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martedì 5 dicembre 2023

Recensione: I fantasmi dell'inverno



 I fantasmi dell’inverno

 di Stuart Turton, Jess Kidd, Laura Shepherd-Robinson, Kiran Millwood Hargrave, Andrew Michael Hurley, Imogen Hermes Gowar, Natasha Pulley, Bridget Collins, Susan Stokes-Chapman, Laura Purcell

 Editore: Neri Pozza
 Prezzo: €20
 Pagine: 384
  Titolo originale: The winter spirits

 Inverno: la stagione delle notti più fredde, delle tenebre che avviluppano la Terra, della luce che muore. La stagione dei fantasmi: quando i crepuscoli si tingono di nero, infatti, è bello raccontare e raccontarsi gli incubi che abitano i recessi della nostra mente, immaginarli camminare di fianco a noi. Così, prima ancora che Charles Dickens componesse il suo Canto di Natale, la letteratura – in particolare quella anglosassone – ha trovato le sue parole più belle per dare vita al lato in ombra della realtà, ed è tradizione in quei luoghi raccogliersi insieme per leggere inquietanti storie gotiche. Nei dodici racconti di questa raccolta, spiriti e fantasmi si danno appuntamento in gran parata per riempire di presenze le lunghe ore invernali. Dal fango della Londra dickensiana alle scogliere della Cornovaglia, estremo limite del mondo, dalla Edimburgo del Settecento sotto un gelido manto bianco a una enorme villa adagiata su un isolotto in mezzo a un lago italiano, gli esseri soprannaturali che incontriamo in queste storie ci accompagnano in una trasvolata che tocca le più varie epoche e Paesi e ci rivelano con eleganza che il posto piú buio di tutti, in fondo, è il cuore degli uomini. Dalle penne di maestri del gotico – fra gli altri, Stuart Turton, Kiran Millwood Hargrave, Laura Shepherd-Robinson e Susan Stokes-Chapman – I fantasmi dell’inverno è una raccolta di dodici storie di ombre, possessioni demoniache e sogni ricorrenti; una incredibile collezione di fantasmi, spiriti, apparizioni e spettri da leggere con il fiato sospeso. 




Non fatevi ingannare dalla tenera copertina natalizia. 
In questa raccolta di racconti, di tenero ci sono solo le vittime e a volte nemmeno quelle! 
Uno squadrone di super scrittori e scrittrici che ci regalano dei racconti brevi il cui punto in comune principale è essere macabro. 
Non parlano tutti dello stesso argomento, ma l'atmosfera dickensiana, il soft horror (non sempre soft) profuma tutte le pagine. Ci sono bambine bloccate all'inferno, coscienze che ci avvelenano l'anima, tanto tanto laudano. 
 Ogni racconto ha uno stile diverso legato allo stile personale dell'utore/autrice, ma si svolgono tutti nel passato e hanno a che fare con qualche evento soprannaturale legato alla morte, ai fantasmi, al diverso dalla norma. 
Non tutti sono ugualmente interessanti,anzi un paio mi hanno lasciata con qualche dubbio, tutto dipende dallo stile preferito.
Ce ne sono un paio che ho trovato bellissimi, la storia del paese del sale e come questo sia legato ai miracoli, la storia della bambina e la medium che ingannano le persone ma fra tutti il mio preferito in assoluto è il racconto di Stuart Turton, la storia di un padre che ha perso la via dopo la morte della moglie. Purtroppo allontana anche il figlio e ogni volta che gli rivolge la parola, lo attacca e giudica. 
Anche quando il figlio gli fa capire che rischia di perderlo perché il Signore della Casa lo porterà via, lui non ne ascolta il grido d'aiuto. 
Il rimpianto nasce però quando davvero inizia a perdere il figlio. Il dolore rischia di farlo impazzire, anche se a volte l'egoismo riappare. La corsa per raggiungere il figlio gli insegnerá tante cose ma allo stesso tempo gliene toglierá tante altre.

Se vi piacciono i libri a lieto fine e i protagonisti che si redimono..questa raccolta non è per voi.

 Assolutamente consigliato come regalo natalizio da chi apprezza uno stile gotico ma con un caldo aroma di vin brulé! 

