martedì 1 agosto 2017

Recensione: L'eredità dell'abate nero

L'eredità dell'abate nero
di Marcello Simoni

Editore: Newton Compton
Prezzo cartaceo: € 9,90
Prezzo Ebook: € 4,99
Pagine: 347
Genere: Thriller Storico



Numero 1 in classifica in Italia
Firenze, 21 febbraio 1459.
Il banchiere Giannotto Bruni viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell’abbazia di Santa Trìnita. L’unico testimone è Tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco, che paga caro l’avere assistito al delitto: immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio, solo l’inspiegabile intervento di un uomo molto influente riesce a sottrarlo alla morte. Ma a quale prezzo? Da quel momento in poi Tigrinus sarà braccato e costretto a fronteggiare i tentativi di vendetta di Angelo e Bianca, il figlio e la nipote della vittima, convinti che meriti la forca. Mentre cerca di sfuggire ai parenti di Giannotto, il ladro scopre però qualcosa di decisivo per il proprio destino: la morte del banchiere è legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall’Oriente. Per aver salva la vita, Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente Cosimo de’ Medici e affrontare un incredibile viaggio per mare, alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo misterioso passato... Un uomo chiamato l’abate nero.

L'autore italiano di thriller storici N°1 in Italia e più letto nel mondo
Ai primi posti delle classifiche italiane
Un autore da 1 milione di copie
Vincitore del Premio Bancarella

Nella Firenze del Quattrocento si aggira un oscuro personaggio dalle origini ignote di nome Tigrinus.
Il suo destino è intrecciato a quello dei potenti signori della città: i Medici.


«Io mi diverto molto con le storie di Marcello Simoni e ve le raccomando. Se avete amato sir Walter Scott, Il Signore degli Anelli e il poema di Ludovico Ariosto, ecco un loro pronipote.»
Antonio D’Orrico, Corriere della Sera

«Non ti fa sentire il peso di una storia di settecento anni fa, ma la rende attuale. Il presente storico è la cifra estetica più originale di Simoni.»
Vittorio Sgarbi

«La sua scrittura è un mix tra Il nome della rosa in salsa ferrarese e un Dan Brown con influssi salgariani...»
Leonetta Bentivoglio, la Repubblica








Tigrinus si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato: unico testimone dell'omicidio di Giannotto Bruni sarà anche l'unico ritenuto colpevole dell'atto. Per ritrovare la propria libertà il giovane ladro dovrà rapire il monaco Lionardo da Pistoia per conto di Cosimo de' Medici, il quale sin dalla sua tenera età ha sempre vegliato su di lui. Per completare l'opera Tigrinus non solo scoprirà che l'omicidio di Bruni sembra inspiegabilmente collegato ad un carico di perle ed a una nave sparita nel nulla, ma capirà cosa lo lega a de' Medici. Primo libro di una nuova avvicente saga ed ennesima conferma del talento di Marcello Simoni, autore di romanzi thriller storici che vanta  vendita da record e che poco ha da invidiare alle grandi firme internazionali. Questa volta Simoni parte dalla figura di Damiano de' Medici gemello di Cosimo che si dice sia morto subito dopo la nascita e analizza la passione per l'occulto di quest'ultimo riuscendo a trasportare il lettore in una Firenze quattrocentesca affascinante ed inedita. Sono queste le basi su cui poggia la trama e che hanno reso la lettura avvincente sotto ogni aspetto. Ad accompagnare poi Tigrinus nella sua ricerca troveremo Bianca de Brancacci una ragazza indomita e dal carattere forte che darà del filo da torcere al nostro protagonista, il cugino Angelo Bruni un'anima romantica ed impaurita ed infine il nano Caco compare di scorribande di Tigrinus. Innumerevoli sono i misteri che troveranno risposta ma sarà il passato del protagonista il vero perno centrale attorno cui ruoterà l'intera saga, di cui non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.

Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla rosa
Formato consigliato: cartaceo

Età di lettura consigliata: da 16 anni







"Siete pronti a scoprire che cos'è la Tavola di Smeraldo?"

                      
    

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