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mercoledì 23 luglio 2025

Recensione: Bugie perfette

    

Bugie Perfette

di Alafair Burke

Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: € 20,00
Prezzo ebook: € 13,99
Pagine: 352
Titolo originale: The note
Traduzione a cura di: 
Rachele Salerno


May Hanover è sempre stata una brava bambina. Sempre la prima della classe, educata e precisa fino all'ossessione. Con una madre single dalle aspettative altissime, May non ha mai potuto permettersi errori né passi falsi. Ma anche le brave ragazze nascondono segreti. E rimpianti. E nel caso dell'amicizia con Lauren e Kelsey, May ne ha molti. Il loro legame ha resistito a incidenti tragici, scandali e cuori spezzati. Ora, le tre amiche si ritrovano dopo anni di distanza per qualche giorno di sole e lusso sfrenato negli Hamptons. Ma una serata di divertimento e follie si trasforma, dopo un incontro casuale con due sconosciuti, in uno scherzo che finisce nel peggiore dei modi. Improvvisamente al centro di un'indagine di polizia, May inizia a sospettare che Lauren e Kelsey le stiano nascondendo qualcosa. E la sua lealtà verso le amiche di una vita inizia a vacillare...


Tre amiche, una villa negli Hamptons e un passato che non vuole saperne di restare tale: è questa la cornice in cui Alafair Burke costruisce “Bugie Perfette”, un thriller psicologico in cui il vero protagonista è ciò che non viene detto.

Lauren: il suo nome è legato a un vecchio scandalo sentimentale con un personaggio di spicco del campus. Kelsey ha una storia più ingombrante: il sospetto di aver ucciso il marito, Luke. E poi c’è May, avvocato di successo, che però il pubblico conosce per un video virale in cui non appare esattamente al suo meglio.

Fin dall’inizio è chiaro che tra loro ci sono troppi segreti per stare davvero tranquille, e l’arrivo di una nuova scomparsa – proprio durante quella che avrebbe dovuto essere una vacanza – riapre tutte le ferite mai davvero chiuse.

Burke costruisce una trama che gioca molto sui non detti, sulle mezze verità e sulle piccole omissioni quotidiane che, nel tempo, diventano vere e proprie bugie. Il thriller non punta sull’azione, quanto sul dubbio: ogni personaggio è sospettabile, ogni confessione è parziale, ogni rapporto ha incrinature invisibili agli occhi delle stesse protagoniste.

Il ritmo è scorrevole, con una scrittura pulita, quasi cinematografica: l’autrice dosa bene la tensione e, pur senza colpi di scena esagerati, riesce a mantenere viva l’attenzione del lettore fino alla fine.

“Bugie Perfette” è un romanzo che parla di amicizie complicate, di passato che ritorna e di quanto sia difficile fidarsi, anche (o soprattutto) di chi crediamo di conoscere meglio. Un thriller psicologico elegante e ben costruito, che lascia spazio a qualche riflessione sul peso dei segreti e sulla fragilità dei legami.

Consigliato a chi ama le storie dove l’ombra non è solo fuori dalla finestra, ma anche dentro le persone.

Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: limonata ghiacciata
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito web dell'autrice: Alafair Burke
Consigliato a chi ha apprezzato: La ragazza del treno

  "Non si rivela mai tutto di noi stessi, neanche alle persone più care."


Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 22 luglio 2025

Recensione: Qui non cambia mai

  

Qui non cambia mai
di Valeria Roscioni

Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: €17,00
Prezzo E-book: 9,99 
Pagine: 272

Anna, detta Nina, è appena arrivata al Camping Village Gran Canaria per quella che sarà l'ennesima estate trascorsa nel campeggio toscano di sempre. Stessa piazzola, stessa gestione, stessa dittatura della Regina Vittoria, sua mamma, persino lo stesso frinire delle cicale. Anche Nina è la stessa di sempre: troppo alta, troppo magra, troppo pallida, stesso look da costume intero e jeans sfrangiati, con quei capelli rossi nascosti sotto un informe cappellino crochet da pescatore. E, purtroppo, anche il suo cuore prova gli stessi sentimenti per Elia, il ragazzo di cui è innamorata da sempre, che non si fa mai vivo durante l'inverno e che l'ha persino fatta lasciare dal fratello quando, a dodici anni, avevano ingenuamente deciso di fidanzarsi. Quest'estate, però, qualcosa di diverso c'è. Anzi, qualcuno: Tommaso, alto, capelli scuri lunghi fino alle spalle e gli occhi più belli che Nina abbia mai visto. I primi a restituirle uno sguardo diverso da quello di Elia, che forse si renderà conto troppo tardi di ciò che Nina significa per lui...



