venerdì 29 aprile 2022

Recensione: Il cane di Falcone

  

Il cane di Falcone
di Dario Levantino

Editore: Fazi Editore
Prezzo Cartaceo: €12,00 
Prezzo e-book: €6,99
Pagine: 208

La storia di un’amicizia speciale tra un cane randagio e il magistrato palermitano.
Un romanzo edificante sul valore del coraggio e la forza delle idee che sopravvivono alla morte.
Un libro sulla mafia e la figura di Falcone, viste però con gli occhi di un cane.

Un cucciolo orfano di madre viene raccolto e accudito da un uomo. Quell’uomo è Giovanni Falcone, magistrato impegnato a contrastare la mafia nella Palermo insanguinata degli anni Ottanta. Uccio, più volte scampato alla morte, ha maturato un senso di giustizia che lo spinge a impegnarsi contro la malavita. Ma una notte, mentre si esercita ad affinare il suo latrato, da un palazzo lì vicino scende Giovanni Falcone, che lo accarezza e che, malgrado non possa portarlo a casa, lo accoglie amorevolmente nell’atrio del tribunale di Palermo, dove opera con il suo pool antimafia. Da quel momento, mentre si susseguono i tristi delitti di mafia, tra cane e padrone si instaura un’intensa amicizia, che verrà stroncata solo dal brutale omicidio del magistrato. Alla fine, vecchio e con le ultime forze, Uccio prende dimora nell’atrio del tribunale di Palermo per vegliare la statua del giudice presa di mira dai teppisti, mettendo in atto così la lezione più importante appresa da Falcone: il coraggio.
Nel trentennale della strage di Capaci, un racconto commovente e delicato che, con leggerezza e senza toni retorici, affronta un tema difficile e una delle pagine più buie della nostra Storia dimostrando che l’amore e il senso di giustizia possono trionfare su qualsiasi forma di violenza e sopraffazione.


Dire che ho adorato questo libro è poco. Credo che sia uno dei più bei libri che ho letto ultimamente.
La storia della mafia, di Cosa Nostra, del giudice Falcone che la combatte con tutto se stesso raccontata dagli occhi di Uccio, un bastardino randagio che Falcone salva dalla strada e da una fine certa in canile.
Mi ha colpito subito la copertina e la storia di per sè, non avevo mai letto un libro “scritto” da un cane: è infatti proprio Uccio a raccontare la sua storia decidendo di scrivere un romanzo.
La storia di Falcone e Borsellino la conosciamo tutti, e tutti ne conosciamo il triste epilogo. Ho trovato assolutamente originale ed emozionante la visione del tutto dal punto di vista di un cucciolo, terrorizzato dai bastoni, che ha visto in Falcone, l'uomo che lo ha salvato, suo padre.
Diciamo sempre che ai cani manca solo la parola: è la verità e Dario Levantino non avrebbe potuto umanizzare Uccio in un modo migliore.

Carico di sentimenti, di emozione, racconta la storia di un uomo che ha cambiato il nostro mondo, il mondo di Uccio, che è stato un eroe, un eroe speciale soprattutto per Uccio. Già, Uccio che aveva la capacità di “sentire” prima quello che sarebbe successo, molto più degli altri cani: lui sentiva le bombe prima che esplodessero. E Il giudice lo aveva capito che era speciale.

Un finale speciale e commovente, in cui Uccio, capisce e fa sua una delle frasi più famose di Giovanni Falcone “L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza.” Anche Uccio alla fine è stato un eroe, ed è da personaggi di questo calibro che tutti dovremmo prendere esempio.

Un perfetto intreccio tra realtà e fantasia, tra comicità, serietà e tristezza.
Assolutamente consigliato, lo rileggerei altre mille volte e probabilmente mi commuoverei ogni volta di più per il coraggio di Falcone e Borsellino, e degli uomini che hanno lottato insieme a loro, e per la storia speciale di Uccio.

