giovedì 31 luglio 2025

Recensione: Mimica

 

Mimica
di Sebastian Fitzek

Editore: Fazi Editore
Titolo Originale: Mimik
Prezzo Cartaceo: €19,00 
Prezzo e-book: 10,99
Pagine: 348
Traduzione a cura di: Elisa Ronchi

Non aver paura.

Se non di te stessa.

Un leggero tic all’angolo della bocca, il minimo movimento della palpebra, un involontario gesto della mano sono sufficienti a farle intravedere la vera essenza di una persona: Hannah Herbst è la più nota esperta tedesca di mimica facciale, una sorta di macchina della verità umana specializzata nei segreti del linguaggio del corpo. Vive a Berlino insieme al marito e ai figli e, in quanto consulente della polizia, ha già fatto condannare diversi criminali violenti. Un giorno, però, Hannah si risveglia in una stanza d’albergo, con le mani legate, senza alcun ricordo; ha subito un’operazione chirurgica che le ha causato la perdita della memoria, e si ritrova alla mercé di un uomo sospettato di essere un pericoloso killer… Ma il caso che dovrà risolvere è un altro, e sarà il più difficile della sua carriera. Una donna ha confessato di aver ucciso la propria famiglia in modo brutale. Solo il figlio più piccolo, Paul, è sopravvissuto. Una vicenda scioccante, che ha sconvolto la Germania intera. Dopo la confessione, la madre è riuscita a fuggire dal carcere. Sta forse cercando il figlio per completare la sua sanguinaria missione? Hannah Herbst ha a disposizione soltanto il breve video della confessione per incastrare la madre e salvare Paul. C’è soltanto un problema: l’assassina del video è Hannah stessa!



Hannah Herbst è una specialista di mimica facciale e lavora come consulente per la polizia ormai da anni, grazie alle sue capacità ha fatto incarcerare molti criminali violenti ma più ne riesce a incastrare e più si rende conto di quanti di loro vaghino ancora in mezzo a noi, liberi di commettere i peggiori crimini.
Hannah però un giorno si sveglia, è intontita e alla tv stanno trasmettendo uno speciale sulla sicurezza antincendio. Ci mette un po’ a realizzare che il letto in cui si trova non è il suo, quella che la circonda non è la sua stanza, i suoi polsi sono legati alla testiera del letto con delle fascette e lei non ricorda assolutamente nulla di sé.
Sente che c’è qualcuno nel bagno della stanza in cui si trova e cerca immediatamente di liberarsi ma senza ottenere risultati, se non una fitta di dolore lancinante nella zona sinistra del busto proprio sopra l’anca, dove si accorge di avere una abbondante fasciatura.
“Cosa mi è successo?”, “Chi c’è qui con me?”, “Chi sono?”, tutte domande che affollano la testa di Hannah mentre sullo schermo della televisione parte una conferenza stampa della polizia, nella quale il commissario capo mette in guardia gli abitanti per via della fuga di un pericoloso criminale di nome Lutz Blankenthal e soprannominato “Il Chirurgo” proprio perché negli anni era riuscito a ricoprire l’incarico di medico in diversi ospedali, ma senza aver mai studiato medicina, portando alla morte svariati pazienti che avevano messo la loro vita nelle sue mani.
In quel momento la porta del bagno si apre e Hannah si sente come schiacciata da un macigno, perché proprio mentre il commissario in tv sta dicendo le parole “un sociopatico, un sadico e uno spietato assassino” vede l’uomo che si sta avvicinando al letto a cui è legata, ed è proprio Lutz Blankenthal.
Hannah è terrorizzata ma la situazione per lei peggiora ulteriormente quando Blankenthal stesso le mostra un video, una confessione, una donna che di fronte alla polizia sta raccontando come ha massacrato i suoi due figli e il marito. E la donna nel video è proprio lei, Hannah Herbst.
Da quel momento per Hannah inizierà una agonizzante rincorsa della verità e della sua memoria perduta, che più ricerca a fondo e meno vorrebbe recuperare.
Cosa le è successo? Chi le ha fatto del male? E’ davvero lei quella del video? E’ stata davvero lei a massacrare la sua famiglia? Ma soprattutto…dove è finito suo figlio, l’unico sopravvissuto al massacro?

Sebastian Fitzek è sempre una certezza, i suoi thriller sono sempre molto carichi di tensione e mai scontati, il lettore non riesce mai a completare il puzzle finché lui stesso non gli da’ in mano l’ultimo indispensabile tassello.
Se vi sono piaciuti gli altri suoi romanzi, Mimica non sarà da meno!
Un racconto incalzante arricchito da flashback e cambi di point of view che lasciano il lettore in uno stato di profonda suspense dalla prima all’ultima pagina.
Sono certa che piacerà anche a voi!