Durata totale della lettura: Un paio di racconti alla volta
Bevanda consigliata: Vin brulè
Formato consigliato: Cartaceo
Consigliato a chi ha apprezzatoWeyward di Emilia Hart



"É in cerca di sangue nuovo, lo cerca da anni.. 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 12 agosto 2020

Recensione: Vardø. Dopo la tempesta

Vardø. Dopo la tempesta
di Kiran Millwood Hargrave

Editore: Neri Pozza
Prezzo Cartaceo: € 18
Pagine: 336
Titolo originale: The Mercies

1617, Norvegia nordorientale. In una funesta vigilia di Natale, il mare a Vardø si è improvvisamente sollevato e una folgore livida ha sferzato il cielo. Quando la tempesta si è acquietata in uno schiocco di dita, così com’era arrivata, le donne si sono raccolte a riva per scrutare l’orizzonte. Degli uomini usciti in barca non vi era, però, nessun segno. Quaranta pescatori, dispersi nelle gelide acque del Mare di Barents.
Alla ventenne Maren Magnusdatter, che ha perso il padre e il fratello nella burrasca, e a tutte le donne di Vardø non resta dunque che un solo compito: mettere a tacere il dolore e cercare di sopravvivere.
Quando l’inverno allenta la presa e le provviste di cibo sono quasi esaurite nelle dispense, le donne non si perdono d’animo: rimettono le barche in mare, riprendono la pesca, tagliano la legna, coltivano i campi, conciano le pelli. Spinte dalla necessità, scoprono che la loro unità può generare ciò che serve per continuare a vivere.
L’equilibrio faticosamente conquistato è destinato, però, a dissolversi il giorno in cui a Vardø mette piede il sovrintendente Absalom Cornet, un fosco e ambiguo personaggio distintosi, in passato, per aver mandato al rogo diverse donne accusate di stregoneria.
Absalom è accompagnato dalla giovane moglie norvegese, Ursa, inesperta della vita e terrorizzata dai modi sbrigativi e autoritari del marito. A Vardø, però, Ursa scorge qualcosa che non ha mai visto prima: donne indipendenti. Absalom, al contrario, vede solo una terra sventurata, abitata dal Maligno. Un luogo ai margini della civiltà, dove la popolazione barbara dei lapponi si mescola liberamente con i bianchi e dove una comunità di sole donne pretende di vivere secondo regole proprie.
Romanzo che trae ispirazione dai processi alle streghe di Vardø del 1620, Vardø. Dopo la tempesta «getta luce su uno spaventoso spaccato di storia, raccontando la brutale sottomissione delle donne, la superstizione che aleggia nei luoghi isolati e le atrocità compiute in nome della religione. Un romanzo davvero potente» (Publishers Weekly).



Siamo nel 1620 a Vardø, un paesino sperduto in mezzo al mare, gelido, difficile da raggiungere e ancora di più da lasciare, in questa landa distante, gli uomini un giorno partono per la pesca e nessuno torna vivo. Una tormenta che sembra arrivata dal nulla li uccide tutti e lascia tutte le donne sole. 
Queste, superato l'iniziale shock, reagiscono ognuna in modo diverso, chi si chiude e si spegne dentro, chi si arrabbia e rimane infuriata per sempre, chi prende il posto degli uomini e agisce nello stesso modo, indossando addirittura i pantaloni.
L'unico rimasto a controllarle è il prete che però non ha polso e non ha nemmeno il coraggio di affrontare la perdita di queste donne nei suoi sermoni, quindi arriva un nuovo sovrintendente. Un uomo severo e barbuto, che ha sposato la dolce Ursa, a malapena una ragazzina di cui conosciamo i dolori e le debolezze.
Il sovrintendente è necessario poiché nell'isola sembra si utilizzino procedure e tradizioni non religiose, pagane a dir poco, una parte della popolazione infatti non è cattolica ma sàmi, lapponi, il sovrintendente lo capisce subito dalle rune sulle case. 
Le donne dell'isola ovviamente non vivono bene l'arrivo dell'uomo, di conseguenza non sono particolarmete amichevoli nemmeno con la moglie Ursa, tute tranne Maren che da subito ha una particolare simpatia per lei e si offre di insegnarle a cucinare e a portare avanti una casa.
Le due diventano inseparabili e Ursa viene a conoscenza di tutta questa vita dei Sami, delle tradizioni che hanno e di quanto siano odiate dai cattolici e additate a streghe. Scopre anche che il lavoro principale di suo marito sia proprio eliminare le streghe dal paese.
Un libro molto bello che racconta una storia che sembra di pura fantasia e invece è accaduta davvero. La storia e anche la tenerezza delle donne viene descritta con una delicatezza profonda e sentiamo sulla nostra pelle ogni sensazione e dolore che Ursa e Maren provano.
Molto belle le scene descrittive di Vardo, dei colori freddi che lo contraddistinguono, delle abitudini delle donne per combattere il freddo, la copertura di pelliccia dei muri delle case e come queste vengano affumicate al fuoco per eliminare gli odori. 
Assolutamente consigliato.


