mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione: Non è colpa del karma


Non è colpa del karma
di Norton Laura

Editore: Corbaccio
Prezzo Cartaceo: € 17,90
Prezzo Ebook: € 9,99
Pagine: 368
Titolo originale: No culpes al karma de lo que te pasa por gilipollas


Quando Sara Escribano, alla soglia dei trent’anni, si rende conto che le scelte fatte fino a quel momento non le hanno permesso di realizzare nulla di concreto, decide di mettere da parte la chimica, rinunciare al concorso per insegnanti e investire nel suo vero sogno: quello di riaprire l’atelier della nonna paterna. Nel pittoresco quartiere di Malasaña, a Madrid, la piccola bottega aspetta la giusta occasione per tornare a brillare e Sara, circondata da una famiglia divertente, maldestra e sull’orlo dell’implosione, investe tutte le proprie energie nella realizzazione di straordinari oggetti piumati. Persino quando il fidanzato Roberto decide di partire per Parigi per un anno, lasciandola sola e alle prese con un’impresa, e una vita, che fatica a decollare. A complicare ulteriormente le cose ci pensa anche Lu, la sorella minore, che di punto in bianco annuncia alla famiglia le sue imminenti nozze con Aarón, il grande amore adolescenziale di Sara perso di vista alla fine della scuola. Il suo arrivo non fa che creare ancora più scompiglio,e riempirla di dubbi. E se la relazione con Roberto, a causa della distanza, si fosse infilata lungo un crinale pericoloso? E se la grande sfilata organizzata dall’amico David – che potrebbe essere il suo trampolino di lancio – si rivelasse un enorme fallimento? Tra laboratori allagati e incursioni notturne allo zoo, in un’altalena di alti e bassi, «piccoli» incidenti e «grandi» drammi…



La vita di Sara Escribano è decisamente confusa e disorganizzata, tutto sembra succedere sempre a lei nei momenti meno opportuni, eppure credo sia proprio questo quello che mi ha conquistata di più di questo libro. Sara ha un ragazzo che si può definire perfetto, se  solo non fosse dovuto partire per Parigi per lavoro, intanto nonostante la mancanza dell'amore, decide di cambiare rotta nella sua vita professionale e di rincorrere il proprio sogno e iniziare a produrre creazioni moda con le piume, recuperando il vecchio laboratorio della nonna che le ha trasmesso questa passione. Un periodo già pieno per la nostra protagonista ma non finisce qui,  il tutto viene condito ancora di più quando la sua giovane sorella decide di sposarsi con il suo ultimo fidanzato, Aarón, lo stesso compagno di scuola di cui Sara da ragazzina era perdutamente innamorata, il suo primo amore, che anche se non è riuscita a conquistare allora, riesce comunque a scombussolarla totalmente  adesso che di tempo ormai ne è passato parecchio. Non vi preoccupate, a Sara ne succedono tante e tante altre ed insieme alla sua famiglia scombinata ma anche tenera ci tiene compagnia con una lettura simpatica che fa sorridere anche se a tratti diventa surreale. I personaggi sono tanti ed ognuno ha il suo ruolo specifico, come le casualità, ogni voce ha la sua storia e riesce perfettamente ad incastrarsi alle altre del coro, ottenendo un mix forse assurdo ma comunque ben riuscito. Mi è piaciuto leggere di Sara, non sempre nella vita trova la strada spianata e a volte per capire i propri errori deve sbatterci la testa, ma in fondo credo che forse a tutti nella vita sia capitato di sbagliare, di cadere e rialzarsi e anche di essere vittime del karma.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Camomilla al finocchietto
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni






      "Trent'anni e una vita incasinata in un pittoresco quartiere di Madrid."


martedì 27 febbraio 2018

Review Party: Nowhere Girls


Oggi sono contentissima di far parte di questo ReviewParty per un libro che vi consiglio vivamente! Scopriamolo insieme e non perdetevi questo party che troverete su diversi altri blog.