Durata  della lettura:  Sei giorni
Bevanda consigliata: Bloody Mary ghiacciato
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: La psichiatra, Wulf Dorn



      "«Dopo quell'evento, nulla è stato più lo stesso. [...] Dopo aver visto quel luogo non riuscivo più ad andare avanti. Come dice il proverbio: una volta vista la verità, non la si può più ignorare.»
«Quale verità?»
«Che sono tutte cazzate. Il mondo è malvagio. Non vale la pena viverci. Il male trionferà sempre. Voglio dire: immagini di organizzare una partita di calcio. Una delle due squadre è costretta a rispettare le regole. L’altra, invece, può scendere in campo armata di asce e coltelli. Secondo lei chi vincerà?»."

 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 28 luglio 2025

Recensione: Al limite. On the edge



Al limite. On the edge
di K. Bromberg


Editore: Newton Compton
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 6,99 € 
Pagine: 406
Traduttore: Valentina Lombardi e Valentina Legnani
Consigliato a chi ha apprezzato: Driven

Ribelle e sempre pronto a far festa, Cruz Navarro è il bad boy della Formula 1. Questo lo aiuta senz’altro a far colpo sulle ragazze, ma non sullo sponsor che potrebbe far decollare la sua carriera una volta per tutte. Preoccupato per il futuro e desideroso di ripulire la sua immagine, il consiglio di amministrazione gli propone di trovare una brava ragazza che si finga la sua fidanzata e faccia credere a tutti che Cruz ha finalmente messo la testa a posto. La scelta ricade così su Maddix Hart, che tutto vorrebbe meno che essere invischiata in quella faccenda. All’apparenza Maddix è timida e tranquilla, ma Cruz si rende ben presto conto che quella è soltanto una facciata. La sua finta fidanzata è intelligente e caparbia, oltre che estremamente sexy. Non ci vuole molto perché Cruz perda la testa per Maddix e i suoi sentimenti per lei diventino reali. Ma quando la ragazza si avvicinerà a conoscere davvero l’uomo che si nasconde dietro il pilota, Cruz sarà disposto a rischiare tutto, incluso sé stesso, per donarle il suo cuore?





Da appassionata di motorsport, non posso che essere felice per il fatto che la Newton Compton abbia deciso di portare in Italia anche Al limite. On the edge - seguito di quel "Fuori pista. Off the grid" che avevo letto e apprezzato circa un annetto fa.
Torniamo quindi sulla griglia di partenza, e stavolta la storia si concentra su Cruz Navarro, pilota di Formula 1 di terza generazione: sia il padre che il nonno hanno corso in passato, e il nonno è ancora adesso considerato una leggenda del motorsport - ragion per cui la pressione su Cruz è particolarmente alta. Ma lui è un po' un bad boy, quasi volesse essere James Hunt dei nostri giorni, e questo non piace ad uno sponsor con cui Navarro sta cercando di raggiungere un accordo. E così, ecco che si ritrova a doversi ripulire la reputazione facendosi affiancare da Maddix Hart, una ragazza abbastanza timida che vorrebbe diventare una brand manager e che invece si ritrova a bazzicare il paddock fingendosi la fidanzata di Cruz. Ma passare del tempo insieme significa iniziare a conoscersi: Maddix scopre che Cruz non è il playboy del paddock che tutti si immaginano, mentre Cruz scopre che Maddix non è la timida ragazza che immaginava lui. E così, tra un gran premio e l'altro, i confini tra la finzione e la realtà diventano sempre più lievi...
Un bel romanzo da leggere d'estate, ideale per rilassarsi durante il "summer break" e adatto anche a chi non è necessariamente amante dei motori, ma apprezza una bella storia romantica.

Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata:  The freddo al gelsomino
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: K. Bromberg 


"Non si sbagliava: aveva previsto che mi avrebbe spezzato il cuore."