Leggetelo, leggetelo tante volte e assaporatene tutte le emozioni.

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Thè Freddo al Limone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 10 anni


      "Era così la mafia, un esperto avversario a scacchi, un nemico così arduo da non commettere alcun passo falso, ma avvelenato da una contraddizione: il potere. Tutte le famiglie aspiravano a esercitarlo, nessuno lo voleva subire.


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 28 aprile 2022

Recensione: Anime qualunque



 Anime qualunque

 di Chiara Ferraris

 Editore: Sperling Kupfer
 Prezzo: € 17,90
 Pagine: 336
 

 Esistono anime eterne destinate ad amarsi e rinnegarsi? Una proposta indecente da parte di uno sconosciuto in una libreria: Serena, un libro tra le mani e un passato di dolore che la annega, si trova a chiedersi cosa succederebbe alla sua fragile esistenza se lasciasse aperto uno spiraglio di possibilità a una storia clandestina, dopo quell'incontro casuale, che le fa riassaporare il senso di un cuore che batte. Lo stesso destino sembra incrociare anche la vita di Lady Catherine, una giovane inglese dell'Ottocento in viaggio per il suo Grand Tour, e di Giovanni, un uomo presuntuoso quanto misterioso, che la affascina come quella Genova risorgimentale e rivoluzionaria che si troverà a vivere. Le due donne, una nel presente, l'altra nel passato, si confronteranno con le verità che si celano sotto la realtà, perché la vita non è mai a senso unico e quelle strade, apparentemente tracciate in modo inequivocabile, possono invece arrivare a legarsi in trame talmente fitte da diventare indistinguibili. Serena e Catherine sembrano ripercorrere gli stessi passi, unite da un libro che racconta un amore potente e superiore alle leggi del tempo, quello tra «anime eterne», che conduce a un destino oscuro e drammatico e che porterà entrambe a prendere una decisione che cambierà per sempre le loro vite.




Avevo già letto il primo romanzo di Chiara Ferraris, L'impromissa, che mi era piaciuto e devo dire di continuare ad apprezzarne molto la scrittura.
Stavolta ci troviamo su due spazi temporali diversi, il giorno d'oggi in cui la protagonista Serena ha il cuore spezzato dalla morte di Alessandro che ha paralizzato il cuore di tutta la famiglia; dell'altra lady Catherine,una signorina di nobili origini nel 1830 che inizia a viaggiare verso l'Italia per il Grand Tour assieme alla sorella e al loro istitutore Mr Wilkinson.
Le due sembrano non avere assolutamente in comune se non che fino ad allora avevano entrambe vissuto la vita seguendo la linea prescritta, Serena sposata con Sergio aiutava la famiglia, andava a lavoro e al massimo in libreria, lady Catherine dell'altro lato ascoltava I genitori, controllava la sorella e sicuramente si sarebbe sposata con Mr Wilkinson al ritorno dal Grand Tour.
In entrambe le storie però il caso?il destino?o forse solo un libro, hanno mescolato le carte in tavola e ribaltato I loro futuri.
Quando uno dei servitori di Lady Catherine si ammala lei decide di impiegare il bel Giovanni che sempre capitato al momento e posto giusto. La chimica tra i due è evidente e soprattutto sconveniente.
Serena va in libreria come al solito e mentre cerca il libro che vuole uno sconosciuto la invita a seguirlo in bagno.
Conosciamo di più la storia di Lady Catherine perché i tempi e i modi erano più elaborati e vi dico che tra le due era la mia storia preferita, l'amore che non si può sfogare risulta sempre più sconvolgente e passionale.
Le due entrambe a Genova cosa decideranno?Di seguire la strada tratteggiata come dice Zerocalcare oppure faranno il salto nel vuoto e sceglieranno di vivere al di fuori della routine? Sembrano prendere la stessa decisione che vi lascerò scoprire leggendo ma se pensate di aver già capito come va a finire, vi assicuro che ci saranno grosse sorprese inaspettate.
Voi credete al destino o pensate che siamo solo una copia di qualcosa successo molto prima in condizioni diverse?

