lunedì 15 aprile 2019

Recensione: Contro i bambini

Contro i bambini
di Rosalba Santoro


Editore: Il Saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 14,00
Pagine: 110



Rosalba Santoro è la tipica maestra benvoluta da tutti, bambini e genitori. Paziente e sensibile con i suoi alunni, appassionata del suo mestiere e divoratrice di romanzi e libri di poesia, è nata e cresciuta in Abruzzo durante la Seconda guerra mondiale e ha poi intrapreso la carriera scolastica.
Cinque anni dopo la sua morte, durante i lavori di ristrutturazione della sua vecchia casa, la nipote ha trovato in un cassetto della camera decine di pagine, manoscritte e sigillate con la ceralacca, dal contenuto inaspettato. Sul frontespizio, la scritta Contro i bambini. Si tratta di riflessioni catturate negli ultimi anni e stralci dei diari che la maestra Rosalba teneva quando insegnava; vi si trova una retrospettiva commossa della sua vita, ma anche lunghi e inverecondi sfoghi in cui Rosalba Santoro si rivela insospettabilmente cinica e risentita nei confronti degli allievi.

Contro i bambini è un’opera grezza e radicale, l’ombra di una donna che pur amando l’insegnamento si è sempre rifiutata di diventare madre, e una fotografia intima di una delle esperienze più importanti della nostra vita: l’inspiegabile e, per l’autrice, insensato desiderio di mettere al mondo dei figli.




Ma che bel libro! Mi sono immaginata la mia maestra delle elementari che tornava a casa dalle lezioni e lo scriveva alla sera. La nostra maestra racconta le sue vicende con gli alunni, ma si capisce subito che inizialmente lo faceva solo per sfogarsi, soprattutto all'inizio della sua carriera, per sfogarsi e alle volte scrivere i pensieri che non voleva perdere. Una donna di altri tempi su alcune cose, onesta, responsabile e devota al suo lavoro ma moderna allo stesso tempo, non vuole fare figli e perché dovrebbe essere giudicata per questo? Ha le sue amiche, i suoi viaggi, i suoi corsi e non è una sua priorità nella vita, d'altronde alle volte si fanno solo per un discorso egoistico che per amore.
"Sono contenta di non aver avuto figli. Dopotutto ne ho avuti intorno tanti, forse fin troppi."
Lei i bambini però li ha amati sempre durante la sua carriera, lo si capisce dal rispetto con cui ne parla, di come secondo lei le maestre debbano rispettare i cambiamenti e gli umori del bambino, perché per essere rispettati bisogna anche rispettare. 

Parla sempre con amore dei bambini anche quando ne descrive la puzza dovuta agli ormoni in crescita o le marachelle che combinavano, lo stesso amore di quando parla di Franco, il suo defunto marito che la capiva e ascoltava sempre.
Un libro da leggere tutto d'un fiato, leggero e cosparso di zucchero a velo, anche nei momenti di nervosismo e tristezza, abbiamo l'impressione che sia stato scritto dalla nostra zia preferita.
Una donna comunque all'avanguardia che già considerava il sistema scolastico attuale obsoleto.
Questo sarebbe un bellissimo regalo per qualcuno appassionato di insegnamento e che magari sta per iniziare la carriera come insegnante. 



Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata: Succo al melograno
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 13 anni 





      "Ci si può anche riempire la bocca e la testa di buone intenzioni 
ma i bambini ve le demoliranno puntualmente."

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