mercoledì 27 aprile 2016

Recensione: Terra Perduta

Terra Perduta
di Ann Moore

Editore: Beat edizioni
Prezzo Cartaceo: € 16,50
Prezzo E-Book: Non disponibile
Pagine: 448
Titolo originale: Gracelin O'Malley



Grace, la figlia quindicenne di Patrick O’Malley, discende dagli O’Malley del Nord, un tempo padroni di un’enorme tenuta, poi finiti in povertà con la sconfitta di Giacomo II, l’ultimo monarca cattolico d’Inghilterra. Ora, nel pieno degli anni Quaranta del XIX secolo, Gracelin O’Malley – autentica bellezza irlandese che ha ricevuto in dono dalla madre la pelle color crema, le gote rosee, i capelli di un rosso scurissimo e gli occhi blu come il mare in tempesta – vive in una casa di pietra con un tetto di paglia, cinta da un appezzamento di terra piuttosto grande in affitto, dieci acri coltivati principalmente a patate. La terra, come ogni cosa appartenuta un tempo alle antiche famiglie cattoliche irlandesi, è parte dei possedimenti dei Donnelly, signori inglesi. Se fosse ancora viva la madre di Grace, così sagace nell’accumulare risparmi e riserve di cibo, gli O’ Malley saprebbero come cavarsela nel far fronte alla scadenza del contratto di affitto, e ai primi segni di una carestia che si annuncia feroce come non mai. Il lavoro nei campi, però, non basta, e il rischio è perdere quella terra che significa per loro una cosa soltanto: la sopravvivenza. La salvezza, per Patrick O’Malley, si presenta sotto le nobili fattezze di Bram Donnelly. Figlio di un Lord inglese, relegato dalla famiglia nella contea di Cork a causa delle sue giovanili scappatelle londinesi, il trentenne Donnelly è rimasto vedovo due volte e, al falò della Vigilia di san Giovanni, mette gli occhi addosso alla bella Grace. Patrick non esita a dire di sì nell’istante in cui Squire Donnelly gli chiede la mano della figlia. Paziente e apparentemente lieto, nei primi mesi di matrimonio, di educare Grace agli usi e ai costumi dell’aristocrazia terriera, Donnelly con il trascorrere del tempo svela il suo vero volto: quello di un arrogante inglese che non perde occasione per calpestare la vita, ai suoi occhi indegna, degli irlandesi. La Grande Carestia, intanto, si abbatte sulla contea di Cork e sull’intera isola d’Irlanda, con strade impraticabili a causa dei mendicanti ridotti in fin di vita, ospizi per i poveri pieni fino all’inverosimile, ospedali incapaci di alleviare le pene, e rivolte, case bruciate, proprietari terrieri assassinati.



Eccomi qui con il mio solito debole per libri ambientati nella mia verde Irlanda, ques'isola da tanti anni e' diventata la mia casa e conoscerla sempre di piu' non mi stanca mai soprattutto attraverso la letteratura. Grace O'Malley vive con la sua famiglia in una cittadina vicino Cork, nel Sud dell'Irlanda ed insieme gestiscono dieci acri di terreno coltivato a cereali e patate che permette di provvedere al fabbisogno dell'intera famiglia che lavora alacremente per mandare avanti la fattoria. Purtroppo con il tempo i prezzi dell'affitto della terra aumentano e Patrick O'Malley, padre di Grace, fatica a raccimolare i soldi necessari per vivere, ragione per cui decide di dare in sposa la bella Grace a Lord Bram Donnelly, ricco proprietario terriero inglese che e' anche proprietario della terra della famiglia O'Malley, sperando che con questo matrimonio sua figlia possa sistemarsi e magari aiutarli per andare avanti. Grace si trova bene con Lord Bram agli inizi, lui sembra essere gentile con lei e tutto sembra promettere bene fino a che la vera personalita' di Lord Bram si rivela piano piano e Grace si rende conto che l'uomo che ha sposato e' un uomo violento con un profondo disprezzo per gli irlandesi. Grace deve farsi forza e resistere per la sua famiglia e per la sua terra in un'Irlanda che come lei allo stesso tempo sta vivendo uno dei periodi storici piu' importanti e critici. La grande "Famine" come la chiamano qui, o meglio una carestia si abbatte su tutto il paese ed in particolare colpisce i raccolti di patate che ai tempi era il cibo primario per la maggior parte della popolazione, inoltre le rivolte contro il dominio inglese si fanno sempre piu' frequenti e il popolo irlandese cerca in tutti i modi di ribellarsi per ottenere la tanto agognata indipendenza. Un libro che e' il primo di una trilogia che non vedo l'ora di continuare. Un piacere e' stato leggere e conoscere di piu' un periodo storico cosi' importante per l'Irlanda attraverso la storia di Grace e degli O'Malley che ovviamente e' inventata ma magistralmente amalgamata con tutto il resto. Attraverso la lettura e' come se il lettore riuscisse a sentire quei sentimenti che imperversavano tra la gente d'Irlanda, la sofferenza ma allo stesso tempo la forza e la tenacia per resistere, per difendere la propria terra e le proprie origini a costo di ogni sacrificio.


Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: The' al cardamomo
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni



      "Primo volume di una monumentale ed epica trilogia dedicata all’Irlanda moderna e alla diaspora dei suoi abitanti."




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