Nowhere girls
di Amy Reed

Editore: Piemme Editore
Prezzo Cartaceo: € 17,00
Prezzo Ebook: € 6,99
Pagine: 372

Chi sono le Nowhere Girls? Sono tutte le ragazze, ma per cominciare sono in tre: Grace, tenera e impacciata, è nuova in città, dove si è dovuta trasferire a causa dei pregiudizi nei confronti della madre; Rosina, lesbica e punk, sogna di diventare una rockstar, ma è costretta a lavorare nel ristorante messicano di famiglia; ed Erin, un'asperger con due fissazioni, Star Trek e la biologia marina, vorrebbe assomigliare a un androide ed essere in grado di neutralizzare le emozioni. In seguito a un episodio di stupro rimasto impunito, le tre amiche danno vita a un gruppo anonimo di ragazze per combattere il sessismo nella scuola. Le Nowhere Girls.













Alle porte della festa delle donne, vi parlerò oggi di un romanzo “giovanile”, frizzante e indicato anche e soprattutto per le lettrici più giovani. Un romanzo che narra le vicende di tre ragazze diverse tra loro, ma che a seguito di un tragico episodio di stupro (che mi ha letteralmente sconvolto come lettrice); decidono di unirsi e di lottare contro il sessismo della cittadina in cui vivono (grande piaga tra l’altro, della nostra società). Veniamo ora alle protagoniste di questo “ particolare trio”.
Da un lato c’è Grace, che si ritrova in questo strano posto, che non sa neppure se sia un paesino o un sobborgo, impantanata in un purgatorio tra un passato insoddisfacente e un futuro sconosciuto. A breve, la ragazza dovrà anche iniziare la scuola, la prossima domenica sua madre terrà il primo sermone nella nuova chiesa, nulla dunque, nella nuova realtà di Grace, sembra essere neppure lontanamente a posto. Nulla, lì, sa di casa per lei. Grace attraversa all’inizio del romanzo, una fase esistenziale complessa, si chiede se sia il caso di pregare, di chiedere un consiglio su come comportarsi. Forse dovrebbe fare posto a Dio. La domanda in lei, fondamentale è: come fai a cominciare una nuova vita, se non sai chi sei?
Dall’altro Erin affetta dall’asperger, la cui madre pensa di aiutarla, perché è convinta che sia quella la chiave della felicità: trovare un modo per integrarsi. Lei, però, ci ha già provato: ha passato tutta l’infanzia a osservare la gente e cercare di capire come essere una “ragazza normale”. Era diventata un mimo, che interpretava molteplici parti: si era in passato anche fatte crescere i capelli, indossava abiti che sua madre considerava carini, in terza media per un po’ si era addirittura truccata, tutto questo per apparire “normale”. Erin era dunque sempre stata una specie di ca¬maleonte, ecco, si adattava a ogni gruppo in cui si ritrovava, scandagliando di continuo il database che aveva in testa per stabilire quali abiti fossero adatti o meno, cosa fosse giusta dire o non dire, quali sentimenti provare e quali no. Anche se ce la metteva tutta, però, non era mai completamente adeguata. Le parole le uscivano sempre un po’ troppo presto o un po’ troppo tardi la voce troppo alta o troppo bassa. Più tentava di integrarsi, peggio si sentiva. La gente sa come sono i ragazzi maschi con la sindrome di Asperger, o almeno pensa di saperlo: s’infuriano, battono dappertutto e urlano. Lottano e si dimenano, puniscono il mondo che li fa soffrire. Le ragazze “Aspie”, invece, sono invisibili (questo dettaglio in particolare, mi ha davvero rattristato). Infine abbiamo Rosina, un’adolescente lesbica che lotta quotidianamente per riuscire nel suo coming out. Ho adorato (come donna), che le tre ragazzine abbiano deciso di unirsi per lottare contro la crudeltà del “maschio alfa di Prescott” (categoria di uomini, purtroppo non presente solo all’interno della cittadina di cui sia narra in questo libro). La violenza compiuta su Lucy, è certamente imputabile a tutta la comunità (non solo ai colpevoli materiali), a mio modesto giudizio. I responsabili in questo romanzo, sono tutti. L’intera scuola, gli studenti e il corpo amministrativo, l’intera comunità di Prescott, che con il loro “comportamento” hanno lasciato che i tre colpevoli restassero impuniti. I loro amici, le famiglie, i compagni di squadra che si sono girati dall’altra parte. Tutti quelli che hanno accampato le solite scuse del “sono ragazzi” e pensato che fossero più facili ignorare Lucy invece di ottenere giustizia per lei. Un romanzo toccante, per imparare a lottare, a dire di no, a ribellarsi contro ogni forma di violenza.



Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Caffè macchiato con cioccolato
Formato consigliato: Cartaceo
Sito dell'autrice: Amy Reed

Età di lettura consigliata: dai 16 anni











"Tre ragazze unite contro il sessismo."



   

                                        

lunedì 26 febbraio 2018

Recensione: La battaglia delle tre corone

La battaglia delle tre corone
di Kendare Blake

Editore: Newton Compton
Prezzo cartaceo: € 10,00
Prezzo Ebook: € 2,99
Pagine: 384
Genere: Fantasy


Bestseller del New York Times
Tradotto in 17 Paesi

Tre sorelle un solo trono
Una guerra all'ultimo sangue

Da che se ne ha memoria, sull’isola di Fennbirn ogni generazione è stata scandita dalla nascita di tre gemelle: tre regine, tutte ugualmente degne nella successione ereditaria della corona e tutte in grado di padroneggiare la magia. Mirabella è una fiera elementalista, sfacciata come i suoi incantesimi: governa il fuoco, i flutti e i fulmini con il solo schioccare delle dita. Katharine è in totale simbiosi con i veleni: può ingerire anche la più letale delle sostanze tossiche senza che le accada nulla. Arsinoe, invece, ha sviluppato una perfetta comunione con la natura: può far sbocciare le rose più incantevoli o ammansire i leoni con il suono gentile della sua voce. Ma per diventare regina non basta il diritto di nascita, ognuna di loro dovrà combattere duramente per ottenere la corona, perché non si tratta di un gioco in cui si vince o si perde… In ballo c’è la loro vita. Questa è la notte in cui le gemelle compiono sedici anni, la battaglia ha inizio.

Bestseller del New York Times
Tradotto in 17 Paesi

Tre regine oscure
Nate in terre antiche
Son sorelle eppure
Mai saranno amiche


«Kendare Blake ha immaginato una società matriarcale, isolata e ricca di dettagli e personaggi complessi. Il tutto condito con una prosa sontuosa e poetica. Bello e sanguinario, tenero e violento, in due parole: preciso e appassionato. Totalmente avvincente.»
Kirkus Reviews

«Miriadi di sottotrame e relazioni tra i personaggi si dipanano attorno alla storia principale e lasciano con il fiato sospeso fino alla fine del libro.»
Publishers Weekly









Tre sorelle gemelle separate alla nascita e cresciute da tre diverse famiglie, tre regine che incarnano tre poteri diversi pronte a scontrarsi tra loro per arrivare al trono. Katharine che incontriamo per prima è un'avvelenatrice, le ultime detentrici del trono erano tutte come lei, poi c'è Arsinoe una naturalista ed infine Mirabella l'elementare, la più forte delle tre poiché capace di governare gli elementi. Non è stato semplice entrare in sintonia con questo romanzo, la prima parte non è molto scorrevole l'autrice ci introduce tutte le cerimonie e gli usi che si legano ad ogni regina e questo rende la lettura un po' difficoltosa. La battaglia intestina tra le tre sorelle è avvincente, tra tradimenti e colpi di scena alla fine si prende il ritmo e ci si gode la storia: le tre sorelle vengono ben caratterizzate ed è interessante che l'unica cosa che accumi queste tre sorelle sia la voglia di eliminare le altre due. Le idee ci sono, i personaggi anche peccato che ogni tanto l'autrice si sia persa dietro grandi giri di parole senza mai arrivare ad un vero dunque. E' stata una lettura altalenante, bella sotto alcuni punti di vista e pessima sotto altri. Non mi sento di bocciare completamente questo romanzo che fa parte comunque di una trilogia, aspetterò il secondo capitolo per vedere dove la storia andrà a tendere per valutare meglio. Lo consiglio soprattutto per le ambientazioni fantasy e per le tre sorelle che sono davvero tre donne meravigliose.


Durata totale della lettura: cinque giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: Ebook

Età di lettura consigliata: da 16 anni






"Tre sorelle, tre regine..ma solo una arriverà al trono."