E’ una nuova estate, Anna, chiamata Nina, ha 16 anni e passa le sue vacanze estive al Camping Village Gran Canaria, praticamente da sempre. Gli anni passano ma al campeggio sembra non cambiare mai nulla, c’è sempre la stessa signora Maria che da’ a lei e alla famiglia il benvenuto, lo stesso parchetto dove giocava da piccina sulle altalene, lo stesso bar con gli stessi tavolini, dove ha sempre mangiato il gelato con gli amici.
Anche Nina sembra sempre la stessa, nel suo corpo magro e pallido ancora poco sviluppato si sente sempre fuori posto, soprattutto quando si tratta di divertirsi e socializzare. A lei piace la tranquillità e le piacciono i suoi bei libri pesanti che si porta dietro ovunque, quest’anno ha deciso di portarsi in vacanza Anna Karenina.
Mentre fanno il check-in e raggiungono la piazzola (ovviamente la stessa di sempre) Nina riflette su un’altra cosa che sarà anch’essa la stessa di sempre: Elia, ragazzo con cui è cresciuta passandoci insieme tutte le estati della sua vita e di cui è innamorata da quando ha memoria. Quattro anni prima lei ed Elia sono stati insieme, la storia è stata breve e alla fine Elia ha usato il fratello come inviato per assolvere l’ingrato compito di lasciarla.
Da allora non è cambiato nulla, i due passano le estati insieme da grandi amici e poi finite le vacanze neanche un messaggio per tutto il resto dell’anno. Nina infatti non sa neanche se Elia ci sarà o meno al campeggio quest’anno.
Preparando la veranda della roulotte però si accorge che in realtà qualcosa è cambiato, il loro solito vicino di piazzola quest’anno non c’è, al suo posto c’è il signor Michele, che ha più o meno l’età dei suoi genitori e si dimostra subito molto gentile e premuroso nei suoi confronti.
Una delle cose che Anna meno sopporta durante le vacanze è la perfezione che la regina Vittoria, questo è il modo in cui chiama sua madre, tiene a tutti i costi ad ostentare, pretendendo che anche lei si vesta e si comporti secondo determinati canoni che Nina invece non ha alcuna intenzione di rispettare, per questo spesso il clima con lei è spesso particolarmente teso e il fatto che suo papà sia costretto a tornare a lavoro durante la settimana non la aiuta.
Finiti i preparativi della roulotte Anna raggiunge la spiaggia, dove scopre essere già arrivati anche alcuni dei suoi soliti amici di campeggio, certo, ma tra questi Elia non c’è e lei non ha nessuna intenzione di chiedere agli altri sue notizie.
A scuotere la sua convinzione di una nuova ma pur sempre uguale estate è l’arrivo di Tommaso, di qualche anno più grande di lei, alto, bello, con i capelli scuri e lunghi fino alle spalle, è il ragazzo più bello che lei abbia mai visto e soggiorna nel campeggio a fianco. Dopo un paio di incontri casuali in spiaggia, i due cominciano a darsi degli appuntamenti e la storia si fa giorno dopo giorno più seria, ma le difficoltà cominciano quando arriva al campeggio anche Elia e Nina non riesce più a interpretare i propri sentimenti per i due ragazzi.
A rendere ancora più caotica la situazione sentimentale di Nina ci sarà una sconcertante scoperta sul nuovo vicino di tenda Michele, che farà vacillare la compostezza della regina Vittoria, perché al contrario di ciò voleva far credere alla figlia, la conoscenza tra i due non è del tutto nuova.

Una lettura scorrevole, giovanile e molto semplice. Leggendolo sono riaffiorati tutti i ricordi di quando io stessa passavo le estati in campeggio con i miei genitori, tutti gli amici conosciuti proprio lì, le serate trascorse in spiaggia per guardare le stelle cadenti e le cotte, quelle per cui non si riusciva a dormire la notte e per cui si litigava con mamma e papà sull’ora del coprifuoco.
Assolutamente perfetto per una ragazza in fase adolescenziale ma piacevole anche per chi l’adolescenza l’ha già superata da un po’ e vuole rivivere con i ricordi le emozioni di quell’età.