Un bel romanzo scorrevole e pieno allo stesso di significato, ci fa riflettere sulle scelte che compiamo, se sono davvero le nostre o se prestabilite e se come il dolore possa trasformare una persona completamente. Ho apprezzato anche molto le descrizioni di Genova e le bellissime descrizioni ambientali e storiche di un periodo di tumulto tutto italiano.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Succo di melograno
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni


"Lo percepivo, come percepivo la stoffa dei vestiti sulla mia pelle."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Recensione: Amore e furia



 Amore e furia

 di Samantha Silva

 Editore: Neri Pozza
 Prezzo: € 18,00
 Pagine: 320
 Titolo originale: Love and Fury: Mary Wollstonecraft - Trailblazer. Fearless Thinker. Mother.


 30 agosto 1797. La levatrice Parthenia Blenkinsop ha fatto nascere innumerevoli bambini nel corso della sua carriera, ma quando arriva alla porta di Mary Wollstonecraft si stupisce di vedere sulla soglia la sua cliente con un sorriso rilassato, che non tradisce alcun terrore per ciò che l’attende. Le cose, però, non vanno come previsto: il parto presenta delle complicazioni e in breve Mrs Blenkinsop si trova a temere sia per la madre che per la fragile creatura appena venuta alla luce. Nei difficili giorni che seguiranno, per tenere in vita la sua bambina e darle una ragione per lottare, Mary tesserà il racconto della sua breve e avventurosa esistenza, spesa a battersi in nome dell’uguaglianza e della libertà. Figlia di un uomo violento e dispotico nei confronti della moglie e della famiglia, fin da ragazzina Mary cerca un’emancipazione economica che l’allontani il più possibile dal padre. Il riscatto sembra arrivare prima grazie all’amicizia dell’altolocata Jane Arden, e successivamente nel legame con Fanny Blood, con cui apre una scuola. Il suo scopo è quello di insegnare alle ragazze a coltivare sia il corpo che la mente, così da diventare indipendenti e contribuire alla nascita di un mondo in cui le mogli possano difendersi dalla tirannia dei mariti, oppure vivere alle proprie condizioni senza vedere il matrimonio come l’unica speranza per garantirsi un futuro. Assidua frequentatrice dei circoli liberali, nei quali farà la conoscenza del filosofo Richard Price, Mary consolida la sua figura tra i pensatori dell’epoca grazie a un’opera sorprendente e all’avanguardia, Sui diritti delle donne, considerata il primo manifesto femminista della Storia. Attraverso l’alternarsi delle voci di due protagoniste che, seppur in modi diversi, hanno messo la propria vita a servizio delle altre donne, pagina dopo pagina si costruisce il potente racconto di una madre disposta a tutto per consegnare nelle mani di sua figlia un mondo in cui sia possibile provare a vivere come ogni creatura desidera: libera.