   

                                        

domenica 25 febbraio 2018

Recensione: Nottetempo


Nottetempo
di Luca Russo

Editore: Tunué
Prezzo Cartaceo: € 16,90
Pagine: 120

Alberto ha passato la vita con le spalle felicemente ricurve sui tasti di un pianoforte o con il corpo e la mente volti a Giulia, la donna solitaria dallo sguardo triste, e dalla grazia ipnotica, che ha amato senza riserve. Dopo la sua morte, Alberto viene inghiottito da un’assenza che si trasforma in un viaggio onirico e surreale nelle stanze della mente. È qui che il bisogno, e allo stesso tempo l’incapacità di suonare ancora, dà forma a una serie d’immagini dove lo spettro dell’arte, insieme a quello della donna, aleggia nelle stanze di musei vuoti, tra le nuvole di cieli lividi, e negli spazi bui di foreste fitte e spettrali, costringendolo a fare i conti con lo smarrimento totale del sé. Luca Russo torna con un’opera ammaliante e di sorprendente forza pittorica, dove il tremore, e lo strazio per ciò che è perduto, anima ogni parola e ogni nota di colore. 



Questa lettura è stata molto più che una semplice Graphic Novel, le emozioni e i colori che sembrano uscire fuori dalle pagine ci avvolgono rendendo nostro il mondo di Alberto, che ha perso la sua amata Giulia e che cerca di riempire il vuoto che questo avvenimento ha lasciato dentro di lui attraverso la sua musica, rintanandosi in una realtà onirica dove le immagini e i ricordi si sovrappongono in un turbinio di nuance e pennellate che sembrano reali. La trama è molto forte ed emozionante e il lettore fa fatica a leggere la storia in maniera distaccata, la perdita in qualche modo è un momento che tutti viviamo e anche se ognuno l'affronta in maniera personale, l'empatia è inevitabile. Le tavole sembrano dipinti, i colori chiari si trasformano in colori scuri e l'autore cerca di usare ogni sfumatura della tavolozza per rendere le sue immagini vivide e rendere il mondo di Alberto il più verosimile possibile, in fondo il lettore insieme al protagonista compie un viaggio nel suo subconscio, nelle emozioni, nelle paure, un viaggio di quelli che non si dimenticano e che non si fanno poi così spesso. Luca Russo con questa sua opera a mio parere riesce a toccare il lettore, regalandoci una storia di sicuro non facile da trasmettere e facendolo attraverso una serie di immagini, sapientemente scelte, che rimangono impresse e che personalmente sono rimasta a lungo ad osservare, tornando indietro con le pagine durante la lettura. Un libro di sicuro importante e non per tutti e che riesce a far smuovere qualcosa dentro di noi e questo non sempre è facile da ottenere.


Durata totale della lettura: Un giorno
Bevanda consigliata:  Succo di mirtilli
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni







      "Un viaggio nell'aldilà disegnato con la potenza pittorica si Salvador Dalì."


sabato 24 febbraio 2018

Recensione: Storia di due amici ed un nemico


Storia di due amici ed un nemico
di Carla Maria Russo


Editore: Piemme editore
Prezzo Cartaceo: € 9,50 
Pagine: 256



Luigi ed Emanuele, entrambi orfani, crescono nel collegio milanese dei Martinitt. La guerra imperversa, ma la grande amicizia che lega i due ragazzini gli permette di non perdere la speranza e l'ottimismo. Nulla possono, però, contro la ferocia e l'orrore delle leggi razziali, che stravolgono le loro vite e i loro cuori...



