giovedì 6 aprile 2023

Recensione: Le stagioni dell'animaso.




Le stagioni dell'animaso - storie di montagna attorno a un tavolo di larice.

di Gianna Tavernaro


Editore: Storiedichi

Prezzo cartaceo: € 16
Pagine: 100

Animaso è l’unione di “anima” e “maso”. L’anima è quella dell’autrice Gianna Tavernaro, donna di montagna che vive da sempre tra le Dolomiti del Primiero, in Trentino. Il maso è “El Camin che fuma”, la casa nel bosco in cui con il marito Cornelio accoglie ospiti provenienti da tutta Italia, fra cui nomi noti della cultura e della musica. Un diario delle stagioni composto da 13 capitoli: uno per ogni mese dell’anno e uno dedicato alla “quinta stagione”, ovvero al lungo inverno dell’anima che Gianna e Cornelio hanno vissuto durante la pandemia. Le storie vere raccontate dall’autrice, arricchite dalle cinque illustrazioni di Maria Chiara Banchini, parlano di amore per la montagna, di rispetto per gli animali e di tradizioni alpine da tenere vive custodendo gli insegnamenti preziosi lasciati dagli anziani. Sono queste storie, che Gianna racconta agli ospiti a ora di cena, a rendere “El camin che fuma” una meta così ambita da raggiungere e una casa accogliente in cui riflettere su se stessi e sulla meraviglia della natura.




La natura è per tanti di noi un mondo ormai lontano, una realtà che ci circonda ma che non ci abbraccia più, distanti come siamo dai suoi ritmi e dalle sue logiche millenarie. Ci sono ancora però, grazie al cielo, persone che hanno saputo trattenere e custodire la saggezza del vivere in armonia, o forse sarebbe meglio dire in simbiosi, con il resto della creazione assecondandone i tempi e collaborandovi come compagni di lavoro, anziché viverla come un ostacolo. 

Una di queste anime sagge è certamente Gianna Tavernaro, che tramite questi racconti raccolti dalla giornalista Germana Cabrelle ha voluto aprirci le porte del suo maso e della sua anima. Le Dolomiti hanno un posto speciale anche nel mio cuore, perché meta favorita di mia nonna che amava le scampagnate in montagna a contemplare la natura e respirare aria buona e in cui lo sferruzzare a maglia accompagnava i lunghi soggiorni estivi. In questo libro ho ritrovato lo stesso spirito genuino, accogliente e intimo dei racconti familiari ambientati su quelle stesse montagne tanto amate e tanto ben descritte da Gianna. 

I dodici racconti (più uno) ci trasportano nella quotidianità della vita montanara, con le sue difficoltà ma con anche tanti lussi di cui la vita moderna ci ha privati: avere il tempo di soffermarsi ad ascoltare il canto degli uccelli e riconoscerne le voci, seguire le orme delicate dei vari animali del bosco lasciate sulla neve fresca, leggere ogni giorno gli indizi della natura anziché il meteo alla televisione per sapere cosa ci riserverà la stagione futura; e tante altre gemme che solo una vita di dipendenza e rispetto dell'ambiente naturale in cui siamo ci regala. I racconti d'infanzia di una donna che ha vissuto in modo diremmo noi duro, difficile e che invece troviamo intrisi di gratitudine, saggezza, serenità ci fanno riflettere sull'importanza di rallentare il ritmo frenetico della vita ed ascoltare  cuore aperto, di fare quel pane fatto in casa o condividere quella tisana con l'amica davanti ad un caminetto...perché sono la semplicità, la condivisione ed il "fare casa" i veri ingredienti di una vita felice. 

E' un libro che consiglio assolutamente, anche per la pregevole edizione curata dalla neonata casa editrice Storiedichi di Silvia Zanardi ed illustrata da Maria Chiara Bianchini che hanno arricchito e infiocchettato queste tredici gemme, piccole proesie rurali con la giusta atmosfera e rendendolo un piacere da sfogliare.


Durata totale della lettura: Da consultazione
Bevanda consigliata: Tisana ai fiori di sambuco
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 14 anni


« Amo il silenzio ma mi piace ascoltare il canto degli alberi ».


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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