giovedì 14 giugno 2018

Recensione: Dis-ordinary family


Dis-ordinary family
di Marco Bottarelli, Maurizia Triggiani

Editore: Sperling & Kupfer 
Prezzo cartaceo: € 17,50
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 352


LEI era alla ricerca di un amante per compensare un matrimonio in crisi, LUI di una brava ragazza con cui metter su famiglia. LEI non era una brava ragazza e LUI non voleva fare l'amante. Era evidente che nessuno dei due fosse adatto ai sogni dell'altro, ma non tutti i grandi amori nascono dalla realizzazione di un sogno, a volte a cambiare sono i sogni per adattarsi a un grande amore. Se è vero che il destino ha in serbo la persona giusta per ognuno di noi, nel caso di Maurizia e Marco era un po' difficile crederci. Difficile pensare che la persona giusta potesse trovarsi in fondo a una strada lastricata di incomprensioni, litigi, riavvicinamenti, delusioni, sensi di colpa. Eppure, con caparbietà, un po' d'azzardo e il coraggio di andare contro tutto e tutti, ci sono voluti quasi tre anni, ma alla fine di quella strada loro ci sono arrivati. DIS-ORDINARY FAMILY è lo spaccato quotidiano di una famiglia moderna e allargata, dove un ex scapolo, da zero a cento, si ritrova vice-papà di un bambino sensibile e iperattivo, e una donna indipendente e un po' dura si scopre innamorata come una ragazzina e determinata a mandare all'aria la sua vita per costruirne una nuova. Il tutto infiocchettato da un nuovo dolcissimo e indemoniato piccolo arrivo giunto per mischiare le carte di un equilibrio ancora precario.



Dopo una giornata lavorativa o impegnativa, non c’è niente di meglio che godersi la fine della giornata, con la lettura di un buon libro che aiuti a distrarre la mente, e “Dis-ordinary family” è proprio il libro perfetto, frizzante e ironico, e non si può non adorarlo! Maurizia e Marco raccontano in prima persona la loro storia d’amore dagli inizi, da quando ancora il loro era solo un rapporto di lavoro, fino a oggi, con la loro famiglia non convenzionale e con una nuova presenza, arrivata forse troppo presto, e il loro rapporto fatto di complicità, intimità, intesa, comprensione, sempre più maturo, e il loro amore che è sempre un fuoco che divampa e non vuole saperne di affievolirsi, perché il loro è un sentimento destinato solo a crescere e durare nel tempo. Non è stato facile arrivare dove sono oggi, e Maurizia ha dovuto faticare non poco per far aprire gli occhi a Marco, e fargli abbattere il muro delle sue insicurezze che non gli permettevano di lasciarsi andare con lei. Maurizia, però, è una donna cazzuta che non si lascia di certo demoralizzare dal primo ostacolo, è una donna che con coraggio è riuscita a buttarsi tutto alle spalle (anche se non con poca fatica e senza mille sensi di colpa), senza sapere cosa aspettarsi dal futuro, ma con la voglia di vedere dove porta l’avventura di quel nuovo turbine d’amore che la travolge.
Adoro Maurizia, la sua personalità e il suo modo schietto di raccontarsi e di parlare liberamente del suo modo di vivere la maternità. Per la prima volta mi sono trovata davanti ad un libro che parla con sincerità estrema di cosa rappresenti essere genitori, di tutte le preoccupazioni che si annidano nelle loro menti, e anche di quanto a volte sia irritante sopportare le continue e innumerevoli domande, e il caos che i figli portano in una famiglia (perché ammettiamolo, tutti noi siamo stati dei bambini un po’ rompiscatole!), e di come ci si sciolga davanti a un solo sorriso anche se il minuto prima quel visino tanto dolce ha combinato un disastro. Insomma, questo è un libro diverso dai soliti che dipingono l’immagine di una famiglia perfetta stile Mulino Bianco, dove tutti sono felici e soddisfatti, no, Maurizia e Marco, parlano della loro esperienza positiva e negativa di genitori e della loro famiglia, che seppure allargata o diversa dalle altre in apparenza, è ugualmente unita da un amore incommensurabile.


Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Fanta 
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Pagina Facebook: Dis-ordinary family




“… la famiglia perfetta non è quella dove tutto fila liscio sempre, è quella dove l’amore, anche girando e rigirando, trova sempre la via di casa.”


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