mercoledì 28 novembre 2018

Recensione: L'assemblea dei morti



L'assemblea dei morti
di Tomás Bárbulo

Editore: Marsilio

Prezzo e-book: 9,90
Pagine: 406
Titolo originale: La asamblea de los muertos


Il Guapo e i suoi compari sono quattro infami canaglie, un gruppo di derelitti schiacciati dalla crisi economica, con lavori sottopagati e una montagna di debiti. Non c’è da stupirsi che gli brillino gli occhi quando un losco commerciante di gioielli francese, ben introdotto nel jet set internazionale, gli offre l’occasione della vita: una rapina in una banca di Marrakech nei giorni della fiera dell’oreficeria. La posta in gioco è di due milioni di euro e, per averli, basta arrivare in Marocco e strisciare un po’ nei condotti delle fogne. Magari ci sarà da sudare per un paio d’ore, ma poi è fatta. Per mimetizzarsi tra i turisti, meglio portare con sé – a bordo del pulmino bianco con cui viaggeranno da Madrid a Gibilterra e poi oltre lo Stretto – anche mogli e fidanzate. Il committente ha organizzato una spalla, un misterioso arabo saharawi esperto della zona, che ha il compito di fare da interprete e di guidarli a destinazione. E che forse non è quello che sembra. Presto però cominciano i guai: una serie di imprevisti mette a rischio quello che doveva essere un lavoro rapido e pulito ma che, chilometro dopo chilometro, tra battute, insulti e continui colpi di scena, rivela ben altri scopi. Con grande ritmo, dialoghi taglienti e un irresistibile umorismo, il romanzo di Tomás Bárbulo trascina il lettore lungo le strade polverose che da Madrid portano a Marrakech, verso un finale sorprendente, che darà all’intera storia una dimensione inaspettata.


L'assemblea dei morti è la storia della rapina perfetta. O quasi. Infatti un piano che sembra essere studiato alla perfezione inizia a vacillare a poco a poco. Divertente da leggere, un mix di noir, poliziesco e  tanta ironia.
Il Guapo e la sua band vengono ingaggiati da un gioielliere per fare una rapina in una banca di Marrakech, con un bottino molto allettante e, anche se all'inizio hanno dei dubbi, mano a mano che studiano il piano si rendono conto che è molto ben orchestrato e decidono di accettare. Tanto che decidono di portare con sé mogli e compagne, per vivere il tutto come una bella vacanza che però frutterà loro un bel malloppo.
L'assemblea dei morti è uno di quei romanzi che consiglio di leggere perché ha tutti gli ingredienti per piacere. Una buona sceneggiatura, semplice, con frasi brevi, secche e che colpiscono, una trama avvincente già dalle prime pagine che si dirama in molte direzioni. I personaggi sono sapientemente descritti, tanto che leggendo il libro ti sembra quasi di conoscerli. L'atmosfera è perfetta e realistica, con un sano tocco di humor e un finale originale, molto ben congegnato sin dall'inizio. Insomma un mix ideale per il romanzo di esordio di Tomás Bárbulo, che invito a leggere perché scritto molto bene e coinvolgente.
Ma vorrei aggiungere ancora una nota: Tomás Bárbulo è un giornalista di El País, testata che lo ha portato a viaggiare molto, in Marocco, in Mauritania, nel Sahara occidentale, in Algeria, Senegal e Mali. Grazie alla sua esperienza personale riesce a descrivere e a mettere in scena il suo romanzo in un contesto realistico, in un Paese che conosce bene.
L'assemblea dei morti è un romanzo spettacolare fatto di intrighi che si fa leggere dall'inizio alla fine senza annoiare mai, anzi. Imperdibile!



Durata totale della lettura: 6 giorni
Bevanda consigliata: caffè corretto
Formato consigliato: e-book
Età di lettura consigliata: dai 17 anni





      "Quanto devi rubare per avere un ufficio come quello?"


 


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