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 23 luglio 2025

Recensione: Bugie perfette

    

Bugie Perfette

di Alafair Burke

Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: € 20,00
Prezzo ebook: € 13,99
Pagine: 352
Titolo originale: The note
Traduzione a cura di: 
Rachele Salerno


May Hanover è sempre stata una brava bambina. Sempre la prima della classe, educata e precisa fino all'ossessione. Con una madre single dalle aspettative altissime, May non ha mai potuto permettersi errori né passi falsi. Ma anche le brave ragazze nascondono segreti. E rimpianti. E nel caso dell'amicizia con Lauren e Kelsey, May ne ha molti. Il loro legame ha resistito a incidenti tragici, scandali e cuori spezzati. Ora, le tre amiche si ritrovano dopo anni di distanza per qualche giorno di sole e lusso sfrenato negli Hamptons. Ma una serata di divertimento e follie si trasforma, dopo un incontro casuale con due sconosciuti, in uno scherzo che finisce nel peggiore dei modi. Improvvisamente al centro di un'indagine di polizia, May inizia a sospettare che Lauren e Kelsey le stiano nascondendo qualcosa. E la sua lealtà verso le amiche di una vita inizia a vacillare...


Tre amiche, una villa negli Hamptons e un passato che non vuole saperne di restare tale: è questa la cornice in cui Alafair Burke costruisce “Bugie Perfette”, un thriller psicologico in cui il vero protagonista è ciò che non viene detto.

Lauren: il suo nome è legato a un vecchio scandalo sentimentale con un personaggio di spicco del campus. Kelsey ha una storia più ingombrante: il sospetto di aver ucciso il marito, Luke. E poi c’è May, avvocato di successo, che però il pubblico conosce per un video virale in cui non appare esattamente al suo meglio.

Fin dall’inizio è chiaro che tra loro ci sono troppi segreti per stare davvero tranquille, e l’arrivo di una nuova scomparsa – proprio durante quella che avrebbe dovuto essere una vacanza – riapre tutte le ferite mai davvero chiuse.

Burke costruisce una trama che gioca molto sui non detti, sulle mezze verità e sulle piccole omissioni quotidiane che, nel tempo, diventano vere e proprie bugie. Il thriller non punta sull’azione, quanto sul dubbio: ogni personaggio è sospettabile, ogni confessione è parziale, ogni rapporto ha incrinature invisibili agli occhi delle stesse protagoniste.

Il ritmo è scorrevole, con una scrittura pulita, quasi cinematografica: l’autrice dosa bene la tensione e, pur senza colpi di scena esagerati, riesce a mantenere viva l’attenzione del lettore fino alla fine.

“Bugie Perfette” è un romanzo che parla di amicizie complicate, di passato che ritorna e di quanto sia difficile fidarsi, anche (o soprattutto) di chi crediamo di conoscere meglio. Un thriller psicologico elegante e ben costruito, che lascia spazio a qualche riflessione sul peso dei segreti e sulla fragilità dei legami.

Consigliato a chi ama le storie dove l’ombra non è solo fuori dalla finestra, ma anche dentro le persone.

Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: limonata ghiacciata
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito web dell'autrice: Alafair Burke
Consigliato a chi ha apprezzato: La ragazza del treno

  "Non si rivela mai tutto di noi stessi, neanche alle persone più care."


Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 22 luglio 2025

Recensione: Qui non cambia mai

  

Qui non cambia mai
di Valeria Roscioni

Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: €17,00
Prezzo E-book: 9,99 
Pagine: 272

Anna, detta Nina, è appena arrivata al Camping Village Gran Canaria per quella che sarà l'ennesima estate trascorsa nel campeggio toscano di sempre. Stessa piazzola, stessa gestione, stessa dittatura della Regina Vittoria, sua mamma, persino lo stesso frinire delle cicale. Anche Nina è la stessa di sempre: troppo alta, troppo magra, troppo pallida, stesso look da costume intero e jeans sfrangiati, con quei capelli rossi nascosti sotto un informe cappellino crochet da pescatore. E, purtroppo, anche il suo cuore prova gli stessi sentimenti per Elia, il ragazzo di cui è innamorata da sempre, che non si fa mai vivo durante l'inverno e che l'ha persino fatta lasciare dal fratello quando, a dodici anni, avevano ingenuamente deciso di fidanzarsi. Quest'estate, però, qualcosa di diverso c'è. Anzi, qualcuno: Tommaso, alto, capelli scuri lunghi fino alle spalle e gli occhi più belli che Nina abbia mai visto. I primi a restituirle uno sguardo diverso da quello di Elia, che forse si renderà conto troppo tardi di ciò che Nina significa per lui...



