domenica 9 ottobre 2016

Recensione: E morì a occhi aperti

E morì a occhi aperti
di Daryl Gregory



Editore: TimeCrime 
Prezzo E-Book: € 4,99
Prezzo cartaceo: € 14,00
Pagine: 221
Titolo originale: He died with his eyes open
Genere: Noir

Il primo volume della serie Factory, un caposaldo della letteratura noir.
Il corpo senza vita di Charles Staniland, un alcolizzato di mezza età, viene ritrovato sul ciglio di una strada alla periferia di Londra con evidenti segni di violenza. In una città dilaniata dalle tensioni sociali, Scotland Yard ha indagini più importanti da portare avanti: come è noto nell’ambiente, i casi di poco conto, quelli con cui gli altri dipartimenti non vogliono sporcarsi le mani, sono affidati alla sezione Delitti irrisolti, poliziotti cinici e disillusi guidati dal loro sergente, un uomo indurito dalla strada. La vita di Staniland è racchiusa all’interno di una scatola piena di cassette registrate con la sua voce. Quei nastri sono tutto ciò che il sergente e i suoi uomini hanno per ricomporre i tasselli di un’esistenza travagliata e ripercorrere a ritroso la strada che ha portato a un delitto tanto efferato. Alle prese con un puzzle di pezzi mancanti e tessere spezzate, il sergente sa che la verità portata a galla da quella voce è solo una faccia della medaglia, il racconto parziale e omissivo di qualcosa di più sfaccettato e pericoloso di quanto lui e i suoi uomini possano immaginare.
Sullo sfondo di una Londra nera e fumosa, un lucido e allo stesso tempo compassionevole ritratto del lato più perverso del crimine.





Derek Raymond, signore e signori, Derek Raymond. Ed ora che ho finalmente letto uno dei suoi libri capisco finalmente perché tanta gente ha accostato il suo nome a quello di James Ellroy, scrittore a me tanto caro e di cui leggerei pure la lista della spesa.
Mi sono approcciata al libro senza sapere bene cosa aspettarmi. Cioè, sapevo che questo autore è uno dei pilastri del genere noir contemporaneo, ma non mi sarei mai immaginata una simile discesa agli inferi. 
Perché il caso da risolvere è stato affidato alla sezione A41 di Scotland Yard – e come spiega all’inizio del romanzo il detective incaricato delle indagini, “il nostro lavoro riguarda le morti oscure, apparentemente irrilevanti e futili, di persone di cui non importa e non è mai importato niente a nessuno”. Della morte di Charles Staniland sembra davvero importare a poche persone, ma tra queste c’è il sergente che è stato incaricato di trovare il responsabile di questo brutale omicidio. E così questo sergente, di cui non conosceremo mai il nome durante tutto il romanzo, porta avanti le indagini con caparbietà e sempre camminando sul filo del rasoio tra la giustizia e l’immoralità nei bassifondi di una Londra degli anni Ottanta. 
Un romanzo che gli amanti del genere non possono assolutamente perdersi.



 Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata:  Tea Darjeeling
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Derek Raymond su Goodreads

 



"Dopotutto, si tratta solo di un altro miserabile che si è fatto ammazzare." 

                                            

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