Durata  della lettura:  Quattro giorni
Bevanda consigliata: Frappè alla vaniglia
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Tutto il cielo possibile, Luigi Ballerini e Benedetta Bonfiglioli



      "Stringo i pugni e mi decido a esprimere il mio solito desiderio a fior di labbra: «Non farmi innamorare di lui», magari questa volta funziona."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 18 novembre 2024

Recensione: Medea



  Medea

 di Rosie Hewlett

 Editore: Piemme
 Prezzo: € 16
 Pagine: 432
 Traduzione: Federica Merati
 

  Quando incontra Giasone per la prima volta, Medea è una ragazza sola, maltrattata dal fratello, non amata dalla madre. Non viene accettata dalla sua stessa famiglia perché è diversa dalle altre giovani: possiede un potere unico e pericoloso, la stregoneria. E così, quando Giasone, eroe e capo dei famosi Argonauti, arriva per reclamare il Vello d'oro che il padre protegge ferocemente, Medea coglie l'occasione per fuggire. L'amore con Giasone è per lei un approdo: con lui non si sentirà mai più così sola e incompresa. Ma quando anche Giasone tradirà la sua fiducia, la sua ira sarà incontenibile... Per la prima volta, il grande mito di Medea raccontato dal suo punto di vista, con una penna straordinaria che illumina gli angoli più nascosti di un personaggio che da millenni non smette di affascinare. 




Quest'anno ho letto parecchi romanzi sulla mitologia greca, concentrandomi soprattutto sulle protagoniste femminili. 
Di Medea conoscevo molto poco. 
Da ragazzina cresce isolata dalla sorella, che ama tanto, perché da bambina ha trasformato il fratello Aspirto in un maiale. Da quel giorno, l'odio, ma soprattutto la paura nei confronti del suo potere, sono immediati, sia da parte del fratello, che continuerà a bullizzarla, sia da parte del padre, che la picchierà per forzarla alla sottomissione. 
L'unica che la capisce e le insegna è la zia Circe, anche lei imbevuta della magia di Ecate. 
L'unica sembianza di amore che Medea riceve è proprio dalla zia, che però sparisce improvvisamente dalla sua vita, e il padre la convincerà che ciò sia dovuto al fatto che lei sia impossibile da amare. Medea non vede altra via d'uscita che aggrapparsi alle prime persone che arriveranno alla Colchide per poter scappare: questi sono gli Argonauti, capitanati da Giasone, in cerca del vello magico che donerà poteri insuperabili a chi lo prenderà. Giasone è estremamente affascinato dal potere di Medea e lei stessa sembra essere persa per lui, tanto da compiere gesti che la faranno ricorrere alla magia nera, a quei poteri pericolosi verso cui la stessa zia l'aveva messa in guardia. Medea, però, ormai è concentrata sulla libertà che sa di poter raggiungere abbandonando il padre, non rendendosi conto degli effetti negativi di adattarsi alla vita di Giasone, e tantomeno di come la magia nera stia imbevendo il suo cuore e la sua anima di cattiveria. 
Solo Atalanta sembra esserle amica, ma Medea perderà ogni cognizione del bene con l'aumentare dei suoi poteri. 
 La storia è molto bella, si legge tutta d'un fiato e il personaggio di Medea è descritto benissimo. Il ritmo del romanzo cambia decisamente: dall'inizio, che è leggermente più lento, al centro, dove gli eventi si susseguono rapidamente, fino alle due parti finali, che risultano fin troppo accelerate. 
 Finalmente un romanzo in cui la figura di Medea non si concentra sulla sua voglia di potere, ma spiega cosa l'abbia fatta diventare così. 
Viene raccontato come essere stata usata come arma prima dal padre e poi da Giasone l'abbia davvero trasformata in un'arma micidiale. 
 Una storia di vendetta e riscatto personale, con tocchi di femminismo qua e là, ma anche del vuoto che la mancanza di amore nell'infanzia porta a confondere qualunque attenzione per amore.

Consigliato a chi ha letto Atalanta di Jennifer Saint e, se non l'avete letto, lo consiglio vivamente. 
In entrambi i romanzi conosciamo meglio una parte della mitologia greca che siamo sempre e solo stati abituati a vedere dall'occhio maschile; stavolta le donne vengono riscattate e non sono rappresentate solo come pazze e cattive streghe lussuriose. Inoltre, in entrambi i romanzi, la parte sugli Argonauti è davvero interessante e divertente.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tisana al tiglio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 35 anni
Website dell'autrice: Rosie Hewlett
Consigliato a chi ha apprezzato: Atalanta di Jennifer Saint



"«Non c’è niente di male a sentirsi smarriti» gli dico. «Io mi sono sentita così per tutta la vita». 



