino, le vite di Julie e Bunker si incrociano. Con il suo amore incondizionato, la sua capacità di vivere l'istante e la felicità che esprime in ogni gesto, Bunker insegna a Julie a tenere a bada i brutti pensieri e a stare nel presente. Nel suo sguardo, come in quello degli amici più veri, anche nei momenti più cupi, Julie trova sempre la stessa risposta: «Io credo in te e non ti lascio sola».



Julie è una ragazzina che ama la musica, il suo mondo è costruito attorno ad essa. Nel suo soggiorno non c’erano mobili, solo il suo stereo, quello che aveva sin dai tempi del liceo. Accanto erano sparpagliati cd e cassette di Van Morrison, Ani Di Franco, Tori Amos, Big Star, Ella Fitzgerald, Metallica (gusti di tutto rispetto, a mio modesto giudizio). I compagni delle sue ore più buie, quando si sparava la musica nelle orecchie, perché nel silenzio avrebbe sentito solo i pensieri che le frullavano nella testa. Pensieri che comparivano all’improvviso e che non riusciva a mettere in dubbio, pensieri che dicevano che non valeva niente, che era stupida, brutta e debole. Sbagliata. Troppo sbagliata per continuare a vivere. Prima di trasferirsi a New York aveva sempre vissuto in Ohio ed era stanca del Midwest, con i suoi orizzonti lontani e le sue notti buie e silenziose. Qualcosa non tornava. Per gran parte del liceo e dell’università era stata convinta di essere semplicemente nata nel posto sbagliato. Guardava un sacco di televisione e aveva deciso che era una ragazza di città, non di campagna. Era finita lì per colpa di un semplice errore geografico. Non poteva attribuire il suo malessere ai suoi genitori, che erano una coppia felice. Lei e suo fratello litigavano ferocemente, certo, ma era normale, pensava. Ci sarebbero voluti quel crollo e parecchi anni di terapia per capire che non era così. A ciò si deve aggiungere che, se il rapporto conflittuale con suo fratello aveva incrinato le fondamenta della sua autostima, il suo fidanzato di New York, Will, rappresentò l’invasione di termiti che ne condannò l’intera struttura. Julie dovrà affrontare un periodo nero, in cui la depressione la farà da padrone, ma l’aspetto positivo di tutto ciò, sarà l’arrivo improvviso e miracoloso, secondo me, del piccolo Bunker, un cucciolo che diverrà l’angelo custode della giovane; e che saprà starle accanto sempre, in ogni istante buio. Mi ha molto emozionato il passaggio in cui la giovane comprende che: una sua parte, quella parte profonda che sin da bambina comunicava con gli alberi, i cerbiatti e gli uccelli, si risvegliava quando gli teneva la testa del cucciolo tra le mani. Sapeva che il legame che la univa a Bunker, non apparteneva a questo mondo e che la sua determinazione e la sua innocente bontà avrebbero sconfitto qualsiasi malattia. Senza togliervi il gusto di scoprire per conto vostro il finale, posso dire, che l’effetto strappalacrime non mancherà, anche se resta indubbio il tentativo dell’autrice di trasmettere un messaggio di speranza. L’amore tra animale ed umano, può essere una reale salvezza.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Frappè alla mela
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Julie Barton







  "A volte abbiamo bisogno che qualcuno ci ami anche al nostro posto,
spesso quel qualcuno, è un cane  "



                            

2 commenti:

  1. ciao, nuova follower! Complimenti per blog e recensioni, entrambi belli; ti aspetto da me come lettrice fissa se ti va; qui il mio WWW pubblicato stamattina

    https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2017/08/www-wednesday-3.html

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  2. Grazie mille per il tuo commento, e per il link. Continua a seguirci, pure tu.

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