E’ una nuova estate, Anna, chiamata Nina, ha 16 anni e passa le sue vacanze estive al Camping Village Gran Canaria, praticamente da sempre. Gli anni passano ma al campeggio sembra non cambiare mai nulla, c’è sempre la stessa signora Maria che da’ a lei e alla famiglia il benvenuto, lo stesso parchetto dove giocava da piccina sulle altalene, lo stesso bar con gli stessi tavolini, dove ha sempre mangiato il gelato con gli amici.
Anche Nina sembra sempre la stessa, nel suo corpo magro e pallido ancora poco sviluppato si sente sempre fuori posto, soprattutto quando si tratta di divertirsi e socializzare. A lei piace la tranquillità e le piacciono i suoi bei libri pesanti che si porta dietro ovunque, quest’anno ha deciso di portarsi in vacanza Anna Karenina.
Mentre fanno il check-in e raggiungono la piazzola (ovviamente la stessa di sempre) Nina riflette su un’altra cosa che sarà anch’essa la stessa di sempre: Elia, ragazzo con cui è cresciuta passandoci insieme tutte le estati della sua vita e di cui è innamorata da quando ha memoria. Quattro anni prima lei ed Elia sono stati insieme, la storia è stata breve e alla fine Elia ha usato il fratello come inviato per assolvere l’ingrato compito di lasciarla.
Da allora non è cambiato nulla, i due passano le estati insieme da grandi amici e poi finite le vacanze neanche un messaggio per tutto il resto dell’anno. Nina infatti non sa neanche se Elia ci sarà o meno al campeggio quest’anno.
Preparando la veranda della roulotte però si accorge che in realtà qualcosa è cambiato, il loro solito vicino di piazzola quest’anno non c’è, al suo posto c’è il signor Michele, che ha più o meno l’età dei suoi genitori e si dimostra subito molto gentile e premuroso nei suoi confronti.
Una delle cose che Anna meno sopporta durante le vacanze è la perfezione che la regina Vittoria, questo è il modo in cui chiama sua madre, tiene a tutti i costi ad ostentare, pretendendo che anche lei si vesta e si comporti secondo determinati canoni che Nina invece non ha alcuna intenzione di rispettare, per questo spesso il clima con lei è spesso particolarmente teso e il fatto che suo papà sia costretto a tornare a lavoro durante la settimana non la aiuta.
Finiti i preparativi della roulotte Anna raggiunge la spiaggia, dove scopre essere già arrivati anche alcuni dei suoi soliti amici di campeggio, certo, ma tra questi Elia non c’è e lei non ha nessuna intenzione di chiedere agli altri sue notizie.
A scuotere la sua convinzione di una nuova ma pur sempre uguale estate è l’arrivo di Tommaso, di qualche anno più grande di lei, alto, bello, con i capelli scuri e lunghi fino alle spalle, è il ragazzo più bello che lei abbia mai visto e soggiorna nel campeggio a fianco. Dopo un paio di incontri casuali in spiaggia, i due cominciano a darsi degli appuntamenti e la storia si fa giorno dopo giorno più seria, ma le difficoltà cominciano quando arriva al campeggio anche Elia e Nina non riesce più a interpretare i propri sentimenti per i due ragazzi.
A rendere ancora più caotica la situazione sentimentale di Nina ci sarà una sconcertante scoperta sul nuovo vicino di tenda Michele, che farà vacillare la compostezza della regina Vittoria, perché al contrario di ciò voleva far credere alla figlia, la conoscenza tra i due non è del tutto nuova.

Una lettura scorrevole, giovanile e molto semplice. Leggendolo sono riaffiorati tutti i ricordi di quando io stessa passavo le estati in campeggio con i miei genitori, tutti gli amici conosciuti proprio lì, le serate trascorse in spiaggia per guardare le stelle cadenti e le cotte, quelle per cui non si riusciva a dormire la notte e per cui si litigava con mamma e papà sull’ora del coprifuoco.
Assolutamente perfetto per una ragazza in fase adolescenziale ma piacevole anche per chi l’adolescenza l’ha già superata da un po’ e vuole rivivere con i ricordi le emozioni di quell’età.


Durata  della lettura:  Quattro giorni
Bevanda consigliata: Frappè alla vaniglia
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Tutto il cielo possibile, Luigi Ballerini e Benedetta Bonfiglioli



      "Stringo i pugni e mi decido a esprimere il mio solito desiderio a fior di labbra: «Non farmi innamorare di lui», magari questa volta funziona."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 21 luglio 2025

Recensione: Oathbound



 Oathbound

 di Tracy Deonn

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: € 19.50
 Pagine: 775
Traduzione a cura di: Veronica La Peccerella e Sabina Terziani 