Durata totale della lettura: 
Bevanda consigliata: Granita al limone
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni 




      "Ciascuna di loro ha qualche capacità e le utilizza, si intrecciano
e si sostengono a vicenda come una precaria scala a pioli
in cui ogni elemento si aggiunge"




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 20 febbraio 2018

Blogtour "La ragazza di stelle e di inchiostro": Recensione


Buongiorno a tutti, iniziamo questo Martedì con il blogtour di questo libro edito Mondadori che è una fantastica avventura. Nella nostra tappa troverete la recensione che spero possa piacervi e incuriosire:




La ragazza di stelle e di inchiostro
di Kiran Millwood Hargrave

Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo : € 17,00
Prezzo ebook:  8,99

Pagine: 211
Titolo originale: The Girl of Ink & Stars


Cosa c'è oltre la foresta? Chi abita i Territori Dimenticati? Isabella, figlia del cartografo che ha mappato la misteriosa isola di Joya fin dove lo spietato governatore Adori permette di esplorarla, sogna di poter disegnare su una cartina la risposta a queste domande. Così quando Lupe, la sua migliore amica nonché figlia del governatore, sparisce proprio in quei territori, è Isabella a guidare la spedizione di ricerca. Le mappe di famiglia la guidano attraverso villaggi deserti, nere foreste e fiumi prosciugati, e le stelle che suo padre le ha insegnato a osservare la accompagnano dall'alto. Ma il vero pericolo del suo viaggio appare presto chiaro: nelle viscere bollenti della terra Yote, un demone di fuoco, si sta risvegliando...


Spesso prima di andare a dormire da bambini, i nostri genitori ci raccontavano la favola della buona notte che molto spesso è una leggenda, una storia fantastica, il mito di una terra una volta meravigliosa attaccata dal male e dalle tenebre e messa in salvo da temibili eroi e ogni storia ci lasciava incantati, increduli  e con la voglia di ascoltarne ancora ed ancora, questo libro mi ha lasciato esattamente questa stessa sensazione.
La storia di Isabella inizia con la notizia della scomparsa di Cata, compagna di scuola, che viene ritrovata morta nelle terre circostanti la casa del governatore, tutti pensano che sia colpa degli esiliati, coloro che vivono relegati al di fuori del villaggio nella foresta che si dirama su buona parte dell'isola di Joya. Isabella vive con il padre cartografo, che ha trasmesso la sua passione per le cartine e le mappe anche alla figlia, un gattino e la gallinella scorbutica Miss La, ha perso la mamma e il fratellino dei quali non si dimentica mai e a volte, sembra che le facciano ancora compagnia. Nel suo villaggio nessuno ama il governatore che con prepotenza e terrore governa facendo fuori chiunque osa ribellarsi, Isabella però ha una bellissima amicizia con la figlia Lupe, che tanti amici non ne ha proprio a causa di suo padre. Ben presto le vite di questi personaggi sono destinate ad incrociarsi in modo irrimediabile iniziando con la ricerca di Lupe che scompare all'improvviso. A loro si unisce Pablo, quel ragazzino che abita di fronte casa di Isabella, quello con il quale era abituata a giocare, quello che improvvisamente è diventato grande andando a lavorare e spezzandosi la schiena per la sua famiglia. Un'avventura e un mix di personalità che di sicuro lasciano a bocca aperta, una trama che ci fa appassionare e seguire i protagonisti alla scoperta di una terra che nessuno aveva mai scoperto prima. Una storia avvincente e fantasiosa che ci fa immergere nella natura nella sua forma più scioccante e ci fa sognare, in costante equilibrio tra mito e realtà. Un libro breve ed intenso che travolge nonostante la semplicità con cui è stato scritto, una lettura davvero da non perdere e da vivere fino in fondo.




Il blogtour termina il 24 Febbraio e di seguito trovate il calendario che indica tutte le tappe con i relativi blog che le ospitano.

TAPPE:

​​19 Feb -Presentazione- L'angolino di Ale
20 Feb -Recensione- Reading at Tiffany's
21 Feb -Focus on Isabella - Franci lettrice sognatrice
22 Feb​ -Ambientazione- Scaffali da riscrivere
23 Feb -5 Motivi per...- La Fenice magazine
24 Feb - Playlist- Il colore dei libri




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