di María Agúndez Editore: Piemme Prezzo cartaceo: € 18,90 Pagine: 256 Traduzione: Sara Meddi Titolo originale: Casas Limpias Perché è possibile avere una casa pulita e la coscienza sporca Sol è una ragazza tutt'altro che tradizionalista, ma è ossessionata dalle pulizie. Quando rimane incinta deve farsi aiutare in casa, ma invece di sentirsi sollevata inizia ad arrovellarsi: perché pulire è considerato un mestiere degradante? Vale la pena fare un lavoro stressante per pagare qualcuno che si prenda cura dei figli al posto tuo? E una domanda che torna, implacabile: perché la cura domestica ricade sempre sulle donne? I tormenti di Sol si intrecciano con le storie degli altri personaggi intorno a lei, una nonna feroce, un fidanzato allegro e assente, le amiche scaltre...Fino a una svolta finale, quando Sol farà una scelta controcorrente, ma libera da pregiudizi. Un romanzo geniale sulle contraddizioni della vita contemporanea. |
Siete dei seguaci di Marie Kondo con il pallino per il riordino e il decluttering? Oppure dei disordinati cronici che puntualmente non ricordano dove hanno messo le chiavi di casa, ad esempio?
Che apparteniate al primo gruppo o al secondo, poco importa: Una volta alla settimana è il libro che fa al caso vostro.
Il romanzo ruota attorno a un tema in apparenza molto banale: le pulizie. Croce o delizia, o semplicemente un'incombenza domestica come le altre, a tutti noi è toccato occuparsene nella vita di tutti i giorni, chi più chi meno. Probabilmente più spesso se siete una donna, magari con una famiglia al seguito.
Ammettere che ci piaccia fare le pulizie - se questo è il vostro caso - è una dichiarazione coraggiosa, spesso poco condivisa e certamente molto meno cool di vantarsi del contrario. Invece Sol, la protagonista, appare immediatamente controcorrente perché lei, a differenza di tanti di noi, le pulizie le fa volentieri. Anzi, non vede l'ora di farle, quasi come se avessero un effetto catartico di purificazione. Casa pulita = coscienza a posto.
Sol inoltre non pulisce soltanto a casa sua, ma anche a casa degli altri, persino di sua madre, che la paga di nascosto dal padre. Il suo è un vero talento, a cui tuttavia può dedicarsi solo in modo residuale quando diventa mamma di una bambina e deve delegare le pulizie di casa a un paio di signore sudamericane. Ed è così che compaiono sulla scena una serie di personaggi, spesso femminili, molto realisti e sinceri, come la nonna prepotente che maltratta qualsiasi badante le capiti a tiro, o la figlia di una delle signore delle pulizie con ambizioni mal riposte da interior designer, o ancora la vicina emancipata e femminista, che a pulire casa non pensa nemmeno.
Qual è la soluzione migliore, farsi in quattro per pulire casa oltre a lavorare e occuparsi di una bambina, oppure delegare almeno il primo compito, pagando qualcuno per farlo al posto nostro? Chi di noi non si è mai chiesto lo stesso, magari senza trovare una soluzione soddisfacente a lungo termine?
Beh, allora continuate a leggere Una volta alla settimana sino alla fine perché Sol saprà stupirci con una scelta controcorrente!
Un romanzo ironico e provocatorio, che saprà conquistarvi per la scrittura sincera e brillante.
Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: cappuccino al latte d'avena
Formato consigliato: cartaceoBevanda consigliata: cappuccino al latte d'avena
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
"Passo la giornata a pulire.
Il martedì mi dedico a una pulizia generale. Il resto della settimana passo l'aspirapolvere, spolvero i divani, sistemo i cuscini e faccio due lavatrici. Tolgo regolarmente i capelli dallo scarico della doccia, che è un po' un gesto di purificazione. Quando non pulisco, penso a pulire."
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio



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