 Dopo Legendborn e Bloodmarked, la saga dei Leggendari torna con un terzo volume in cui oscurità e magia si intrecciano in un crescendo di tensione che prepara il terreno per uno sconvolgente finale. Bree Matthews ha sacrificato tutto: ha abbandonato l’Ordine, voltato le spalle a chi le era accanto e persino bruciato il flusso ancestrale che la legava ai suoi avi. È rimasta sola, convinta che non ci sia altro modo per proteggere chi ama e restare viva. Ma il potere che scorre nelle sue vene è troppo pericoloso per essere ignorato. Per imparare a dominarlo, Bree si affida al re Oscuro, un mutaforma enigmatico capace di muoversi tra il mondo umano e quello demoniaco, che grazie ai suoi poteri è riuscito a raggiungere le più alte posizioni dell’Ordine della Tavola Rotonda. In cambio del suo addestramento, però, Bree deve stringere con lui un patto che non potrà spezzare, e di cui non conosce ancora le vere conseguenze. Nel frattempo, l’Ordine è nel caos. Insieme a Bree è scomparso anche Selwyn. Per ritrovare entrambi, Nick è deciso a giocare la sua ultima carta: invocare un’antica legge che costringe il Consiglio Supremo dei reggenti a concedergli un’udienza. Nessuno sa quale sarà la sua richiesta… e quali segreti sia disposto a rivelare. Mentre misteriosi rapimenti si moltiplicano e i merlini cadono uno dopo l’altro, un’ombra si insinua tra le crepe del mondo. Riuscirà Bree a riportare la pace e a chiudere i conti con il proprio passato?




Ci ho messo un attimo a ricordare dove eravamo rimasti l’ultima volta: è passato davvero tanto tempo dall’uscita del capitolo precedente, e la trama intricata di questa saga non rende facile riprendere il filo… ma ne è valsa la pena. 
Oathound è un ritorno potente, corposo, un vero “mattoncino” narrativo che affonda le radici nel cuore della storia e dei personaggi, portandoci sempre più vicini al nucleo oscuro di questo mondo affascinante. La narrazione riparte in modo quasi disorientante: Bree e Sel sono spariti, svaniti nel nulla, portati via da una misteriosa entità che si manifesta attraverso un fumo nero, inquietante e minaccioso. La loro scomparsa non passa inosservata: per la prima volta, tutti – Leggendari, reggenti, signori, Merlini, Effimeri – sono uniti dallo stesso sentimento: la paura. Chi, o cosa, è stato capace di penetrare così facilmente le barriere magiche e rapire due figure così importanti? Nemmeno l’Ordine ha mai documentato un demone in grado di simili imprese. 
 Sel, dopo gli eventi precedenti, è costretto ad affrontare pienamente la sua natura demoniaca, ritrovandosi – in un colpo di scena sorprendente – con la persona che meno si aspettava di rivedere. Bree, invece, intraprende un percorso molto diverso: fa un patto con l’Oscuro, una figura misteriosa e potente che le offre gli strumenti per padroneggiare il suo potere, ma a un prezzo altissimo. Non è sola, però, in questo gioco pericoloso: anche i due gemelli, noti per la loro natura sfuggente e birichina, si alleano col Cacciatore per aiutarlo a recuperare la corona e ciò che una volta era il suo regno. Nel frattempo, Nick – l’erede di Lancillotto – si concentra su una ricerca tutta personale: il suo desiderio è incontrare Ava e svelare il mistero delle continue sparizioni dei Merlini, eventi che cominciano ad assumere contorni sempre più sinistri. 
Una delle parti più affascinanti di Oathound è proprio l’approfondimento della mitologia che regge il mondo creato dall'autrice. Finalmente ci vengono rivelati nuovi dettagli sulle origini di Morgana, Merlino, Artù e Lancillotto, ma anche su come siano nate le altre categorie e i legami (o i conflitti) che le tengono insieme. Gli intrighi politici tra i reggenti, i giochi di potere interni all’Ordine, le alleanze e i tradimenti: tutto inizia a prendere forma, aggiungendo strati di profondità e tensione alla trama. 
Bree ha "perso2 i ricordi delle persone a lei care: le emozioni sono rimaste, le sensazioni affiorano, ma i volti e i nomi sono spariti. Questo la rende vulnerabile, smarrita, soprattutto quando, durante la festa di Mikael, incontra dei vecchi conoscenti. 
Il ritmo del romanzo parte lento, quasi trattenuto, e richiede tanta pazienza: bisogna lasciare che la storia respiri, che le trame si intreccino, che i personaggi prendano forma (forse questa parte si poteva ridurre un pochino). Ma quando finalmente ingrana, Oathound non lascia più scampo. Le pagine scorrono con crescente intensità, in un crescendo di rivelazioni, scelte difficili e legami profondi. 