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 23 dicembre 2022

Recensione: Cena con delitto al castello di Balmoral



 Cena con delitto al castello di Balmoral

 di Chris McGeorge

 Editore: Piemme
Prezzo: € 19,90
 Pagine: 384
Titolo originale: A Murder at the Castle

Le tradizioni sono dure a morire. E così, anche quest'anno, nonostante il peggior maltempo che si sia mai visto, la Royal Family è riunita al castello scozzese di Balmoral. Mentre fuori infuria una terribile tempesta di neve, che ha isolato completamente il castello, il vecchio re Eric ospita alla sua lunghissima tavola sette membri del clan dei Windsor. Insieme a loro ci sono solo lo chef Jonathan Alleyne e l'immancabile capo della security Tony Speck: nessun altro, neanche un domestico, è ammesso ai festeggiamenti. Forse perché sono festeggiamenti un po' speciali: il re Eric ha deciso, infatti, che è giunto il momento di designare il suo successore. Darà l'annuncio a pranzo finito, durante il tradizionale brindisi... Peccato che, al primo sorso di quello che doveva essere un whisky ben invecchiato, il re stramazzi a terra. Morto sul colpo. Qualcuno ha deciso di farlo fuori, e quel qualcuno non può che essere lì, bloccato dalla neve a Balmoral. Addio atmosfera di Natale: nonostante gli stomaci pieni, al castello comincia un'indagine serrata di tutti contro tutti, capeggiata dallo chef, in cui nessuno è esente dal sospetto... Un brillante, irresistibile, scoppiettante giallo natalizio che vi terrà incollati alle pagine, mentre i membri di una famiglia reale alternativa, ma non per questo meno... reale, ognuno con i suoi segreti e le sue stranezze, si accusano a vicenda di un omicidio che ha un solo colpevole. Un colpevole intrappolato a Balmoral insieme a tutti loro.




Il Natale è ormai alle porte e chissà come festeggiano i reali d'Inghilterra? Questo libro apre una finestra sulle giornate di festa della famiglia reale riunita al castello di Balmoral per l'occasione, insieme allo chef personale Jonathan Alleyne e l'addetto alla sicurezza Tony Speck, tutti gli altri domestici sono esenti dal lavorare per poter festeggiare anche loro con le proprie famiglie. La gioia del momento viene interrotta subito dall'improvvisa morte del re Eric che durante la cena di Natale muore sul colpo dopo aver sorseggiato il suo bicchiere di whisky, proprio nello stesso istante in cui sta per pronunciare e quindi rendere noto a tutti, l'ambito nome del suo successore.
La sorpresa e la paura subito si diffondono tra gli altri commensali e l'assassino risiede in quelle stanze siccome tutti sono stati costretti a rimanere al castello a causa di una tormenta di neve. 
Jonathan indossa le veste di investigatore e attraverso il suo punto di vista seguiamo la ricerca del  colpevole della morte del re, tra i suoi familiari si scopre che ognuno ha una motivazione per volerlo morto e come in ogni famiglia che si rispetti dissapori e segreti salgono a galla.
McGeorge ci regala una royal family insolita siccome il re Eric nella realtà non è mai salito al trono e cambiando la storia riesce a costruire un giallo piacevole da seguire con una perfetta ambientazione dove i protagonisti sono costretti a condividere lo stesso spazio. Si diverte a modellare le personalità degli indiziati creado segreti nuovi e antichi che in qualche modo si prestano da movente per un delitto. Non ho trovato particolarmente difficile capire come potesse concludersi il caso ma la lettura mi ha saputo comunque intrattenere piacevolmente.
Tre diamanditini e mezzo il mio voto per questo giallo dalle tinte natalizie che si presta perfettamente a questo periodo dell'anno e che è perfetto come regalo per chi ama il genere e ha voglia di un mistero da risolvere nel mondo blasonato della famiglia reale che è sempre sulla bocca di tutti e suscita un interesse particolare. 

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Tè English Breakfast
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni


"È il giorno di Natale, la tavola è imbandita e la famiglia reale britannica si appresta a festeggiare..."


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 8 novembre 2022

Recensione: Chi ha ucciso Mr. Wickham?