Questo libro è un testo ad alta leggibilità adatto a chi soffre di dislessia. È un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) che consiste nella difficoltà a leggere e a scrivere in modo corretto e fluente. La dislessia non è causata da deficit sensoriali o neurologici. Il bambino dislessico può imparare a leggere. E scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie. Per questo si stanca rapidamente e commette errori. Proprio pensando alle esigenze di questi bambini, Il Battello a Vapore ha sviluppato questo progetto. Un meraviglioso progetto, aggiungerei. Questo romanzo è ambientato nel collegio dei Martinitt - chi non lo sapeva a Milano? - era un privilegio, che attenuava in parte il disagio della povertà e dell’abbandono cui la sorte mi aveva condannato e anche i timori per il futuro, quanto mai incerto per i ragazzi. Quando un Martinitt usciva dal collegio, all’età di diciotto anni, portava sempre con sé un piccolo bagaglio con cui affrontare il mondo: un mestiere, un lavoro, una piccola somma di denaro. In questo romanzo per ragazzi, la guerra con la sua crudeltà farà da capolino, in particolare la durezza della vita (se così la possiamo definire) all’interno del campo di concentramento di Innsbruck: un punto di raccolta temporanea dei prigionieri che, da lì, erano poi smistati in altri campi di lavoro. I due protagonisti, sentivamo parlare di diverse destinazioni possibili: Mauthausen, Auschwitz, Ebensee. Un libro che narra ai più giovani, con vocabili semplici, ma d’effetto; cosa si prova a uscire “indenni” (per quanto possibili) dalla guerra. Passo dopo passo, infatti, i protagonisti, usciranno dalla guerra. Si aiuteranno l’un l’altro, con affetto sincero. Non si sono sentiti deboli e soli e questo hanno salvato loro. Ci sono voluti ancora parecchi mesi e molte sofferenze per uscire definitivamente dalla guerra, ma loro hanno avuto fede al loro giuramento di resistere ed hanno superato in qualche modo l’autunno e l’inverno del ’44, l’orrore del sangue, della guerra fratricida, delle rappresaglie, dei morti abbandonati per giorni nelle vie della città, nelle sue piazze. Adorabili a mio giudizio, le immagini contenute all’interno, e altresì la presentazione dell’autrice presente nel testo.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata calda alla vaniglia
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 9-11 anni
Sito dell'autore: Jeffrey Moussaieff Masson








      "Mai dimenticare, quanto 
accaduto in quei terribili giorni."





                            

venerdì 23 febbraio 2018

5 Cose che...

Eccoci tornati ad una nuova puntata di questa bellissima rubrica ideata sempre dal blog Twins Book Lovers!

In questa rubrica i temi affrontati saranno molto vari, riguarderanno sempre il mondo dei libri, ma anche film, attori, serie tv…insomma…tutte cose che, da amanti dei libri, non potrete che approvare! Quindi, senza timore e senza indugio, vi presento il tema di oggi: 5 letture che mi hanno insegnato qualcosa.



1. Il giorno in cui ho imparato a volermi bene
di Serge Marquis 

Questo è un libro con il quale ho avuto qualche difficoltà all'inizio ma una volta andata avanti la lettura mi sono rivista molto in alcuni aspetti della protagonista. Questo libro mi ha insegnato a riconoscere Egoman, questo mostro dell'ego che spesso ci acceca e ci distrae facendoci perdere di vista le cose davvero importanti.




2. La principessa che aveva fame d'amore.
di Maria Chiara Gritti 

Un libro delicato e piacevole, una favola che ogni donna dovrebbe leggere. Mi ha fatto riflettere e ricordato, siccome ce ne dimentichiamo facilmente, quanto sia importante non lasciarsi mai influenzare e accettarsi e rimanere sempre noi stessi facendo attenzione verso chi riversiamo il nostro amore e le nostre attenzioni.




3. Il diritto di contare
di Margot Lee Shetterly

Questo libro e film mi hanno fatto riflettere molto sul passato e sui tanti limiti che ancora oggi non credo siano completamente abbattuti. Storie come queste ci insegnano a non dimenticare e a prendere esempio da persone che con la volontà e la propria bravura sono riuscite ad emergere, a lasciare un segno importante nella storia nonostante tutto.




4. L'imprevedibile viaggio di Harold Fry
di  Rachel Joyce

Questo libro per me ha un'importanza particolare siccome l'ho letto insieme ad una mia cara amica, quasi sorella. Credo che il protagonista e il suo viaggio abbiano molto da insegnare al lettore, come il coraggio di andare fino in fondo e l'importanza di non mollare mai nonostante le mille difficoltà che la vita ci fa affrontare nel nostro percorso di vita.




5. La felicità arriva quando scegli di cambiare vita
di Raphaëlle Giordano

A volte non ce ne rendiamo conto, ma per cambiare la nostra vita in meglio e anche quella degli altri basta poco ed ogni piccolo gesto ha la sua importanza. Questo libro ce lo ricorda e invoglia a migliorare la propria vita per trovare la tanto agoniata felicità.





Recensione: L'esercio dei 14 bambini. Cielo in fiamme.