 Il messaggio che più resta è quello dell’amore, in tutte le sue forme: quello per la famiglia, per gli amici, per chi ci ha toccato l’anima. Anche quando la memoria fallisce, anche quando non siamo in grado di dare un nome a ciò che proviamo, l’affetto autentico continua a esistere dentro di noi. E ci protegge. Ci fa sentire al sicuro. 

Di nuovo un bel romanzo, un libro che parla di potere, sì, ma soprattutto di identità, di scelta, di memoria e di legami. E se è vero che ci ha messo un po’ ad arrivare, è altrettanto vero che la sua voce – profonda e potente – valeva l’attesa. Adesso ricominciamo con la paziena per il quarto!

Durata totale della lettura: 10 giorni
Bevanda consigliata: Coca cola
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni
Website dell'autrice: Tracy Deonn


"Perché è questo che è Bree: il risultato finale del patto delle sue antenate; una bomba a orologeria con un marchio di sangue."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 14 luglio 2025

Recensione: Niente di serio, ma vediamo

 


Niente di serio, ma vediamo
di Claudia Valeriani 

Editore: Einaudi Editore
Prezzo cartaceo: € 17.50
Pagine: 184

«Cosí, gambe incrociate sul divano, telefonino tra le mani, a cinquant'anni inizio a credere di averne venti. Da compiere. Fino al punto da non capire piú la differenza». Sara ha un divano comodo, molte confortevoli abitudini, due gemelli adolescenti e un matrimonio fallito alle spalle, quando da un giorno all'altro decide di mettersi in gioco. E per lei mettersi in gioco, all'inizio, significa proprio giocare: iscriversi a un'app di appuntamenti e scegliere, tra le varie opzioni del tipo di relazione, Niente di serio, ma vediamo. Però quello che scopre - e che ci racconta con la sua voce irresistibile, ironica e ferita - è un garbuglio tutto da districare. Dentro di lei e nel mondo. 

Il libro 

Il primo è Jacopo, ma poi vengono Rino, Vincenzo, Ricky, Federico, Sergio, David, a bucare la routine di Sara con i loro pregi, difetti, mani, occhi, e una sfilza di messaggini che la sorprendono o la irritano. Sara passa da un incontro all’altro raccontandoci tutto con verve e ironia. Fare sesso con un tipo molto tatuato diventa ad esempio un’esperienza di realtà aumentata, «visto che appena si sdraia su di me le pantere nere e i leoni a fauci spalancate tatuati sul petto iniziano a prendere vita davanti ai miei occhi, dilatandosi a dismisura man mano che si avvicinano e restringendosi fino a sembrare piccoli e mansueti quando si allontanano, e via cosí, avanti e indietro al ritmo sempre piú incalzante delle sue flessioni, fino a crearmi un’illusione psichedelica che per fortuna mi fa distrarre con un’altra storia, fatta di giungle selvagge e teatri delle ombre, animali esotici, tigrotti della Malesia e perle di Labuan. E il tempo vola». Sara dunque gioca. Ma i giochi, si sa, sono tremendamente seri. E la giostra, che lei all’inizio immagina come una tranquilla ruota panoramica, si rivela una montagna russa da cui non riesce piú a scendere. Il racconto degli appuntamenti diverte e spiazza sempre, grazie alla scrittura scoppiettante, vorticosa, eppure si percepisce in sottofondo una nota amara, il desiderio di colmare un vuoto indefinito. Tra le righe si snoda un’avventura sussurrata che è tutta interiore e che fa emergere una donna molto contemporanea, viva, piena di contraddizioni. La sua è una storia ancora da decifrare, fatta di desideri e mancanze. Perché in questo romanzo c’è molto, molto di piú di quello che appare. 


