lunedì 3 dicembre 2018

Recensione: La dama e il vento


La dama e il vento
di Rossella Fogliani

Editore: Bookabook 
Prezzo cartaceo: € 14,00
Prezzo ebook: € 5,99
Pagine: 232

Nella Parigi di fine Ottocento Erik trascorre le sue giornate tra il lavoro e la sua soffitta. Suona il clarinetto nel cortile del palazzo per la gioia dei bambini e in teatro quando serve un aiuto in orchestra.
Tutto sembra immutabile finché non vede e sente qualcosa che cambierà la sua normalità: una dama sfuggente che canta una melodia tanto bella quanto impossibile da trascrivere. La dama sembra attraversare decine di anni portando con sé la melodia che rimane un mistero e che sarà un’ombra per i musicisti che vi si cimentano…


Erik Milshare è un’artista che suona il clarinetto e compone i suoi brani di notte al ritorno dal suo lavoro come cameriere al bistrot, anche se il suo sogno è quello di entrare a far parte ufficialmente dell’Orchestra, invece che suonare solo in occasioni sporadiche come succede. Il suo talento è incompreso infatti ogni volta i suoi spartiti vengono rifiutati dal direttore, ma Erik non si lascia abbattere e continua a coltivare la sua passione esibendosi spesso nel giardino del suo palazzo dove l’attendono felici i bambini che vivono lì e che non vedono l’ora di danzare al ritmo della sua musica. Una notte di ritorno dalla locanda, intravede il profilo di una donna ricoperta di soli veli che svolazzano al vento, canta una dolce e irresistibile melodia e balla per lui con movimenti sensuali e sinuosi che lo tengono incollato lì e lo fanno entrare in una sorte di trance.
Non appena rientra a casa, ancora in balìa di quella dolce musica cerca di scriverne le note, e quando realizza di non riuscire a farlo diventa una vera e propria ossessione per lui.
Anni dopo a Londra Derek Crowford, un famoso pianista, ha la stessa visione di Erik: una donna che canta in modo ammaliante e balla solo per lui.  Derek conosce già quella donna; anni prima Erik stesso gli aveva parlato di lei e di quella musica di cui è riuscito a scriverne solo alcune note senza mai completarla. L’ha intitolata “La dama e il vento” e allora Derek per il ricordo affiorato nella sua mente, decide di partire per Parigi alla ricerca dello spartito del suo vecchio amico.
 Derek non è l’ultimo ad aver udito quella melodia e visto la dama velata, come lui ci sono stati numerosi altri artisti tra cui Toddy. Toddy e il suo amico Sal si trovano nella casa dei Crowford per valutare l'immobile per i suoi ereditari, ed è lì che anche loro vedono la dama di cui tanto hanno sentito parlare.
Questo romanzo è stata una crescente scoperta per me, ad ogni nuovo capitolo della storia si scoprono altri dettagli del mistero della dama e della sua musica che nessuno, seppur bravi musicisti ci abbiano provato, sia mai riuscito a scrivere e riprodurre. Ho letto il libro in poco tempo perché la storia ha stuzzicato la mia curiosità tale da non avermi fatta addormentare prima di essere arrivata a capo dell’intricata matassa.


Durata totale della lettura: Un giorno e mezzo
Bevanda consigliata: Tè all'eucalipto
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni



La percepiva dietro di sé mentre muoveva i veli e sussurrava qualcosa di incomprensibile. In quel bisbiglio incantato distinse solo poche parole: “One night dance… One night man…”





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