Allora partiamo dal fatto che io sia una forte sostenitrice del femminismo quindi un libro su Mary Wollstonecraft mi aveva già messa in un buon punto di partenza. Detto ciò quando si legge una biografia di un personaggio così famoso e amato e anche odiato, a volte si può cadere nella noia o nella ripetizione.
In questo testo non ho letto niente di tutto ciò. Il romanzo ci racconta la vita di Mary sue due livelli temporali diversi, uno è quello della donna che sta partorendo la seconda figlia e il parto sta avendo qualche complicazione, l'altro è quello della ragazzina che sta crescendo e sbatte contro una società creata per gli uomini che non hanno alcuna consapevolezza del dolore e dei sentimenti di una donna.
Mary cresce con una mentalità diversa dalle sue coetanee, il matrimonio non è il primo scopo della sua vita anzi, dato l'esempio che ha del padre e degli abusi che la madre deve sopportare è decisamente l'ultimo.
I genitori sono estremamente crudeli sia con lei che con fratelli e sorelle, quindi cerca di lasciare la casa natale a ogni occasione per continuare i suoi studi e sfamare la sua voglia di conoscenza.
Mary non è l'unica che veniamo a conoscere a fondo ma anche Mrs B, una levatrice che ceca di aiutarla nel parto della poi famosa Mary Shelley (la scrittrice Frankestein per capirci).
La forza di Mary è incontrollabile sia da adulta quando affascina la levatrice nonostante la continua pena e dolore, ma anche da ragazzina in cui ipnotizza con la sua mente ogni uomo e donna di lettere che le capiti di conoscere. Il suo vero amore sarà però sempre Fanny, la sua prima amica il cui padre credeva nell'insegnamento alle ragazze e quindi le regalava dei libri.
Mary aprirà una scuola per insegnare alle ragazze a non sottostare al dolore mentale e fisico di un matrimonio ma a essere pronte alle evenienze o a evitarlo del tutto.
Il romanzo si alterna tra i due personaggi anche se si focalizza più su Mary con sua la continua voglia di scrivere,di raccontare e raccontarsi, di lottare per la condizione della donna ai tempi davvero tremenda, senza educazione, rispetto e diritti.
La scrittura è viva e alcune scene sono così ben descritte da dover posare il libro per un attimo per non pensare alla crudeltà ma allo stesso modo sono palpabili racconti d'amore.

Un libro bellissimo assolutamente consigliato a femministe e non, a chi piacciono i libri storici, le biografie e anche i libri in costume.

Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: Succo di mela
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autrice: Samantha Silva


"Ho lottato tutta la vita per l’uguaglianza tra uomini e donne, ma ho capito che è molto diverso per una donna essere alla pari di un uomo che per un uomo essere alla pari di una donna. 
È tutto un altro discorso"

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio


mercoledì 27 aprile 2022

Recensione: La caccia

           

La caccia
di Will Dean

Editore: Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 368
Titolo originale: Dark pines


Dopo un'intensa e sfibrante esperienza londinese al Guardian, Tuva Moodyson è finita alla redazione di un insignificante quotidiano locale di una cittadina della Svezia. Curiosa e ostinata, alla notizia della morte di un cacciatore, centrato in pieno petto da un proiettile di fucile, è subito in prima linea. Tutto fa pensare che il killer chiamato Medusa, noto per aver colpito nella zona molti anni prima, sia tornato a uccidere.
All'improvviso, la cittadina dimenticata dal mondo si riempie di giornalisti alla ricerca di scoop, ma è Tuva ad avere in mano la grande occasione per dare una svolta alla sua carriera, tanto più che nessuno dei suoi concorrenti conosce gli stravaganti abitanti del posto come lei. Ci sono però due problemi. Primo: Tuva è sorda, e in un'indagine che percorre aree inaccessibili e isolate questo può essere un grosso inconveniente. Secondo: a Tuva i boschi non piacciono per niente, tutt'altro, la spaventano a morte. Perché lei ama l'asfalto e le stazioni di servizio, il cinema e i fast food, vuole essere circondata dalle luci e sentire intorno a sé il movimento e l'energia. Ma più si immerge nel caso, più è costretta a inoltrarsi nel fitto della foresta e a fare i conti con le sue paure. Fino a rendersi conto che il silenzio assoluto non esiste.