Succede che a un certo punto Sara, si sveglia e hai cinquant’anni, due figli adolescenti e un matrimonio fallito alle spalle. Ha dato tutto, ha retto per anni, e ora si ritrovi da sola sul divano. E poi, così, senza troppi preamboli, decide di rialzarsi e di provarci ancora, ripetendosiniente di serio, ma vediamo.
Sara non è solo la protagonista del romanzo d’esordio di Claudia Valeriani, ma è tutte noi. È la donna di oggi, che può scaricare un’app e scegliere con chi uscire, ma allo stesso tempo la donna di ieri, cresciuta in un’epoca in cui ci si guardava negli occhi per cercarsi davvero. Sara è la voce di chi si sente improvvisamente sola e deve rimettere insieme i pezzi, ma non vuole farlo piangendosi addosso. E lo fa invece con un punto di vista tagliente, sarcastico, ironico e profondamente umano. Il suo sguardo sulle cose è spesso autosabotante, ma è proprio questa sua imperfezione ad avvicinarcela. 
Sara scarica Tinder senza sapere esattamente cosa cerca: amore, sesso o forse solo compagnia e comprensione. Per lei, l'app è un gioco ipnotico, una giostra di possibilità che le offre momenti di leggerezza e il desiderio di sentirsi viva. Dietro ogni incontro c'è una ricerca più profonda: affermazione, libertà, riscatto. 
Conosce uomini molto diversi tra loro : dall’artista spirituale al chirurgo in carriera e in ogni incontro rivendica la propria autonomia e rifiuta i ruoli imposti, cercando connessioni che vadano oltre l’apparenza.
Il primo incontro con Jacopo, affascinante e attento, sembra promettente, ma nasconde tratti narcisisti che la fanno dubitare. Sara continua a cercare, anche per mettere alla prova se stessa: vuole piacersi attraverso lo sguardo degli altri, ricostruire la propria identità dopo le ferite del passato.

Claudia Valeriani, al suo esordio narrativo, unisce ironia e profondità in una scrittura autentica e brillante. Con uno sguardo empatico e attento, ritrae una protagonista complessa e reale, alle prese con i desideri, le fragilità e la voglia di rinascere.

Niente di serio, ma vediamo è un prontuario di esperienze buffe e verissime, dove mentre ridi rifletti, e mentre rifletti, ridi ancora. Perché in fondo, l’ironia è una forma di resistenza. E Sara ce lo insegna pagina dopo pagina.

Consigliato a chi ha voglia di ricominciare, a chi si è pers* e vuole ritrovarsi. Ma anche a chi non ha ancora smesso di credere che, forse, qualcosa di bello possa ancora succedere.

Durata totale della lettura: una settimana
Bevanda consigliata: tisana ghiacciata ai frutti di bosco
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 16 anni 
Consigliato a chi ha apprezzatoPassione semplice di Annie Ernaux





"Non voglio essere, per non disturbare mi fingo corpo suo. Devo sentire come la donna più accogliente del mondo, sono la dea dell'accoglienza. Quella da cui non ce ne si vuole andare."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 11 luglio 2025

Recensione: Terapia di gruppo per serial killer

 

Terapia di gruppo per serial killer
di Saratoga Schaefer

Editore: Mondadori
Titolo Originale: Serial killer support group
Prezzo Cartaceo: €20,00
Pagine: 324
Traduzione a cura di: Mirko Zilahy

È passato qualche mese dal ritrovamento del corpo della giovane Mira Griffin vicino alla rimessa delle barche di Prospect Park, ma la polizia di New York brancola nel buio. Cyra, sorella maggiore di Mira, grazie a un amico che lavora in polizia viene a sapere che in città esiste un gruppo di sostegno per serial killer, dove gli assassini si recano non con l’intento di rimettersi in carreggiata ma per condividere le storie sui crimini che hanno commesso, affinare le tecniche, ascoltare consigli, e dare libero sfogo alle proprie fantasie malate. Tormentata dal fatto di aver litigato con la sorella poco prima della sua scomparsa, Cyra è determinata a vendicarne la morte: decide così di infiltrarsi nel gruppo inventandosi un personaggio, la gelida Mistletoe, e trovare da sola il killer di Mira. Il surreale mondo con cui entra in contatto è composto da killer senza scrupoli, tutti maschi: c’è Python, un omone che ha il ruolo di moderatore; Pea Crab, che non riesce a trovare il modo di sbarazzarsi dei corpi senza venire scoperto dalla polizia; Cuckoo, che compie solo delitti di natura sessuale; e Lamprey, maschio alfa attraente e sicuro di sé, un ingegnere informatico che a tempo perso fa l’hacker e ha reso più efficienti i metodi di reclutamento del gruppo. Quando Cyra inizia ad avvicinarsi a quell’ambiente, però, si rende conto che impersonificare qualcuno privo di scrupoli ed emozioni significa anche poter liberare i propri istinti peggiori e immaginare di compiere azioni a cui non avrebbe mai pensato prima. Un thriller a tinte femministe, con un ottimo equilibrio tra suspense e divertimento che gioca con la parte più oscura dell’animo umano e che porta i lettori a chiedersi quanti mostri spaventosi camminino, invisibili, tra noi.



