giovedì 1 febbraio 2024

Recensione: La storia di Topin-Ambur



La storia di Topin-Ambur

di Elisa Spina
illutrazioni di Annie Caroline Roveyaz


Editore: Babele Editore
Prezzo Cartaceo: € 10,00
Pagine: 32

Vi siete mai chiesti come nascono i nomi degli ortaggi? O della frutta? Chi dà il nome di fragola alla fragola, di melone al melone o carota alla carota? In queste pagine scopriremo, grazie alla fantasia del piccolo Edoardo e di mamma Elisa, quale potrebbe essere la storia del topinambur, un tubero tanto strano quanto buono e sano!




È proprio vero che dalle domande poste ingenuamente dai bambini scaturiscono momenti di straniamento e successivi picchi di creatività e annessa curiosità. Ci si ritrova a chiedersi: “Come ho fatto a non domandarmelo mai? Ho davvero perso il bambino che albergava in questo corpo?”. 
I cuccioli d’uomo, infatti, pongono spesso domande inaspettate sull’ovvio che ovvio è solo perché abituati alla consuetudine di un gesto ripetuto o un nome detto molteplici volte. 

Proprio da una situazione come questa, successa a mamma Elisa e suo figlio Edoardo, che nasce questa storia. Storia di fantasia – scopriamo alla fine di queste pagine illustrate la realtà che si cela dietro al nome del tubero protagonista, ma che ci permette di sognare e lasciarci trascinare per immaginare mondi e particolari sui quali non ci siamo mai soffermati. Del resto, cavalcare le nuvole della fantasia non è forse uno dei più bei giochi a occhi aperti mai inventati? 

Lasciamoci quindi coinvolgere da Leopoldo e dal suo piccolo e squittente aiutante – un topino coraggioso pronto ad aiutare un coltivatore onesto e rispettoso della natura, ma anche bisognoso di nuovi fondi per portare avanti la gestione della sua fattoria e dei suoi campi. La storia di Topinambur, allora, diventa come un punto di partenza per scoprire ortaggi, frutta e verdura – origini, curiosità e sapori da sperimentare durante i pasti – e ricordarci il rispetto dalla natura e della terra che ci circonda. 

In questi brevi pagine, i più piccoli troveranno anche un messaggio di apertura, di essere sempre pronti a superare i propri limiti, conoscere nuove cose e mondi proprio come fa il protagonista della storia che propone ai giurati un ortaggio del tutto inaspettato. 

La storia si divora nel tempo della buonanotte lasciandosi cullare dalle parole e dalle soffici illustrazioni. Raffigurati con tratti gioiosi e dolci, i protagonisti si collocano volutamente in uno spazio non identificato, per lasciare, ancora una volta, che la fantasia si liberi leggiadra, facendo sì che siano i piccoli lettori a geolocalizzare la storia nei loro luoghi del cuore. 

E tornando al punto da cui tutto è scaturito, ovvero una domanda curiosa posta per caso da un cucciolo d’uomo, ecco allora anche un invito per gli adulti a non dare la quotidianità per scontata, per prendersi piccoli attimi in cui domandarsi “Perché? Come? Quando?” davanti a oggetti e situazioni – proprio come il bimbo che siamo stati farebbe, stimolando curiosità e conoscenza. 

Durata totale della lettura: il tempo della buonanotte
Bevanda consigliata dall'autrice: latte caldo
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 3 anni


      "Buongiorno fattore! (...), perché sei così triste? Dovresti essere felice di vivere in un posto così meraviglioso, circondato da tanta natura!"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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