Tuva è una giovane giornalista sorda. Da quando da piccola si è ammalata di meningite e ora la sua è una costante sfida con gli apparecchi acustici. Li toglie quando si deve concentrare per scrivere i suoi articoli per il giornale locale di una piccola cittadina svedese. Deve fare molta attenzione a non bagnarli e in un posto dove spesso piove diventa un problema. Deve sempre avere le batterie di scorta (nel portachiavi della sua auto) e metterli ogni volta che le toglie nell'essiccatore in modo che non si danneggino.
Ma come ci è finita in questo piccolo villaggio svedese da Londra, dove lavorava al Guardian? Ha mollato tutto per stare il più vicina possibile alla madre malata. Tuva è svedese, originaria di un questo piccolo villaggio  dove è cresciuta fino a quando non ha deciso di fuggire, alla ricerca di sé stessa e di una vita diversa, non a contatto con la natura.
Le notizie di cui scrive riguardano di solito piccoli eventi locali, aperture di negozi, sagre, cose così. Fino a quando un giorno viene ritrovato un cadavere nella foresta impenetrabile. È stato ucciso da un proiettile al petto. Nella foresta è praticata la caccia alle alci e si pensa a un tragico incidente. Ma alcuni particolari del ritrovamento portano invece a ricollegare questa morte agli assassinii di Medusa, risalenti a qualche anno prima. Tuva si tuffa nell'indagine e si reca presso il piccolo villaggio dove viveva l'uomo che è stato ucciso. Vi vivono personaggi stravaganti: un tassista enigmatico, con un figlio piccolo che sembra avere problemi di socializzazione; due sorelle il cui lavoro consiste nell'intagliare Troll che vendono su ordinazione; un ghost writer che a suo tempo venne sospettato di essere Medusa; un accumulatore seriale che vive in una roulotte perché la casa non c'è più posto per lui. Tuva ha un'amica, Tammy, l'unica amica in realtà, che le è sempre stata vicina e alla quale sa di potersi rivolgere in ogni momento. Ha un buon rapporto anche con Thord, un poliziotto che la aiuta ad avere aggiornamenti su quanto accade nel villaggio. Diventa amica di Frida, la moglie di un dirigente della fabbrica locale di liquirizia. I due sono sposati da moltissimo tempo e, anche dopo tanti anni, pare che il loro matrimonio sia ancora perfetto. Ma non tutto è come appare. Un altro cadavere viene ritrovato, con le stesse caratteristiche del precedente (e di quelli di Medusa). Il piccolo villaggio è in balia di un serial killer. Molti i sospetti e Tuva fa del suo meglio per raccontare agli abitanti quello che sta succedendo. Ma non sempre la verità è ben accetta, soprattutto in un piccolo centro dove tutti si conoscono e in qualche modo sono tutti imparentati. 
Una storia molto ben raccontata, ci si immedesima in Tuva, con i suoi problemi di udito, i suoi rapporti con la madre e con le persone che le sono vicine. La suspense è costante e solo nelle ultime cinquanta pagine si inizia a intravvedere uno spiraglio di luce su cosa sia realmente accaduto. Da leggere tutto d'un fiato.

Durata totale della lettura: 2 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: un buon caffè
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni



      "Lealtà, dedizione, fiducia, rispetto. Finché morte non vi separi."


Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 26 aprile 2022

Review Party: La legge dei lupi

Arriva in libreria "La legge dei lupi" l'atteso seguito della duologia di Leigh Bardugo iniziata con "Il re delle cicatrici" edizione Mondadori. Per farvi conoscere al meglio anche questo volume un Review Party è d'obbligo e quindi vi consiglio di andare a leggere tutte le recensioni.

 
La legge dei lupi

 di Leigh Bardugo

 Editore: Mondadori
 Prezzo Cartaceo: € 21,90
 Pagine: 480
Titolo originale: Rule of Wolfes