Cyra ha perso da poco sua sorella minore Mira e ora la polizia le sta dicendo che ci sono alte probabilità che sia stata vittima di un serial killer, è stata uccisa mentre faceva jogging al parco e il suo corpo è stato ritrovato vicino alla rimessa per le barche con il cranio spaccato.
Il problema è che le informazioni che la polizia riesce a fornirle si fermano qui e Cyra, appesantita dal senso di colpa per aver litigato pesantemente con Mira prima che morisse, è assolutamente intenzionata a vendicarne la morte.
Una sera, il suo amico Eli, che lavora negli archivi della polizia, le racconta di non essere riuscito a resistere alla curiosità e di aver dato una sbirciatina ad un fascicolo, all'interno di esso si parlava della possibile esistenza di uno speciale gruppo di sostegno per serial killer, nel quale gli assassini si incontrano non per frenare i propri istinti omicidi ma per condividere con fierezza i propri crimini, per godere dei racconti altrui e migliorare le proprie tecniche.
Cyra si rende conto che l’unico modo per scoprire chi sia stato ad uccidere Mira è riuscire ad intrufolarsi nel gruppo di cui le ha parlato Eli, la sua determinazione è forte ma fingersi una assassina senza scrupoli non è semplice, tuttavia riesce a superare la barriera di controllo e i test che le vengono posti.
Cyra partecipa al primo incontro con non poca tensione, tutti gli occhi sono puntati su di lei e non solo perché sia la nuova arrivata, ma anche perché sino a quel momento mai una donna aveva fatto parte del gruppo di sostegno per serial killer; inoltre, il suo cervello non può fare a meno di ricordarle che si trova in un covo di crudeli assassini senza pietà che non esiterebbero a farla fuori se scoprissero le sue vere intenzioni.
All'interno del gruppo è vietato usare il proprio vero nome perciò ogni partecipante ha un suo soprannome, quello si Cyra è Mistletoe. Un'altra regola fondamentale del gruppo è non avere assolutamente alcun contatto con gli altri partecipanti al di fuori del luogo in cui avvengono gli incontri, ma già dopo il primo appuntamento Cyra si trova a dover affrontare un enorme problema: Lamprey, un altro assassino del gruppo di sostegno, l’ha seguita.
Lamprey è un hacker, ha scoperto come si chiama, dove abita e soprattutto il vero motivo per cui si è infiltrata nel gruppo di sostegno. Per fortuna, siccome Lamprey sospetta ci sia una spia all'interno del gruppo, la presenza di Cyra può tornargli utile e riescono a trovare un accordo: Cyra aiuterà Lamprey a scoprire chi sia l’infiltrato e Lamprey aiuterà Cyra a scoprire chi sia il killer di sua sorella. Cyra ovviamente, nonostante l’accordo pattuito, non si fida di Lamprey e continua a dubitare di tutto ciò che le dice perché è convinta che, nonostante le ripetute negazioni, possa essere lui stesso l'assassino di Mira.
A un certo punto però sorge un nuovo problema, un componente del gruppo di sostegno viene ucciso e a scoprirlo è proprio lei, immediatamente lo viene a sapere anche Lamprey che decide di far giungere la notizia anche a tutto il resto del gruppo, suscitando il panico generale. Nello scompiglio, i due riescono ad individuare un elemento sospetto che Cyra scoprirà essere proprio la spia e sarà allora che prenderà una decisione sconvolgente, una scelta più nelle corde di Mistletoe che in quelle di Cyra, perché in fondo sta cominciando a sentirsi bene nelle spoglie di Mistletoe. Forse, in realtà, le vesti di Mistletoe non sono solo un travestimento, ma son sempre state la sua vera natura.

Terapia di gruppo per serial killer è uno di quei libri da cui non ti riesci a staccare, carico di suspance e personaggi a dir poco inquietanti. Ho adorato la scelta dell’autrice di utilizzare i flashback per presentarci meglio alcuni personaggi e soprattutto il modo in cui modifica lo stile di scrittura per adattarlo ai personaggi stessi.
Se amate i romanzi tetri , carichi di tensione e colpi di scena questo libro vi piacerà tantissimo.



Durata  della lettura:  Sei giorni
Bevanda consigliata: The freddo al limone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Io uccido, Giorgio Faletti



      "Aveva creato il personaggio di Mistletoe per ingannare gli uomini, ma lentamente era diventato un rifugio, un luogo in cui Cyra poteva essere la versione di sé stessa che aveva nascosto per anni. [...] La versione che presentava al mondo era ancora lì, a portata di mano dentro di lei, ma non aveva più voglia di indossarla."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...