 Chi ha ucciso Mr. Wickham?

 di Claudia Gray

 Editore: Piemme
Prezzo: € 19,90
 Pagine: 416
Titolo originale: The Murder of Mr. Wickham

 È un'estate molto calda a Donwell Abbey, residenza di Emma Knightley e marito, che, ormai sposati da sedici anni, si godono la meritata felicità, su cui nessuno avrebbe scommesso. Nonostante il caldo, però, i doveri della vita sociale non si fermano: Mrs e Mr Knightley stanno organizzando un summer party, i cui invitati, ivi compresi Elizabeth Bennet e il marito, Mr Darcy, sono pronti a godersi chiacchiere e socialità, conditi naturalmente di tè e buone maniere. Ma c'è qualcuno che non è affatto bene accetto: Mr Wickham, il personaggio più cattivo di Orgoglio e pregiudizio, l'odioso amico di Darcy, che gli altri ospiti, in barba al bon ton, sarebbero ben felici di vedere morto. Eppure restano tutti a bocca aperta quando si ritrovano davanti nientedimeno che il suo cadavere. Adesso che ci è scappato il morto, gli invitati sono tutti nella lista dei sospettati, e tutti sono ugualmente prigionieri della splendida casa di campagna dei signori Knightley, consapevoli che tra loro c'è un assassino. Tra Emma, L'abbazia di Northanger, Ragione e sentimento e naturalmente l'intramontabile Orgoglio e pregiudizio, un irresistibile giallo regency che è anche un gioco letterario in cui figurano tutti, ma proprio tutti, i personaggi più amati di Jane Austen.




Mi sono approciata a questa lettura con tanta curiosità, amo da sempre Jane Austen e amo i libri gialli e i thriller e quindi questo, che a un primo sguardo sembra combinare le due cose, non potevo proprio farmelo scappare.
Ci troviamo a Donwell Abbey dove vivono Emma e Mr. Knightley che decidono di organizzare un evento estivo per ritrovarsi con i loro amici e conoscenti che in questo caso sono i vari protagonisti e personaggi dei romanzi di Jane Austen. A partire dai più conosciuti come Lizzie e Mr. Darcy di "Orgoglio e Pregiudizio" partecipano quasi tutte le coppie note di cui zia Jane ha narrato le origini e adesso le ritroviamo dopo diverso tempo e veniamo a conoscenza della loro vita post matrimoniale e delle varie difficoltà che ognuno si ritrova ad affrontare. Tra i tanti spicca anche Mr. Wickham, l'antagonista nella storia di Lizzie e Mr. Darcy, che durante la prima serata viene misteriosamente ritrovato assassinato. Non essendo amato da nessuno, in maniera naturale parte quindi l'investigazione e tutti diventano potenziali sospettati. Il lettore insieme ad una coppia d'eccezione, badate bene che questa non è conosciuta come le altre, iniziano a raccogliere dettagli e indizi che un po' come un giallo di Agatha Christie, portano alla soluzione ovviamente svelata a fine libro e quindi da scoprire e assaporare senza troppi spoiler.
La fantasia dell'autrice è davvero ammirabile, fa una scelta rischiosa e decide di tingere di giallo un ambiente regency che può risultare ripetitivo o non piacere a chi è affezionato alla storia di questi noti personaggi. Invece si dimostra davvero abile e mi è piaciuto ritrovare molte delle situazioni coniugali delle quali ho sempre immaginato un futuro, che qui trovano voce rimanendo plausibili e verosimili e senza aver timore di mostrare quelle fragilità che contraddistinguono ogni coppia.
Il mistero di sottofondo riesce a coinvolgere e come avviene con qualsiasi giallo che si rispetti, spesso mi sono ritrovata a fare congetture su chi potesse essere il colpevole, per me questa lettura si è rivelata una combinazione davvero funzionale. Un libro che decisamente regala momenti piacevoli di distrazione e che non può mancare per chi conosce e ama Jane Austen e le sue opere.

Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: Tè nocciola e vaniglia
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni
Sito dell'autrice: Claudia Gray


"Il mondo regency si tinge di giallo.
Il romanzo che sarebbe stato scritto se jane austen e agatha christie avessero preso un tè insieme."


