domenica 26 febbraio 2017

Recensione: Qualcosa

Qualcosa
di Chiara Gamberale e illustrazioni di Tuono Pettinato

Editore: Longanesi 
Prezzo cartaceo: € 16,90
Prezzo E-Book: € 9,99
Pagine: 180


La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo.
Ma quando, per la prima volta, un vero dolore la sorprende, la Principessa si ritrova «un buco al posto del cuore». Com’è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, improvvisamente non ne provi più nessuna?
Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante». Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare», del silenzio, perfino della noia: tutto quello da cui è abituata a fuggire. Tanto che, presto, Qualcosa di Troppo si ribella. E si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti, s’innamora di un Principe sempre allegro, di un Conte sempre triste, di un Duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure… Fino ad arrivare in un misterioso luogo color pistacchio e capire perché «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura».
Chiara Gamberale, abituata a dare voce alla nostra complessità, questa volta si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo.
Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, Qualcosa ci aiuta così a difenderci dal Troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col Niente.



Qualcosa di Troppo è una principessa, figlia di Una di Noi e Qualcuno di Importante e fin dal suo primo vagito (che poi in realtà è stato un urlo!) e con pochi giorni di vita, ha dimostrato di vivere intensamente tutte le sue giornate e le sue emozioni, quindi per i suoi genitori diventa chiaro che Qualcosa di Troppo è il nome che rispecchia a pieno ciò che caratterizza la piccola principessa. Fa mille cose, troppe, non finisce di farne una, che già pensa a cosa farà dopo, e tutto questo la differenzia dalla tranquillità che invece hanno i Ragazzi Abbastanza del suo regno, per questo lei è sempre sola e gioca in compagnia di chiunque le capita a tiro, che sia la sua tata o il cuoco. Quando alla morte della mamma, però, invece di provare troppo dolore per la sua perdita come è nella sua indole, Qualcosa di Troppo non prova più nulla e avverte un vuoto al posto del cuore. È qualcosa a cui lei non è abituata, e quando sulla collina dove era scappata per allontanarsi da tutti, conosce il Cavaliere Niente, tutto cambia. Con lui passa interi pomeriggi in cima alla collina a non-fare tante cose, in compagnia di Madama Noia; ma ciò nonostante avverte ancora quel vuoto che non le dà pace e quando il padre le dice che è giunto il momento di sposarsi, immagina che quel vuoto può essere colmato allora dall’amore che cerca però invano in ognuno dei suoi pretendenti. Tutta questa sua ricerca a colmare quel vuoto nel modo sbagliato e la lontananza dal suo amico Cavaliere Niente, però le fa comprendere finalmente una cosa importante.
Ho faticato a scrivere questa recensione, l’ho scritta e riscritta non so più quante volte ormai; questo libro mi è piaciuto così tanto e ne sono così entusiasta, che non sapevo da dove cominciare per descriverlo, poi mi sono detta “Perché non iniziare con un consiglio?”, bene: “Prendetevi un po’ di tempo per voi e dedicatelo alla lettura di questo libro, perché ne vale davvero la pena!”. Cominci a leggerlo e non lo vuoi più lasciare, fino a quando ti rendi conto che a lasciarti invece è proprio lui, perché purtroppo sei arrivata alla fine. Quello che Chiara Gamberale ha creato con questo libro, può essere paragonato ad una favola scritta in chiave moderna che ha preso spunto dalla nostra società. È un mix di tenerezza, buonumore e preziose lezioni di vita descritte in modo simpatico e semplice, arricchito dalle illustrazioni carinissime di Tuono Pettinato. Vi sorprendete ancora del perché mi sia piaciuto così tanto? Dopo aver letto la recensione non credo, e di sicuro piacerà tanto anche a voi!


Durata totale della lettura: Un giorno
Bevanda consigliata: Tè al gelsomino
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni

 






“Quando succedono cose troppo brutte, ci mettiamo un po’ ad accettarle. E mentre la testa prende tempo per capirle, il cuore ci diventa un pezzo di groviera.”


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