Non c’è più tempo. I lupi sono sempre più vicini… Mentre l’imponente esercito di Fjerda si prepara all’invasione, Nikolai Lantsov chiama a sé tutte le armi di cui dispone per opporsi all’inevitabile: il suo ingegno, il suo fascino, e persino il mostro che porta dentro. Una parte di lui, forse il corsaro, forse il demone, forse il principe che si è guadagnato il trono con le unghie e con i denti, lo anela addirittura, lo scontro. Ma per sconfiggere l’oscura minaccia che incombe su Ravka potrebbe non bastare nemmeno il coraggio di un giovane sovrano abituato a rendere possibile l’impossibile. Anche solo per sperare di riuscirci, il re ha bisogno di alleati, forti, leali e pronti a tutto. In prima fila c’è Zoya Nazyalensky, fedele compagna di infinite battaglie, che, nonostante abbia perso tanto per colpa della guerra, e abbia visto morire i suoi uomini e risorgere il suo peggior nemico, non ha intenzione né di abbandonarlo né di arrendersi. Se sarà necessario abbracciare i suoi poteri per diventare l’arma di cui il suo paese ha bisogno, non si tirerà indietro. Costi quel che costi. Il re di Ravka può contare anche su Nina Zenik, spia abile ma talvolta spericolata, che, per colpa del suo ossessivo desiderio di vendetta, rischia di giocarsi l’unica possibilità di libertà per la sua patria e di guarigione per il suo cuore ferito. Re, generale e spia: insieme dovranno trovare il modo di strappare all’oscurità un futuro per sé e per il proprio paese. Oppure prepararsi ad assistere alla sua drammatica e definitiva caduta.


Meno male che per questo seguito non abbiamo dovuto aspettare molto, le serie diventano ancora più piacevoli anche solo per questo e poi con il finale di "Il re delle cicatrici" la voglia di andare avanti è tanta e il ricordo fresco nella memoria.
Ritroviamo i tre protagonisti che abbiamo imparato a conoscere meglio nel primo libro Nikolai, Zoya e Nina impegnati con l'immenente guerra tra Ravka e Fjerda, mai come adesso ogni decisione può essere decisiva per il destino di tutti. 
Le scoperte che sono state rivelate in passato portano il peso su queste pagine e in particolare su Nikolai, un personaggio che la Bardugo ci ha mostrato con tante facce diverse e che rimane sicuramente uno dei miei preferiti, ma in questo volume Zoya è quella che risplende particolarmente, la sua evoluzione mi ha lasciato a bocca aperta e insieme a Nikolai per me risultano i veri protagonisti di questi due libri e hanno rubato tutta la mia attenzione. 
Di personaggi ne troviamo tanti, alcuni più conosciuti e altri meno, non posso andare nel dettaglio per non rovinare la sorpresa ma diciamo che la Bardugo ci regala di tutto e di più, aggiunge punti di vista ai tre canonici che abbiamo trovato in precedenza e riesce a sviluppare le storie degli altri e a gestirle insieme in maniera molto soddisfacente. Rispetto al primo, questo libro mi è piaciuto per il ritmo più incalzante, ci troviamo al centro di una guerra e quindi le scelte e le azioni sono più immediate e i colpi di scena fanno davvero la differenza per la conclusione, una conclusione tanto agognata e ben sviluppata.
Il libro si è dimostrato all'altezza delle mie aspettative e ha saputo davvero trascinarmi in ogni sua sfumatura, forse il fatto che non abbia letto la duologia di "Sei di corvi" non ha giocato a mio favore, ma rimango comunque incantata dallo stile di questa autrice e dalle storie che riesce a creare. Cinque stelline assegnate in generale al lavoro di questa autrice per tutta la serie Grishaverse che merita di essere elogiato, vi consiglio di leggere tutti i libri cominciando dal principio, il mondo Grisha assicuro che saprà coinvolgere e ogni storia è meritevole di essere letta.

Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: Seven up alla ciliegia
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autrice: Leigh Bardugo


Serie King of Scars:
  1. Il re delle cicatrici
  2. La legge dei lupi
Per conoscere meglio questo libro vi consiglio di visitare tutti i blog partecipanti allo speciale. 
Buona lettura.