L'esercito dei 14 bambini. Cielo in fiamme
di Emmy Laybourne

2# Monument 14


Editore:  Newton Compton
Prezzo cartaceo: 12,90 € 
Prezzo ebook: 2,99€
Pagine: 288
Genere: distopico



Intrappolati in un supermercato, i fratelli Dean e Alex hanno dovuto imparare a sopravvivere. Insieme ad altri dodici ragazzi hanno costruito un rifugio sicuro, lontano dal caos circostante. Ma questa fragile pace non è destinata a durare. Sapendo che le armi chimiche hanno reso tossica l’aria all’esterno, in grado di trasformare gli esseri umani in creature assetate di sangue, Dean decide di rimanere nel covo insieme con Astrid e alcuni dei ragazzi più piccoli, mentre Alex è determinato a uscire per ritrovare i genitori. Un piccolo gruppo si avventura così nell’oscurità e nella devastazione, approfittando del riparo temporaneo di uno scuolabus. Se riuscissero a raggiungere l’aeroporto di Denver, potrebbero forse ottenere una via per la salvezza. Ma il mondo là fuori è più spaventoso di quanto si sarebbero mai aspettati…




Ve lo giuro, io ci ho provato a scrivere una recensione di questo secondo volume senza spoilerare cosa era successo nel primo libro della serie. Ci ho provato davvero tanto, ho buttato via tanto tempo tra scrivi – cancella – riscrivi – ricancella, ma ho fallito. E dato che io non ho un Ser Davos che mi dice “Good, now go on and fail again” mi sono arresa e ho deciso di optare per la soluzione più semplice, ovvero scrivere un appello a coloro che ancora non hanno letto il primo volume.
Caro lettore, se non hai letto il primo volume di questa serie, ti prego di fermarti qui. La mia recensione contiene spoiler del primo libro come se piovessero, e io non voglio rovinarti una delle piccole, grandi gioie del magico mondo dei libri, ovvero scoprire cosa succederà ai personaggi, pagina dopo pagina.
Ecco, ora che ho messo i puntini sulle i e urlato "spoiler" ai quattro venti, veniamo a noi. Ci eravamo lasciati con il gruppo che veniva separato: La scelta di separarsi non è stata presa a cuor leggero - e sappiamo tutti perché - ma era necessaria. Ecco, ci eravamo lasciati qui, e qui ripartiamo, con la duplice voce narrante dei due fratelli: Alex, che si è avventurato con quasi tutta la banda verso l'aeroporto di Denver, e Dean, che è rimasto a Monument con la ragazza di cui è innamorato e alcuni dei bimbi più piccoli.
Queste due direttrici diverse portano una duplice declinazione nei ritmi narrativi del romanzo. Le parti dedicate a Dean mantengono un tenore claustrofobico: il suo mondo è racchiuso in un supermercato, da cui è impossibile uscire senza rischiare di diventare degli spietati assassini.
Le parti narrate da Alex, invece, assumono un ritmo più incalzante: cediamo (finalmente) com'è il mondo al di fuori del supermercato di Monument e - lasciatemelo dire - non è che le cose siano tutte rose e fiori... Le miglia che separano il minibus dall'aeroporto di Denver sono, infatti, un vero e proprio percorso ad ostacoli, con trappole ed incontri poco raccomandabili che si annidano dietro ogni angolo. O che si dirigono dritte dritte verso il supermercato di Monument....
Ho apprezzato molto la crescita di Alex rispetto al primo volume, dove subiva un po' l'ombra (narrativa) del fratello. In questo secondo volume Alex assume una sua completa identità, si erge a voce narrante per praticamente la metà del libro e diventa davvero difficile non amare la sua intelligenza ed il suo grande cuore. Il personaggio di Dean, invece, non riesce ad evolvere molto rispetto al primo volume - il che, da un lato, è un peccato, perché credo molto nelle potenzialità di questo personaggio ma, d'altra parte, è comprensibile che la sua evoluzione sia così limitata, dato che non esce dall'"habitat" in cui lo abbiamo conosciuto nel primo libro.
Come dite? Volete sapere cos'è successo agli altri ragazzi? No no, io per oggi ho finito con gli spoiler. Correte a recuperarvi il libro e poi fatemi sapere cosa ne pensate del finale. Non so voi, ma io sono super curiosa di leggere dil terzo volume. Cosa succederà ora?


Serie Monument 14
1# L'Esercito dei 14 bambini - Monument 14
2# Cielo in fiamme - Sky on fire
 3# Savage Drift (inedito in Italia)



Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata:  Infuso lime, zenzero e miele
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Emmy Laybourne











"Niente mi farà mai stare meglio, mai più."