venerdì 18 gennaio 2019

Recensione: Il custode delle ossa



Il custode delle ossa
di Fiona Cummis

Editore: Dea Planeta
Prezzo cartaceo : € 17,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 524
Genere: Thiller

La vita di Erdman Frith sta letteralmente andando in pezzi. La sua vita professionale è un disastro, la moglie è sul punto di lasciarlo, e al figlio di soli sei anni, Jakey, è stata diagnosticata la Sindrome dell’Uomo di pietra, una rarissima malattia genetica destinata a trasformarlo, col tempo, in una sorta di statua vivente.
Quando Clara Foyle, cinque anni appena, scompare vittima di un probabile rapimento, il sergente Etta Fitzroy e la sua squadra si gettano nelle indagini con tutta la rabbia e l’angoscia che si provano di fronte a un’innocente in pericolo. Ma la polizia annaspa nel vuoto e l’identità del colpevole rimane avvolta nel più completo mistero.
Mentre anche Jakey di colpo sparisce come nel nulla, le sorti dei bambini rapiti e delle loro famiglie si scoprono più legate che mai. E alla detective Fitzroy non resta che lanciarsi in una corsa contro il tempo per salvare Jakey, Clara e altri come loro. Fiona Cummins sonda il confine sottile che dentro ognuno di noi separa la luce dall’ombra, la fame di vendetta dal bisogno di redenzione, in una storia sulla capacità di sperare proprio quando tutto sembra perduto.




Erdman Frith conduce una vita piatta e senza soddisfazioni, il suo lavoro è lontano anni luce da quello che si può chiamare la realizzazione di una persona, mal pagato e lontano dalla promozione scrive articoli per uno sconosciuto giornale. A casa è considerato un'egoista da sua moglie Lilith e il loro unico figlio Jakey ha i giorni contanti, sta morendo davanti ai loro occhi per colpa di una malattia incurabile ed ancora una volta Erdman è impotente di fronte alla sua stessa vita. Il destino dei Frith però non è l'unico, dall'altra parte della città anche un'altra famiglia sta vedendo la loro unica figlia Clara appassire di giorno in giorno e sarà proprio lei in un giorno come tanti altri a sparire nel nulla. Dove può essere andata Clara? Sulle sue tracce si metterà la detective Ella: sarà questa l'occasione per farsi amare finalmente dal padre? Tre vite che si intrecciano, tre storie drammatiche in una corsa contro il tempo: sono questi gli ingredienti che hanno reso questo thriller un'ottima lettura. Capita spesso che i thriller seguano una strada già tracciata da altri prima di loro, alcuni autori poi non riescono a mantenere alta l'attenzione del lettore sino alla fine facendo sì che a metà della lettura il romanzo venga messo da parte. Fiona Cummis ha saputo dare un ritmo ben cadenzato alla sua narrazione ed è riuscita, in un crescendo di pathos, a portare il lettore sino in fondo senza fatica. Le storie che si intrecciano poi sono cariche di emotività, in particolare la figura di Erdman, con i suoi lati negativi, mi ha toccato nel profondo proprio per la sua tenacia. Il grande protagonista però di questo romanzo è la malattia che ha colpito sia Jakey che Clara, la fibrodisplasia ossificante progerssiva, nota anche come la sindrome dell'uomo di pietra che li ha resi prigionieri del loro stesso corpo. Leggere questo romanzo è stata un'avventura meravigliosa, un'ottima prova per un'autrice di talento.


Durata totale della lettura: cinque giorni
Bevanda consigliata: cioccolata calda
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni







"Una lotta contro il tempo e contro il destino"


   

                                        

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