    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 25 aprile 2022

Recensione: Ferryman. Oltre i confini



 Ferryman. Oltre i confini

 di Claire McFall

 Editore: Fazi
 Prezzo cartaceo: € 16,00
Pagine: 272
Titolo originale: 
Trespassers

 Dopo Ferryman. Amore eterno, il secondo capitolo della trilogia bestseller di Claire McFall, «la J.K. Rowling dell’Estremo Oriente»: continua l’epica storia di Dylan e Tristan, riscrittura moderna del mito di Caronte, storia d’amore che arriva oltre la morte attraversando i confini dell’aldilà. Tristan e Dylan, sfidando le regole del destino, sono fuggiti dalla terra perduta e sono tornati nel mondo reale, dove vivono insieme a casa di Dylan. Per quanto siano felici, le difficoltà non mancano. Ora, possedendo corpi che non hanno il diritto di abitare, scoprono di essere legati da qualcosa di molto più forte dell’amore: non possono uscire dal reciproco campo visivo. Se si separano, moriranno. Inoltre, la loro fuga dall’aldilà ha provocato uno squarcio nella barriera fra le due dimensioni dando accesso al mondo reale a creature demoniache e ad altri traghettatori stanchi della ripetitiva esistenza che conducono. Ma l’amore sembra essere la soluzione a ogni problema… Può un sentimento puro trascendere il destino? Torna finalmente una delle coppie più apprezzate dai lettori fantasy di tutto il mondo, in una storia d’amore indimenticabile, capace di sovvertire le regole dell’oltretomba e sfidare la morte, in bilico tra luci e ombre, bene e male, suspense e colpi di scena. 




Sono stata felicissima di scoprire l'uscita di questo secondo capitolo visto che ormai avevo perso completamente le speranze e pensavo che la serie non venisse continuata qui in Italia. 
Mi ha fatto molto piacere ritrovare Tristan e Dylan, il loro incontro e l'inizio della loro storia seppur giovane mi aveva colpito piacevolmente e questo nuovo libro ha riacceso la curiosità. Senza spoilerare troppo il primo, troviamo i nostri protagonisti nel mondo reale insieme, vivi entrambi ma nel caso di Dylan parecchio malconcia dopo il fatidico incidente in treno mentre stava andando a conoscere suo padre per la prima volta. Lo shock del loro rientro dura un bel po', Tristan è difficile da giustificare alla mamma di Dylan e nella sua routine in generale, nei primi tempi entrambi cercano di adattarsi alla vita reale di due giovani ragazzi come tanti. Dopo poco però, iniziano a manifestarsi le prime conseguenze del loro gesto estremo, un gesto che porta precedenti e possibilità che nessuno aveva mia provato ad esplorare prima e che quindi non può passare inosservato. La scelta che Dylan e Tristan hanno fatto in nome dell'amore per quanto potente e sincera non ha messo a repentaglio solo le loro vite ma anche quelle di tanti altri e devono in qualche modo impedire che questo sia il prezzo della loro felicità.
La trama in generale si segue facilmente anche se devo ammettere che spesso l'ho trovata poco convincente e un pochino forzata, mi sono invece divertita a vedere la coppia nella realtà, dove tutto è nuovo soprattutto per Tristan. Loro due di sicuro rimangono i miei personaggi preferiti, l'autrice sa coinvolgere quando si focalizza su di loro mentre invece gli altri li ho trovati abbastanza di copertura e non mi hanno lasciato molto. Dylan e Tristan in questa nuova fase si districano tre le varie difficoltà con cicatrici sempre nuove, ma quello che non si scalfisce minimamente rimane il loro legame e il loro amore che donano conforto.
Un secondo libro che secondo me poteva fare di più, una lettura sicuramente piacevole e che distrae ma che purtroppo non mi è rimasta impressa, so che la serie dovrebbe continuare con un terzo che a questo punto mi piacerebbe leggere per completezza. 
 
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Succo ai mirtilli
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 14 anni
Sito dell'autrice: Claire McFall

Trilogia Ferryman:
  • Ferryman
  • Ferryman. Oltre i confini
  • Outcasts (Inedito in Italia)
"L'amore quello vero non ha confini."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio