venerdì 21 luglio 2023

Recensione: La scelta

                               

La scelta
di Viveca Sten

Editore: Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 22,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 560
Titolo originale: I fel sällskap
Traduzione: Alessandra Scali


Andreis Kovač è un uomo potente e inafferrabile. Arrivato bambino dalla Bosnia, è diventato il grande boss della malavita a Stoccolma, ma per incastrarlo la giustizia deve prima tentare di condannarlo per evasione fiscale. Decisa a mettere insieme le prove della sua colpevolezza, il procuratore capo Nora Linde conta sulla testimonianza della giovane moglie del boss: la deposizione di Mina è in grado di cambiare le sorti di un processo molto difficile, perché Kovač può permettersi i migliori avvocati sulla piazza e ha, come sempre, la certezza di uscirne pulito. Mina entra così nel programma di protezione speciale e trova riparo con il suo bimbo in una casa-famiglia su un’isola dell’arcipelago. Nessuno sa dove si nascondono. Ma Kovač rivuole lei e rivuole suo figlio, ed è pronto a tutto per riaverli. Nora e l’ispettore Thomas Andreasson della polizia di Nacka devono difenderli a tutti i costi dalla sua smisurata violenza e riuscire ad assicurarlo alla giustizia.


Questo noir nordico tratta un argomento quanto mai tristemente attuale: il maltrattamento delle donne all'interno della cerchia familiare, ad opera proprio della persona con la quale si condivide tutto.
Ritornano il detective Thomas Andreasson della polizia di Nacka e il procuratore Nora Linde in una nuova indagine nelle terre del Nord.
Tutto inizia con l'indagine per evasione fiscale che Nora Linde sta portando avanti per provare a incastrare il boss della malavita di Stoccolma Andreis Kovač. Purtroppo le prove che ha raccolto vengono ritenute insufficienti per tenerlo in carcere. Del resto Kovač si avvale della difesa di un avvocato molto potente e abituato a vincere. Tornato a casa, Kovač aggredisce la moglie Mina e, non fosse per una telefonata anonima alla polizia, quest'ultima non sarebbe uscita viva dalla follia distruttiva del marito. Nora Linde, sentendosi in colpa per l'aggressione subita dalla donna (se fosse riuscita a tenere Kovač in carcere non sarebbe successo) cerca di convincerla a testimoniare contro il marito, questo secondo capo di accusa potrebbe portare a un arresto e dare così il tempo di recuperare altre prove per una doppia incriminazione.
Nora, molto vicina al detective Thomas Andreasson, si confida con lui, che la mette in guardia perché Kovač e tutte le persone di cui si circonda sono estremamente pericolose e non guardano in faccia a nessuno, neanche al procuratore, pur di ottenere quello che vogliono.
Ma chi è Kovač e cosa lo ha portato a essere così spietato e crudele? La storia ci porta indietro nel tempo, a quando era bambino ed è stato costretto a vedere e vivere gli orrori della guerra che negli anni 90 ha infuriato nei Balcani. Con la sua famiglia è fuggito in Svezia dove ha vissuto nei sobborghi e ha iniziato così a costruire il suo impero e la sua fama di boss.
Quando lui e Mina si sono conosciuti era dolcissimo e molto attento, la riempiva di attenzioni e regali, ma mano a mano che il tempo passava ha iniziato a cambiare e la moglie è diventata oggetto della sua furia. Molte volte è finita in ospedale dopo che lui l'aveva picchiata ma non ha mai sporto denuncia. Ora le cose sono diverse perché la coppia ha un figlio piccolo e Mina capisce di dovere fare qualsiasi cosa per proteggerlo. Viene portata in una casa famiglia e solo il suo avvocato, la polizia e il procuratore conoscono l'indirizzo. Ma la strada è lunga e le minacce che Kovač continua a inviare a Mina non si fermano. Ce la farà a denunciarlo e a collaborare con la polizia per incastrarlo e liberarsi definitivamente dal terrore nel quale è vissuta negli ultimi anni?
Un poliziesco avvincente, crudo e realistico. Fino all'ultima pagina.


Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: succo al litchi
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito web dell'autrice: Viveca Sten


  "Vivere nel terrore che una parola sbagliata o un gesto mal interpretato possano scatenare una furia violenta e incontrollabile, non è vivere."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

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