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 7 ottobre 2022

Recensione: L'alchimista imperfetta



 L'alchimista imperfetta

 di Naomi Miller

 Editore: Piemme
Prezzo: € 19,90
 Pagine: 432
Titolo originale: Imperfect Alchemist

 Inghilterra, 1573: in un mondo già illuminato dalla luce del Rinascimento, ma in cui ancora si dà la caccia alle streghe, la piccola Rose è figlia di una madre accusata di stregoneria, e per lei la vita sembra avere in serbo solo povertà e amarezza. Finché non avviene qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: approda, come domestica, nel grande castello dei conti di Pembroke, regno della contessa Mary Sidney Herbert. Mary è una nobildonna, ma non una qualsiasi: amica della regina, mentore di un giovane poeta sconosciuto chiamato William Shakespeare, grande appassionata di letteratura e, cosa inaudita per i tempi, di scienza, Mary ha un segreto. Un vero e proprio laboratorio di alchimia, allestito nel suo palazzo, dove trascorre ore di studio ed esperimenti. E quando Rose si affaccia nella sua vita, Mary - che da tempo desidera una figlia che non arriva - la istruirà, insegnandole l'amore per lo studio. La loro amicizia, cementata dall'interesse proibito per la scienza, diventerà la cosa più importante: il modo per salvarsi dall'oscurità dei tempi, e lasciare la loro traccia nella Storia. Un romanzo raffinato ed emozionante, che racconta il personaggio, realmente esistito e ingiustamente dimenticato, di Mary Sidney Herbert, la contessa alchimista, ma è anche un affresco di un'epoca affascinante, l'era Tudor, magnifica nelle sue luci e nelle sue molte ombre.




Ho voluto questo libro appena visto, la copertina è davvero una delle più belle pubblicate ultimamente e fa subito entrare nell'atmosfera che circonda le vicende che vengono descritte.
Siamo nell'Inghilterra del 1600, pieno regno dei Tudor e due donne sono le protagoniste principali, Rose, nata da una famiglia molto modesta, cresce vedendo la madre aiutare gli altri in segreto grazie alla sua bravura con le piante e additata come strega per questo motivo, ha il dono di saper cogliere l'anima di quello che la circonda e di rappresentarlo fedelmente attraverso i suoi disegni. Mary, nata nell'agio e da poco introdotta alla corte della regina Elisabetta viene data in moglie giovane ad un uomo molto più grande e che spera tanto in un futuro erede, la sua forza risiede nell'amore per la letteratura e la poesia. Una cosa le unisce nel pronfondo, l'alchimia, una scienza inizialmente sconosciuta ad entrambe ma che appare nelle loro vite prima di conoscersi e destinata a farle incontrare.
L'alchimia, una scienza antenata della chimica moderna, negli anni passati si è ammantata di fascino e leggende ed è quella scintilla che ci mostra il vero volto di Rose e Mary. Il mondo esoterico e in generale la sapienza del saper sfruttare quello che la natura offre, trasformandolo e creando meraviglia ad ogni esperimento mi ha sempre affascinato tantissimo.
Leggendo i loro punti di vista mi sono affezionata sempre di più a queste due personalità femminili che evolvono ognuna nella propria realtà e in modo diverso, ma entrambe spiccano in un mondo estremamente maschilista e dove la donna è relegata in una "scatola". Ho amato particolarmente la voce di Mary, la voce di una donna anticonformista, amante delle arti e che non si accontenta del ruolo che la società le assegna e brucia, brucia forte. La storia vera in questo caso sarà stata anche cambiata ma l'autrice offre un'alternativa che non mi è dispiaciuta affatto e anzi questo volume è il primo di una serie alla quale la Miller sta lavorando, tutta dedicata a figure femminili di spicco proprio di questa epoca storica e inutile dirlo che non vedo l'ora di leggerli tutti.
Un romanzo che ha saputo davvero catturarmi e un'ambientazione storica per la quale ho un debole da sempre. Una storia come non ne leggevo da tempo, con una scrittura scorrevole ed elegante nonostante la densità di avvenimenti che vengono descritti, riflesso della vita di una donna realmente esistita eppure conosciuta molto poco e amo quando un libro va oltre al semplice intrattenimento e porta l'attenzione su personaggi meritevoli di nota e memoria. Consigliatissimo!

Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: Latte e cioccolato
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni
Sito dell'autrice: Naomi Miller


"Inghilterra, 1600.
Una contessa che osò essere una scienziata.
L'incredibile storia di una donna fuori dagli schemi.
Mia madre era una strega. O almeno così dissero quando la trascinarono via.
Ma per me era vera solo una cosa: lei era il centro del mio universo.
Avevo nove anni e la mia vita cominciò quel giorno."


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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